Comincio io ...

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Claudia
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Comincio io ...

Messaggio da Claudia » dom apr 25, 2010 12:34 am

Gentile Dottoressa Catalano, prima di tutto desidero ringraziarla per la sua disponibilità e poi le sottopongo un mio post di un paio di settimane fa ( ma sempre attuale ahime) mi farebbe piacere ricevere da lei dei suggerimenti.

Il titolo che misi è questo: Non la sopporto ...

Già, parlo di mia figlia.
18 anni e tanta strafottenza.
Di prima mattina mi ha fatto infuriare, giusto 2 minuti fa.
Le ho lasciato questo pc, dietro richiesta, per un pochino e si è messa subito a smanettare.
Ho guardato un attimo la sua schermata (premetto che ero senza occhiali e così non riesco a leggere) e ho commentato scherzosamente un'immagine.
Non l'avessi mai fatto!
Acida e stizzita mi ha risposto tipo non ti fai mai i c...i tuoi, devi sempre rompere.
Ho faticato molto, ma veramente tanto a non mollarle una sberla.
E' un periodo che per me è tremendamente difficile riuscire a mantenere la calma con lei, basta un niente e se ne esce con frasi e comportamenti decisamente pesanti.
Avoja a parlare e spiegare e chiedere e ascoltare e...
Cerco di venirle incontro, smusso i contrasti fra lei ed il padre, ascolto (quando e se ne ha voglia)
A volte mi sento così avvilita e penso che la responsabilità deve essere mia, ma non riesco a capire come!

Grazie in anticipo!


D.ssa-Catalano
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Messaggio da D.ssa-Catalano » mar apr 27, 2010 11:52 am

Cara Claudia,
questo contrapporsi continuo ed estenuante di tua figlia
rientra nella sua fisiologica necessità di autonomia e crescita come persona adulta. L'adolescente ha pero' una concezione di libertà come di un qualcosa che lo porta a contrastare le regole che voi genitori gli date, o come assenza totale di regole!
Ma non sarà ovviamente sempre così. Nel corso della sua crescita, smetterete voi genitori di essere il "contenimento" dei suoi comportamenti, e inizierà a svolgere lei stessa la funzione che prima era vostra, assumendo in prima persona quel ruolo. L'adolescente ha comunque sempre bisogno di voi genitori, che dovreste modificare i vostri atteggiamenti regolandoli di volta in volta, man mano che il figlio cresce. Non è possibile dare una risposta precostituita, ogni famiglia ha le sue personali modalità di agire.
L'intervento psicologico in questo caso parte da situazioni di conflittualità della singola famiglia, con il fine di migliorare gli stili educativi con i figli ridefinendo il rapporto tra autorità e libertà, aiutando la famiglia a gestire le situazioni conflittuali, trovare modi nuovi per manifestare le emozioni.
La frustrazione che senti Claudia, è "sana" fino al punto in cui non ti impedisce di svolgere con gratificazione le attività di tuo interesse (i tuoi hobby, le tue passioni, i tuoi passatempi, il tuo lavoro).
Come genitore, ti consiglio di non assecondare gli atteggiamenti di tua figlia, ma di cercare di contrastarli, trovando come ti dicevo prima, una modalità via via diversa. Scrivimi ancora e aggiornami.
Un abbraccio.
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