IL MOSTRO
IL MOSTRO
Non quello che da bambina avvelenava qualche notte in cui avevo fatto indigestione, ma quello che mi accompagna da molti anni.
E' dentro di me, non ero ben cosciente di averlo, ne percepivo la presenza ma assumeva contorni non definiti.
Qualche mese fa ho cominciato ad avvertirne la presenza: pensieri lugubri, tachicardia, nausea, e percezione distorta della realtà intorno a me.
Da tre anni ci è accaduto di tutto, anche prima non era mai troppo facile, ma negli ultimi tre anni abbiamo toccato la paura per un figlio che ha rischiato di perdere l'uso dei piedi, il dolore, un infarto e tutto condito con problemi che apparivano volta per volta come in tutte le normali famiglie.
Ed intanto il mostro diventa più forte ed a me mancano gli strumenti per combatterlo perché non lo conosco, non così bene da distinguerlo e vincerlo, e per questo forse è arrivato il momento di chiedere, di affidarmi a chi di mostri se ne intende e può darmi le dritte per riconoscerlo e tenerlo a debita distanza.
Quando ho chiamato il mio medico per parlare con lui di queste cose, ho poi telefonato e rimandato perché pensavo che quei fenomeni che erano passati, fossero dovuti ad un malessere passeggero, ma soprattutto perché ho una gran paura di dover ricorrere ad aiuti indotti, il che non è detto, può darsi che non ce ne sia bisogno come invece può darsi che quegli aiuti siano meno nocivi di quel che penso, perché non so fino a quando io da sola possa tenere a bada quel mostro, anche perché ora so che c'è.
E' dentro di me, non ero ben cosciente di averlo, ne percepivo la presenza ma assumeva contorni non definiti.
Qualche mese fa ho cominciato ad avvertirne la presenza: pensieri lugubri, tachicardia, nausea, e percezione distorta della realtà intorno a me.
Da tre anni ci è accaduto di tutto, anche prima non era mai troppo facile, ma negli ultimi tre anni abbiamo toccato la paura per un figlio che ha rischiato di perdere l'uso dei piedi, il dolore, un infarto e tutto condito con problemi che apparivano volta per volta come in tutte le normali famiglie.
Ed intanto il mostro diventa più forte ed a me mancano gli strumenti per combatterlo perché non lo conosco, non così bene da distinguerlo e vincerlo, e per questo forse è arrivato il momento di chiedere, di affidarmi a chi di mostri se ne intende e può darmi le dritte per riconoscerlo e tenerlo a debita distanza.
Quando ho chiamato il mio medico per parlare con lui di queste cose, ho poi telefonato e rimandato perché pensavo che quei fenomeni che erano passati, fossero dovuti ad un malessere passeggero, ma soprattutto perché ho una gran paura di dover ricorrere ad aiuti indotti, il che non è detto, può darsi che non ce ne sia bisogno come invece può darsi che quegli aiuti siano meno nocivi di quel che penso, perché non so fino a quando io da sola possa tenere a bada quel mostro, anche perché ora so che c'è.
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- Utente Vip
- Messaggi: 1723
- Iscritto il: mer ott 01, 2008 4:29 pm
Non so cosa tu intenda con "paura degli aiuti indotti", ma il malessere psichico è tale e quale quello di qualunque parte del corpo e i mezzi per curarlo ci sono e sono efficaci. Nessun "aiuto indotto" può essere peggio della percezione distorta della realtà, non si può vivere serenamente in questa condizione per cui spero che tu prenda in considerazione l'idea di chiedere aiuto.
- franceschina
- Utente Vip
- Messaggi: 1678
- Iscritto il: lun apr 20, 2009 1:22 pm
Enza, io credo che ognuno di noi prima o poi si trovi a fare i conti con la propria "metà oscura", con quella parte di noi che non conosciamo e che per questo ci spaventa, tanto da sperare che non riaffiori.
E' importante sapere che c'è.
Poi con l'aiuto di chi di metà oscure se ne intende, si impara a conoscerla, accettarla ed elaborarla.
Perché sfuggirla non è una soluzione definitiva, purtroppo.
Sei una donna in gamba e piena di risorse e sono certa che saprai combattere anche questa battaglia.
Un abbraccio di cuore
E' importante sapere che c'è.
Poi con l'aiuto di chi di metà oscure se ne intende, si impara a conoscerla, accettarla ed elaborarla.
Perché sfuggirla non è una soluzione definitiva, purtroppo.
Sei una donna in gamba e piena di risorse e sono certa che saprai combattere anche questa battaglia.
Un abbraccio di cuore
Enza sto vivendo una situazione analoga,non proprio simile ma le dure prove affrontate egli ultimi anni mi hanno segnata in qualche modo,arrivando a farmi perdere il controllo di me stessa,non sto qui a raccontarti tutto,è il tuo post.
ti dico solo che dopo averne parlato con qualche amica mi sono resa conto del mio "malessere" e prima che sia tardi ho deciso di fare qualcosa,inizio la terapia mercoledì.
vedrai che farci aiutare ci aiuterà davvero.
ti abbraccio.
ti dico solo che dopo averne parlato con qualche amica mi sono resa conto del mio "malessere" e prima che sia tardi ho deciso di fare qualcosa,inizio la terapia mercoledì.
vedrai che farci aiutare ci aiuterà davvero.
ti abbraccio.