Le piramidi alimentari
Le piramidi alimentari
Chi si nasconde dietro le piramidi alimentari per la prima infanzia?
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Ibfan Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La
Leche League, No grazie pago io
Il 24 febbraio 2011 sono state presentate con una conferenza presso
l'Università La Sapienza di Roma le cosiddette piramidi alimentari per
la prima infanzia, definite "la bussola per orientare, con l'aiuto
insostituibile dei pediatri, le scelte nutrizionali ei genitori per i
propri bambini, nel delicato periodo del divezzamento". Tali piramidi
sono state sviluppate da alcuni nutrizionisti della stessa università -
Andrea Vania e Carlo Cannella, recentemente scomparso - e saranno
diffuse con il patrocinio di ECOG (European Childhood Obesità Group),
SIP (Società Italiana di Pediatria), FIMP (Federazione Italiana Medici
Pediatri), SINUPE (Società Italiana di Nutrizione Pediatrica), SIPPS
(Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), SIO (Società
Italiana dell'Obesità)e SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana).
Guardando con più attenzione, insospettiti dai colori e dalla grafica
sin troppo 'familiare', non abbiamo impiegato molto a capire chi si
cela dietro a tale iniziativa. Leggendo i vari comunicati stampa
diffusi in questi giorni, si scopre infatti che gli indirizzi internet,
ai quali si rimanda il lettore che volesse approfondire, mostrano che
le due piramidi sono associate al nome di una ditta di alimenti per
l'infanzia, la Mellin, che appartiene al gruppo Danone. Nel sito
dedicato al progetto, in seguito ad alcune polemiche sui blog che si
occupano di svezzamento, i link www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin1.
php e http://www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin2.php, sono stati
opportunamente sostituiti da indirizzi senza la dicitura Mellin (ma
restano visibili ad esempio al seguente indirizzo: http://lifestyle.tiscali.it/salute/arti ... anzia.html
A conferma che si tratta di un'abile, ma non abilmente velata,
campagna pubblicitaria, c'è anche un comunicato diffuso da Studio
Martignoni Comunicazione Integrata (MCI) visibile all'indirizzo http://www.studiomartignoni.com/mellin-piramide.htm
"Novembre 2010 - Mellin: il kit della Piramide Alimentare della Prima
Infanzia. Mellin sceglie lo Studio Martignoni per sviluppare un
progetto innovativo: la Piramide Alimentare della Prima Infanzia. MCI
ha seguito l'ideazione e la realizzazione grafica delle due piramidi,
diversificate in base alla fascia di età del bambino, e le ha
utilizzate per personalizzare altrettanti block notes/ricettari, uniti
in un pratico kit, distribuito ai medici pediatri di tutta Italia.
L'importanza del progetto - è la prima piramide dedicata
all'alimentazione infantile - è stato illustrato da Mellin tramite
diversi canali e ufficialmente durante il Congresso ECOG tenutosi lo
scorso novembre a Bruxelles".
Le associazioni firmatarie del presente comunicato stampa - Ibfan
Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La Leche
League Italia, No grazie pago io - chiedono che venga fatta chiarezza
su questa paradossale operazione
commerciale:
"I genitori hanno il diritto di sapere chi si nasconde dietro al
progetto delle piramidi alimentari per la prima infanzia, perché
difficilmente le sponsorizzazioni sono offerte dalle aziende in maniera
'non condizionante': guarda caso, nel modello proposto dalle piramidi
per la prima infanzia non mancano riferimenti a omogeneizzati e
liofilizzati.
In realtà, i cibi industriali non sono affatto indispensabili per
alimentare correttamente un bambino: omogeneizzati e pappe pronte non
hanno niente di più di un prodotto casalingo, anzi spesso qualcosa in
meno: troppi zuccheri, sale, grassi con origine
spesso non dichiarata e apporto calorico più elevato dello stesso
prodotto fatto in casa. Per non parlare di un gusto standardizzato,
sempre uguale a se stesso che non educa il palato dei bambini ai sapori
legati alle stagioni, alla diversa qualità e maturazione dei frutti, al
differente tipo di cibo che può essere proposto nella vita quotidiana.
Il contenuto stesso delle piramidi, infine, (3-4 poppate e una pappa a
5 mesi, a 7-8 mesi solo 2 poppate più due pasti) è deleterio per
l'allattamento, ed anche in contrasto con le indicazioni UNICEF che
sottolineano come i bambini fino a due anni
debbano fare almeno 5 pasti".
Ibfan Italia
ACP (Associazione Culturale Pediatri)
AICPAM (Associazione Italiana Consulenti Professionali in
Allattamento Materno)
Baby Consumers
Il Melograno
MAMI (Movimento allattamento materno italiano)
La Leche League Italia (Lega per l'allattamento materno)
No grazie pago io
Con viva preghiera di pubblicazione e diffusione
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Ibfan Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La
Leche League, No grazie pago io
Il 24 febbraio 2011 sono state presentate con una conferenza presso
l'Università La Sapienza di Roma le cosiddette piramidi alimentari per
la prima infanzia, definite "la bussola per orientare, con l'aiuto
insostituibile dei pediatri, le scelte nutrizionali ei genitori per i
propri bambini, nel delicato periodo del divezzamento". Tali piramidi
sono state sviluppate da alcuni nutrizionisti della stessa università -
Andrea Vania e Carlo Cannella, recentemente scomparso - e saranno
diffuse con il patrocinio di ECOG (European Childhood Obesità Group),
SIP (Società Italiana di Pediatria), FIMP (Federazione Italiana Medici
Pediatri), SINUPE (Società Italiana di Nutrizione Pediatrica), SIPPS
(Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), SIO (Società
Italiana dell'Obesità)e SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana).
Guardando con più attenzione, insospettiti dai colori e dalla grafica
sin troppo 'familiare', non abbiamo impiegato molto a capire chi si
cela dietro a tale iniziativa. Leggendo i vari comunicati stampa
diffusi in questi giorni, si scopre infatti che gli indirizzi internet,
ai quali si rimanda il lettore che volesse approfondire, mostrano che
le due piramidi sono associate al nome di una ditta di alimenti per
l'infanzia, la Mellin, che appartiene al gruppo Danone. Nel sito
dedicato al progetto, in seguito ad alcune polemiche sui blog che si
occupano di svezzamento, i link www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin1.
php e http://www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin2.php, sono stati
opportunamente sostituiti da indirizzi senza la dicitura Mellin (ma
restano visibili ad esempio al seguente indirizzo: http://lifestyle.tiscali.it/salute/arti ... anzia.html
A conferma che si tratta di un'abile, ma non abilmente velata,
campagna pubblicitaria, c'è anche un comunicato diffuso da Studio
Martignoni Comunicazione Integrata (MCI) visibile all'indirizzo http://www.studiomartignoni.com/mellin-piramide.htm
"Novembre 2010 - Mellin: il kit della Piramide Alimentare della Prima
Infanzia. Mellin sceglie lo Studio Martignoni per sviluppare un
progetto innovativo: la Piramide Alimentare della Prima Infanzia. MCI
ha seguito l'ideazione e la realizzazione grafica delle due piramidi,
diversificate in base alla fascia di età del bambino, e le ha
utilizzate per personalizzare altrettanti block notes/ricettari, uniti
in un pratico kit, distribuito ai medici pediatri di tutta Italia.
L'importanza del progetto - è la prima piramide dedicata
all'alimentazione infantile - è stato illustrato da Mellin tramite
diversi canali e ufficialmente durante il Congresso ECOG tenutosi lo
scorso novembre a Bruxelles".
Le associazioni firmatarie del presente comunicato stampa - Ibfan
Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La Leche
League Italia, No grazie pago io - chiedono che venga fatta chiarezza
su questa paradossale operazione
commerciale:
"I genitori hanno il diritto di sapere chi si nasconde dietro al
progetto delle piramidi alimentari per la prima infanzia, perché
difficilmente le sponsorizzazioni sono offerte dalle aziende in maniera
'non condizionante': guarda caso, nel modello proposto dalle piramidi
per la prima infanzia non mancano riferimenti a omogeneizzati e
liofilizzati.
In realtà, i cibi industriali non sono affatto indispensabili per
alimentare correttamente un bambino: omogeneizzati e pappe pronte non
hanno niente di più di un prodotto casalingo, anzi spesso qualcosa in
meno: troppi zuccheri, sale, grassi con origine
spesso non dichiarata e apporto calorico più elevato dello stesso
prodotto fatto in casa. Per non parlare di un gusto standardizzato,
sempre uguale a se stesso che non educa il palato dei bambini ai sapori
legati alle stagioni, alla diversa qualità e maturazione dei frutti, al
differente tipo di cibo che può essere proposto nella vita quotidiana.
Il contenuto stesso delle piramidi, infine, (3-4 poppate e una pappa a
5 mesi, a 7-8 mesi solo 2 poppate più due pasti) è deleterio per
l'allattamento, ed anche in contrasto con le indicazioni UNICEF che
sottolineano come i bambini fino a due anni
debbano fare almeno 5 pasti".
Ibfan Italia
ACP (Associazione Culturale Pediatri)
AICPAM (Associazione Italiana Consulenti Professionali in
Allattamento Materno)
Baby Consumers
Il Melograno
MAMI (Movimento allattamento materno italiano)
La Leche League Italia (Lega per l'allattamento materno)
No grazie pago io
Con viva preghiera di pubblicazione e diffusione
Non conosco la storia della farmacista di Bassano... Considera cmq che io ne vendo pochissima di sta roba, perché primo non ho sviluppato il reparto, secondo ci sono dei negozi grandi, qui da me, con prezzi stracciati. Se li trovo tengo i biologici, e qcs mellin e plasmon. Mi piacerebbe leggere di quella storia, ma poi purtroppo ci sono delle politiche che esulano dall'etica professionale seguono solo il mercato....
Non conosci il progetto "Farmacie amiche dell'allattamento"?
http://progettofaam.org/
http://progettofaam.org/
Questa settimana esce sulla rivista BIO (una nuova rivista Bresciana che si occupa di Biologico il cui direttore è la mia prof. di Liceo) un intervista alla coordinatrice degli "ospedali amici dei bambini", quelli certificati, loro hanno deciso di non tenere assolutamente in ospedale campioncini né tantomeno scorte di latte artificiale da dare ai lattanti.