Il cacciatore di Aquiloni
- Superaffaella
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- Iscritto il: ven dic 15, 2006 11:50 pm
Anch'io l'ho divorato.
Mi sono chiusa nel bagno della camera d'albergo fino alle due del mattino per finirlo ahahahaha!
Scontato? Da dove? Per come la vedo io, forse solo le ultimissime pagine, dal cattivo con gli occhiali in poi. Ma stra-perdono l'autore di un libro tanto emozionante nel suo complesso.
Mi sono chiusa nel bagno della camera d'albergo fino alle due del mattino per finirlo ahahahaha!
Scontato? Da dove? Per come la vedo io, forse solo le ultimissime pagine, dal cattivo con gli occhiali in poi. Ma stra-perdono l'autore di un libro tanto emozionante nel suo complesso.
ciao, grazie del benvenuto che mi hai lasciato. la sensazione che descrivi l'ho provata anch'io leggendo il suo secondo libro "mille splendidi soli" che, nonostante mi abbia preso molto (letto in 1 giorno e mezzo), mi ha lasciata un po delusa e perplessa con la sensazione che la storia sarebbe potuta essere ambientata senza grosse modifiche (bombe a parte) meno di 100 anni fa in un qualunque paesino del nostro sud (parlo del sud solo perchè ci vivo) mentre nel primo mi era piaciuto molto la descrizione del rapporto padre/figlio.MI PERDONINO LE INFINITE ESTIMATRICI, CIAOGaniXedda ha scritto:anche io l'ho divorato in tre giorni........tutte le mie amiche che lo hanno letto sono rimaste entusiaste....io normalmente non sono il bastian contrario della situazione.....ma a me ha lasciato un po' delusa.....da metà libro ho iniziato a comprenderne la fine....e io rimango sempre delusa se capisco dove lo scrittore vuole andare a parare....e sopratutto se ciò accade a metà libro....lo scrittore ti da da subito l'impressione di non appartenere più a quella realtà....ma sopratutto io ho avuto l'impressione che non ne abbia mai fatto parte, percepivo l'estraneità a tutto ciò che scriveva....oddio non so come spiegarlo.....sembra una storia afgana raccontata da un americano....come solo un americano può fare non conoscendo quella realtà, la storia di quel popolo a fondo, il libro scivolava superficialmente e io non riuscivo ad entrare dentro la storia, dentro i personaggi....questo tipo di superficialità mi ha ricordato "la chiamavano due cuori"....un romanzo, anche questo veloce da leggere, che parla anche questo di un'esperienza a noi lontana....l'esperienza di un americana tra gli aborigeni australiani.....vi giuro, una volta letto mi è sembrato subito una sorta di strano ma vero delle settimana enigmistica....o forse devo dire....un' americanata! comunque visto che questo libro ha avuto enorme successo e mi sa che io sono l'unica a cui non è piaciuto, tutto ciò che ho scritto prendetelo con le molle......magari l'ho letto in un periodo "no" ah ah ah
Vedo che ti butti anche sulla tredicesima storia, Gaby...
Ti abbiamo tentata io e Vale? :ehehe:
Per quanto riguarda il film tratto dal Cacciatore di Aquiloni... sul pathos "da film" (soprattutto nella seconda parte, a mio parere) confesso che sono indulgente con questo ed altri autori, purchè siano capaci di commuovermi.
Ti abbiamo tentata io e Vale? :ehehe:
Per quanto riguarda il film tratto dal Cacciatore di Aquiloni... sul pathos "da film" (soprattutto nella seconda parte, a mio parere) confesso che sono indulgente con questo ed altri autori, purchè siano capaci di commuovermi.