di fronte al malessere: cosa faccio?

[Elisa]

Io non la forzerei ad andare. Chiederei a lei se la prossima settimana vuole andare e se una volta lì, dovesse ripetersi l'espressione di disagio, me ne andrei.
E intanto indagherei sul perché.

L'attività che le proponi deve essere un momento sereno, se la serenità viene meno, se ne va anche la funzione ludica-socializzante-formativa.
E il tutto perde senso.

quoto.

e mi sa che farò cosi.

le chiedo se vuole andare, se dice di no le propongo altro.

questa attività l'ho cercata come momento di socializzazione, visto che non va all'asilo, l'approccio alla musica per me è in secondo piano!!!

[Elisa]

Ma se provi a chiederle direttamente cosa c'è che non va, cosa ti dice?

gliel'ha chiesto mio marito.
Lei tranquillissima gli ha detto "tanti bimbi, girotondo, fatto farfalle, poi paracadute..."

non ha accennato al fatto che aveva pianto per venti minuti :occhiodibue:

non ha neanche detto che ha fatto i capricci (di solito ammette quando fa un po' la capricciosa).

ha reso un racconto tranquillo, come se nulla fosse. Io ho strabuzzato gli occhi, a me sono venuti trenta capelli bianchi in più sulla testa!

[la eli]

Non so Eli, mi viene in mente mio figlio leggendo quello che scrivi.

Fino a poco tempo fa, nelle occasioni in cui c'era "confusione" andava in panico... le prime feste di compleanno alle quali era stato invitato sono state un'alta fonte di disagio: troppo rumore, troppi bimbi, troppe chiacchiere... si chiudeva a riccio, attaccato a me come un koala e voleva andarsene, nonostante il desiderio di partecipare alle feste.
A lui dava proprio fastidio non poter "controllare" la situazione e venire "travolto".

Sempre riferendomi a mio figlio, anche lui non è andato al nido e l'unica occasione invernale di frequentazione di altri bimbi era la piscina.
Ma non credere che questo possa comportare dei problemi ai bimbi: mio figlio è diventato un "animale sociale", l'inserimento alla materna è stato ottimo e ha veramente tanti amici.

[giorgia80]

io sono dell'idea che è inutile perseverare nella situazione del disagio soprattutto quando si tratta di attviità come dire..."facoltative"

cioè un conto un bambino che non vuole andare a scuola (elementare), ma un conto è una attività musicale, per di più per una bimba di due anni e mezzo quasi

questo sia che si tratti di un disagio causato da fattori esterni, sia che da fattori suoi (svegliata male ecc) sia che si tratti di un capriccio fine a se stesso

insomma, al tuo posto lascerei stare, ora

quoto patrizia... infatti anch'io credo sia troppo presto ... e' un eta' precoce (poco piu di due anni)e i livelli di attenzione sono pochini a qust'eta' sarebbe meglio qualcosa di piu' ricreativo che sforzasse magari solo l immaginazione, insomma giochi meno impegnativi ... e' solo un consiglio!!

[Elisa]

quoto patrizia... infatti anch'io credo sia troppo presto ... e' un eta' precoce (poco piu di due anni)e i livelli di attenzione sono pochini a qust'eta' sarebbe meglio qualcosa di piu' ricreativo che sforzasse magari solo l immaginazione, insomma giochi meno impegnativi ... e' solo un consiglio!!

ma in quest'ora i bambini giocano, sono giochi proposti dal maestro.
ma sono giochi , saltare sul tappeto elastico , fare il girotondo, saltare nei cerchi, farsi tirare, farsi coprire e scoprire da un telo, il tutto a suon di musica.
Al bambino viene lasciata la libertà di fare e non fare, o fare e partecipare quando e come vuole.
se alessia restasse attaccata a me e non partecipasse, capirei...

sono in 5 bambini, non c'è confusione...