Caricare un figlio di aspettative personali

[erinmay]

Sulla teoria possiamo anche essere tutte d'accordo, credo.
Ma la pratica è un'altra storia.

Non mi importa che lavoro sceglieranno di fare i miei figli,
ma vorrei che lo facessero con passione e impegno, non alla meno peggio e solo per tirare a campare...

Non mi importa con chi decideranno di vivere i miei figli,
ma vorrei che avessere la maturità (e pure la fortuna) di creare un rapporto equilibrato, basato su rispetto e amore
Ecc ecc ecc..

Non si tratta di "volere che diventi come dico io",
ma non credo sia possibile non avere aspettative, e forse non è neanche giusto...

Quello che credo sia importante, e quello che cerco di fare, è evitare di giudicare, sospendere il giudizio... (giudizio nel senso di "opinione chiusa" o "che chiude" il dialogo e la possibilità)

quoto, parola per parola

[lenina]

In teorica sono d'accordo.

Ma se mio figlio a quindici anni dicesse "lascio la scuola?"

Io penso che obbligare un ragazzo a studiare sia initile (visto in famiglia)

Ma cosa farei?
non mi arrabbierei? Non lo caricherei di mie aspettative (non sue in quel momento)?

E se facesse scelte fortemente lontane dalla mia etica? Riuscirei ad accettarle serenamente?

Sinceramente non ne sono convinta in pieno.

So che dovrei farlo ma non so se ne sarei capace.

[Mina]

Io se mi ritrovo a pensare al futuro di mia figlia spero il meglio per lei, come tutti i genitori. Non ho discriminazioni di nessun tipo ma non sono ipocrita e non so come affronterei certe situazioni. Spero IO di non deludere le sue aspettative e non il contrario...

[Enza 52]

non ho letto tutto, ma penso che al di là del fatto che mi aspetto dai figli, onestà e correttezza, spero che Anna (parlo di lei perché ancora non so cosa farà nella vita) impari che qualunque cosa voglia, deve guadagnarsela.
per il resto spero che sappia leggere bene in se stessa e capire cosa vuole, senza continuare a fare tentativi su tentativi.

[Valentina71]

Quoto Lenina.
E' difficile vedere genitori, che di fronte a scelte (ma anche a comportamenti, eh) dei figli palesemente altre dalla loro visione della vita siano capaci di accettarle.
Piuttosto negano. Vengono da me e mi dicono "quello che Lei mi descrive non è mio figlio". A volte, per la loro ambizione, li costringono a scelte scolastiche del tutto sbagliate e nient'affatto condivise e di fronte all'evidente fallimento (dovuto al disagio, all'impossibilità di far fronte alle aspettative, al disinteresse) ancora chiudono gli occhi e danno la colpa ad altri attori (insegnanti e psicologi soprattutto) che "non capiscono il loro figlio, non lo sanno valorizzare".
L'ho vosto succedere tante volte che comincio a pensare che potrei anch'io caderci con tutte le scarpe