Farei così anch'io.Elisa ha scritto:io lo asseconderei, insomma, sta esprimendo un bisogno.
magari potresti - dico così ma non so come siete sistemati e se è possibile- andare tu in camera sua, portando un letto provvisorio, tanto per passargli che lui è li che deve dormire e sei tu che ti sposti (e non il contrario).
Help nanna
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Provato anche quello.Franci ha scritto:E provare a cambiare qualcosa in camera sua?penso ad esempio a spostare la disposizione dei mobili,attaccare qualcosa alla pareti. .facendo scegliere a lui. .dicendogli che è grande:) chissà che in questo modo ami di più la sua cameretta. .è un'idea. . Che ne dici?
Stavamo pensando di mettere un letto a cassetto sotto al suo, per andarci io, ma non risolvo il problema marito.
Io penso che una psicologa che (presumo) conosce la situazione di cui si parla dovrebbe, nel caso voglia farlo, dare dei consigli motivati e sensati su come raggiungere un obbiettivo.
Per i consigli superficiali esitono vicine di casa, parenti più o meno prossimi, conoscenti ecc.
Parere mio ovviamente.
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Scema! :cisssss:tessa ha scritto:Ho sbagliato due h! Prima che la Lupi e yddish mi cazzino correggetemi...
Per pietà!!!!!!!! :red:
mh sì complimentisara79 ha scritto:cara Tessa, hai tutta la mia comprenzione e solidarietà per questa situazione che sicuramente è molto frustrante e pesante.
Sicuramente da una parte il bimbo ha bisogno di elaborare queste esperienze di breve distacco da te che essendo avvenute in maniera improvvisa e suppongo concitata lo hanno traumatizzato e, a questo proposito, ti suggerisco i fiori di bach ( star of betlehem agisce proprio sull'elaborazione del trauma, mimulus sulla paura e chicory sulla morbosità verso la madre); però, dall'altra parte, condivido il suggerimento della collega psicologa di essere ferma nel farlo dormire almeno nel lettino suo anche se in camera con voi. Spesso dopo l'iniziale reazione emotiva di forte rabbia i bambini si abituano.
Certo, all'inizio è difficile, ma puoi farcela!!
In bocca al lupo, Sara
No Allibita, è il metodo "fallo piangere" quello della dirimpettaia. E io come Tessa non vorrei né potrei seguirlo.Allibita ha scritto:Io penso che una psicologa che (presumo) conosce la situazione di cui si parla dovrebbe, nel caso voglia farlo, dare dei consigli motivati e sensati su come raggiungere un obbiettivo.
Per i consigli superficiali esitono vicine di casa, parenti più o meno prossimi, conoscenti ecc.
Parere mio ovviamente.
Non so quale possa essere la soluzione, ma non gli imporrei questo strappo ora. Con tuo marito riesci ad avere momenti di intimità, magari nel fine settimana? E non è fattibile dormire tutti e tre nel lettone?
Che corrisponde quindi al metodo della psicologa..forse la psicologa è anche dirimpettaia?!Yiddishmama ha scritto: No Allibita, è il metodo "fallo piangere" quello della dirimpettaia. E io come Tessa non vorrei né potrei seguirlo.
Non so quale possa essere la soluzione, ma non gli imporrei questo strappo ora. Con tuo marito riesci ad avere momenti di intimità, magari nel fine settimana? E non è fattibile dormire tutti e tre nel lettone?
A parte questo.. la bimba dove dorme?
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No. Non direi che la psicoga é la mia dirimpettaia.
I fiori di Bach li escluderei.
Cerco solo di farlo sentire amato e sicuro , ma in un clima di regole ferme tenute di polso.
Se di giorno , grazie anche alla sua età si riesce , con fatica, a farlo ragionare e ubbidire, spiegando e motivando tutto,quando si arriva al momento sonno cerca e vuole me.
Comunque ci ho pensato... Vado io nel lettino con maritozzo :red: e poi torno nel lettone dal mio piccino.
Finchè gatto mammone non sarà più tranquillo, e mi sembra evidente che ancora non lo è , lo tengo con me, sperando di non fare ulteriori danni.
Tra non molto dovrei rivedere la psicologa e ne riparlerò con lei, ma di obbligargo con la forza e lasciarlo addormentare tra le lacrime , ribadisco che non mi sembra la situazione migliore per un bimbo che un disturbo di iperattività da ansia creatosi per un distacco improvviso e violento dalla mamma.
Mi diventa un seriale da grande... :sticazzi:
I fiori di Bach li escluderei.
Cerco solo di farlo sentire amato e sicuro , ma in un clima di regole ferme tenute di polso.
Se di giorno , grazie anche alla sua età si riesce , con fatica, a farlo ragionare e ubbidire, spiegando e motivando tutto,quando si arriva al momento sonno cerca e vuole me.
Comunque ci ho pensato... Vado io nel lettino con maritozzo :red: e poi torno nel lettone dal mio piccino.
Finchè gatto mammone non sarà più tranquillo, e mi sembra evidente che ancora non lo è , lo tengo con me, sperando di non fare ulteriori danni.
Tra non molto dovrei rivedere la psicologa e ne riparlerò con lei, ma di obbligargo con la forza e lasciarlo addormentare tra le lacrime , ribadisco che non mi sembra la situazione migliore per un bimbo che un disturbo di iperattività da ansia creatosi per un distacco improvviso e violento dalla mamma.
Mi diventa un seriale da grande... :sticazzi: