le nostre storie d'amore

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Solange
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Messaggio da Solange » sab nov 17, 2007 12:30 pm

[quote="Rie"]Che belle le vostre storie!
Sole... non ho esercitato il diritto di non leggere! Ho invece assaporato ogni parola del tuo post.

Al confronto, credo che la nostra sia una storia d'amore di poco momento e ben poca avventura.
Avevo 19 anni, avevo appena lasciato un ragazzo impossibile, maniacalmente razionale, esaltato marxista-leninista che mi trovava troppo borghese (??) per i suoi gusti, propenso a credersi un dio e a trattarmi da decerebrata.
Dunque avevo ben poca voglia di iniziare una nuova relazione, e assolutamente nessuna voglia di uscire per una serata di svago. Figurarsi poi di uscire con la gente che mi aveva proposto il mio compagno di banco!
Per la casualità dell'accaparramento dei banchi al liceo, determinata essenzialmente dalla strategia per meglio copiare i compiti in classe di greco, a me, romantica amante della letteratura ottocentesca e della musica dark, era capitato una specie di nerd pioniere dei computer. Il quale, quel giorno, mi offriva un'uscita con pionieri del suo stampo, informatici che comunicavano via bbs, una sorta di antenato di internet, e facevano un raduno quella sera.
Credo di avere accettato solo perché la prospettiva del tenente colombo + cena coi genitori a casa mia non mi esaltava.

Così, il nerd passa a prendermi con la sua Diane.
Salgo scazzata.
Giunti al luogo dell'appuntamento...
...scendo fulminata.
All'istante.
Due languidi occhi verdi che mi fissano, e sono perduta.
Lo stesso accade a lui, quando vede scendere dalla Diane la nerovestita ragazza coi capelli lunghi.

Ehi Sole! La mia vena da romanzo harmony considera il colpo di fulmine un dogma.
Ma in effetti anche per chi ne fa in astratto una religione, quando capita in concreto è sconvolgente.

Di parole, quel giorno... nonché per i giorni, mesi, anni successivi, non ce ne sono state molte.
Il nostro è sempre stato un rapporto di passione e silenzi.
Un incontro sensuale fra intelletti estranei.
Un equilibrio che per 15 anni, chissà per quale alchimia, si è conservato intatto, nonostante due figli, la prosaica realtà, la ruga incipiente e il capello bianco in agguato.

Temo, questo sì, che l'incantesimo in futuro si spezzi, e l'estraneo amatissimo che ho sposato smetta di essere amatissimo e resti estraneo.
E' un timore che mi fa vivere sul filo del rasoio, pur nell'assoluta serenità del matrimonio]

Non so nemmeno che dire... io credo che la tua storia sia bellissima, mi hai fatto venire i brividi perchè quella sensazione di vivere sempre sul filo del rasoio la conosco bene e credo sia una prerogativa di chi è così tanto innamorato da chiedersi se davvero possa durare. I presupposti ci sono... non dare nulla per scontato!

:bacio: Sei una bellissima persona


b71
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Messaggio da b71 » sab nov 17, 2007 3:11 pm

Ah Madda, che parole meravigliose.
Se fossi in tuo marito vorrei leggerle, un giorno, chissà.
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Superaffaella
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Messaggio da Superaffaella » lun nov 19, 2007 1:25 am

Io e Matt ci siamo conosciuti in piazza. Io venivo fuori da un periodo bruttissimo. Ero sola, senza amici: ferita nell'anima e nel corpo. In piazza ci passavo tutti i giorni, uscendo dal lavoro, ma poche volte potevo fermarmi, visto che non avevo amici. Quella sera mi chiamo' un cliente dell'ufficio e scherzavamo un po'. Ad un certo punto gli si avvicina Matteo e gli dice all'orecchio:
-Girolimoni, ma che fai?
Il mio amico risponde ad alta voce:
-Guarda che sembra piccola , ma ha 21 anni!
Io dico a Matteo:
-Ma tu non sstai con quella ragazza bellissima?
Matteo:
-Tanto bella quanto stronza.
Io:
-Ops, mi dispiace.

Cosi' ci siamo conosciuti!
Poi entrai a far parte della sua comitiva, cominciammo a scostarci da tutti mentre parlavamo, finche' un giorno gli chiesi di NON TORNARE A CASA. Di andarcene da qualche parte. Coivolsi anche l'amico che ci fece conoscere ed andammo al booling.
Vi immaginate ME fare la SMANDRAPPATA su un tavolo da biliardo, con tanto di mazza in mano? Che ridere!
Al ritorno gli chiesi cosa fosse quel bracciale che aveva. Matteo mi rispose che glielo aveva regalato una ragazza: si trattava di un porta fortuna africano: quando il bracciale si fosse rotto, lui avrebbe trovato l'amore.
Tirai e ruppi il bracciale.
Lui mi disse:
-Ora sei segnata.
E mi bacio'!
:cisssss: :cisssss: :cisssss: :cisssss:
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Gabry
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Messaggio da Gabry » lun nov 19, 2007 5:56 am

Il mio anno magico fu il 2000.
Gennaio fui lasciata da quello che inter nos chiamiamo "il bastardo", dopo tre anni di violenze psicologiche, di discussioni sterili, di litigi per qualsiasi cosa, di pesantezza dell'anima, finalmente libera, rifiorisco.
Ritorno a frequentare i miei amici, assaporo la libertà, preparo con entusiasmo la tesi.
Marzo mi laureo.
Agosto decido di accompagnare mia cugina alla giornata mondiale della gioventù a Roma, a noi si aggrega un suo amico. Qualche giorno prima la nostra partena è in forse causa nonna gravissima, per cui con l'amico ci accordiamo che i nostri pass (necessari per vitto e alloggio) li avremmo passati a dei suoi amici sprovvisti.
La nonna si rimette in salute per cui partiamo dal paesello alla volta della stazione dei treni, qui oltre all'amico di cui sopra ci raggiungono gli amici di lui, decisi a partire lo stesso anche se non hanno dove dormire.
Prima di conoscerli ero pure scocciata, pensavo che sarebbero stati i tipici
come li chiamo io "chieserecci" ragazzi bruttini e sfigatini con i sandali alla tedesca con calzino bianco.
Invece mi si presentano davanti tre ragazzoni, uno più bello dell'altro
(tutt'ora carissimi amici) , uno di loro è Fab.
Il viaggio fino a Roma è lungo e affollato ma il mio eroe riesce a stupirmi con effetti speciali: trova un vagone vuoto tutto per noi, mi porta lo zaino pesantissimo (io che precedentemente stavo con l'antigentiluomo per eccellenza rimango molto colpita), canta delle canzoni in spagnolo con voce stupenda, mi intorta ben bene con racconti di vita vissuta che mi lasciano stupefatta.
A Roma ci salutiamo alla stazione termini. Convinti di non rivederci.
Loro in 3 non hanno un cellulare, il posto del raduno è su una collinetta di tor vergata, in uno spiazzo immenso, è previsto l'arrivo di un milione di giovani, non avremmo potuto ritrovarci se non con un cellulare.
Con tristezza ci diciamo addio.
Io, mia cugina e l'amico proseguiamo con il nostro programma.
La domenica dell'incontro mondiale della gioventù, ci avviamo verso tor vergata, e ci sistemiamo nell'area assegnataci (erano una decina di aree per un totale di 3 milioni di giovani).
Scruto l'orizzonte e osservo emozionata le migliaia di giovani che arrivano e montano le tende accanto a noi. Il Papa Giovanni Paolo II officierà la messa da lì a poco.
Ad un certo punto i miei occhi si soffermano su un ragazzo scuro e prestante che guarda tra le tende: é lui! è venuto a cercarci,
l'ho trovato, mi ha trovato in mezzo a tre milioni di ragazzi, ho i brividi a pensarci.
Rimaniamo tutti assieme per 48 ore, notte e giorno e non smette di stupirmi. Per i viaggi che ha fatto, per gli studi, i master, gli interessi (mille!) per la fede, per la gioia di vivere, per la broccolaggine (parla in inglese con le americane, in spagnolo con le messicane, in francese con le francesi, lo avrei ammazzato).
Rimango affascinata da questo ragazzo così diverso da me, così solare e socievole. E comincio a notare come mi faccia effetto pure fisicamente, farfalle nello stomaco se mi guarda ... :ehehe: niente son cotta nel giro di breve.
La giornata continua, siamo commossi dall'esperienza, provati dalla fatica, ma felici di ciò che abbiamo condiviso.
Il mio eroe mi protegge dalla fiumana di gente che si accalca per le strade e sulla metro, mi solleva dai pesi, mi fa bere per paura che possa svenire per il caldo, e parla, parla, parla.
Quando penso a lui, mi viene in mente "la cura" di Battiato.
Alla stazione ci abbracciamo per ultimi e a lungo.
Mi dice ti chiamo, ma io pessimista penso che è troppo bello per essere vero.
Dopo una settimana stiamo assieme.
Dopo 3 mesi mi chiede di sposarlo.
Dopo 2 anni lo facciamo.
Dopo 5 siamo qui, più innamorati di prima.[/b]
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Solange
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Messaggio da Solange » lun nov 19, 2007 11:29 am

gaby ha scritto:Il mio anno magico fu il 2000.
Gennaio fui lasciata da quello che inter nos chiamiamo "il bastardo", dopo tre anni di violenze psicologiche, di discussioni sterili, di litigi per qualsiasi cosa, di pesantezza dell'anima, finalmente libera, rifiorisco.
Ritorno a frequentare i miei amici, assaporo la libertà, preparo con entusiasmo la tesi.
Marzo mi laureo.
Agosto decido di accompagnare mia cugina alla giornata mondiale della gioventù a Roma, a noi si aggrega un suo amico. Qualche giorno prima la nostra partena è in forse causa nonna gravissima, per cui con l'amico ci accordiamo che i nostri pass (necessari per vitto e alloggio) li avremmo passati a dei suoi amici sprovvisti.
La nonna si rimette in salute per cui partiamo dal paesello alla volta della stazione dei treni, qui oltre all'amico di cui sopra ci raggiungono gli amici di lui, decisi a partire lo stesso anche se non hanno dove dormire.
Prima di conoscerli ero pure scocciata, pensavo che sarebbero stati i tipici
come li chiamo io "chieserecci" ragazzi bruttini e sfigatini con i sandali alla tedesca con calzino bianco.
Invece mi si presentano davanti tre ragazzoni, uno più bello dell'altro
(tutt'ora carissimi amici) , uno di loro è Fab.
Il viaggio fino a Roma è lungo e affollato ma il mio eroe riesce a stupirmi con effetti speciali: trova un vagone vuoto tutto per noi, mi porta lo zaino pesantissimo (io che precedentemente stavo con l'antigentiluomo per eccellenza rimango molto colpita), canta delle canzoni in spagnolo con voce stupenda, mi intorta ben bene con racconti di vita vissuta che mi lasciano stupefatta.
A Roma ci salutiamo alla stazione termini. Convinti di non rivederci.
Loro in 3 non hanno un cellulare, il posto del raduno è su una collinetta di tor vergata, in uno spiazzo immenso, è previsto l'arrivo di un milione di giovani, non avremmo potuto ritrovarci se non con un cellulare.
Con tristezza ci diciamo addio.
Io, mia cugina e l'amico proseguiamo con il nostro programma.
La domenica dell'incontro mondiale della gioventù, ci avviamo verso tor vergata, e ci sistemiamo nell'area assegnataci (erano una decina di aree per un totale di 3 milioni di giovani).
Scruto l'orizzonte e osservo emozionata le migliaia di giovani che arrivano e montano le tende accanto a noi. Il Papa Giovanni Paolo II officierà la messa da lì a poco.
Ad un certo punto i miei occhi si soffermano su un ragazzo scuro e prestante che guarda tra le tende: é lui! è venuto a cercarci,
l'ho trovato, mi ha trovato in mezzo a tre milioni di ragazzi, ho i brividi a pensarci.
Rimaniamo tutti assieme per 48 ore, notte e giorno e non smette di stupirmi. Per i viaggi che ha fatto, per gli studi, i master, gli interessi (mille!) per la fede, per la gioia di vivere, per la broccolaggine (parla in inglese con le americane, in spagnolo con le messicane, in francese con le francesi, lo avrei ammazzato).
Rimango affascinata da questo ragazzo così diverso da me, così solare e socievole. E comincio a notare come mi faccia effetto pure fisicamente, farfalle nello stomaco se mi guarda ... :ehehe: niente son cotta nel giro di breve.
La giornata continua, siamo commossi dall'esperienza, provati dalla fatica, ma felici di ciò che abbiamo condiviso.
Il mio eroe mi protegge dalla fiumana di gente che si accalca per le strade e sulla metro, mi solleva dai pesi, mi fa bere per paura che possa svenire per il caldo, e parla, parla, parla.
Quando penso a lui, mi viene in mente "la cura" di Battiato.
Alla stazione ci abbracciamo per ultimi e a lungo.
Mi dice ti chiamo, ma io pessimista penso che è troppo bello per essere vero.
Dopo una settimana stiamo assieme.
Dopo 3 mesi mi chiede di sposarlo.
Dopo 2 anni lo facciamo.
Dopo 5 siamo qui, più innamorati di prima.[/b]
Ma quanta dolcezza.... :bacio:
silviasap

Messaggio da silviasap » lun nov 19, 2007 12:06 pm

Gaby...... che storia bellissima!! :clap:
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