caterina wrote:E ci mancherebbe altro, i libri sono mondi, sono sogni e sono realtà. Prendono l'anima di ognuno di noi in maniera diversa a seconda del nostro vissuto e della nostra sensibilità.
Finito ieri.
Diciamo che io non sono stata mai a Piombino, quindi non posso provare quel fastidio, per altro più che lecito, di cui parlano Lenina e France in merito alle situazioni false inserite in uno scenario reale.
A me ha molto appassionato la descrizione dell'acciaieria, che mi è sembrata quasi viva, e talmente parte integrante della vita della cittadina da non lasciar spazio a molto altro, indipendentemente dall'estrazione sociale dei personaggi.
Un destino ineluttabile per chi le abita vicino.
E l'Elba, vista come la chimera, come quel luogo magico e idealizzato, così vicino, ma inafferrabile ai più
Quanto al resto, un po' poco sviluppati certi temi che potevano essere spunti interessanti.
Il linguaggio l'ho trovato un po' acerbo e non sempre di mio gradimento.
Ma nel complesso l'ho trovato un libro piacevole, che ho letto velocemente e senza fatica.