loffin ha scritto:nonna lena ... maddalena, questo nome entra prepotentemente nella mia vita.
bella la nonna tata, raccontaci in un post di lei, che fa? come si rapporta prima con te ora con loro?
Bel nome vero? La mia terzogenita l'ho fatta battezzare Livia Maddalena in suo onore
L'avrei anche chiamata solo Maddalena, ma poi ci sarebbero stati problemi di omonimia in famiglia.
Nonna Lena ora è in pensione. Prima di ritirarsi aveva una merceria: taglio e cucito sono la sua passione. In salotto (viviamo insieme) si è riservata un angolo per la sua macchina da cucire, non sta mai ferma, sempre a ricamare, cucire, aggiustare, sferruzzare. E avere due nipotine vanitosette come le mie figlie la ispira ancora di più
In realtà di nipoti ne ha altri due, oltre ai miei figli. Sono i figli della sorella di mio marito, Noemi di 9 anni e Mattia di 6 anni, che però vediamo davvero poco perché abitano in un'altra città.
Tra gli altri suoi hobby c'è la lettura di romanzi rosa (Liala e Harmony invadono la casa :sticazzi: ) e l'insegnamento del catechismo presso il nostro oratorio.
Abbiamo un rapporto molto aperto, siamo soprattutto amiche. Molto diverse, questo sì, e abbiamo visioni molto differenti riguardo a molti campi, perciò non è raro che scontrarci, magari coinvolgendo pure Vittorio. Per farti un esempio, io non sopporto i venditori porta a porta, e quelli che chiedono l'elemosina. Lei invece si fa intenerire, dà sempre loro qualcosa. Una volta Vittorio si è arrabbiato come una bestia non solo perché aveva dato 16 euro ad un ragazzo che aveva suonato alla nostra porta chiedendo soldi per un biglietto del treno, ma perché aveva preso la macchina e l'aveva accompagnato alla stazione! Apprezzo il gesto, ma dovrebbe essere meno avventata, ecco.
Al di là delle visioni personali, è una donna intelligente, anche se non ha avuto la possibilità di studiare, e brillante, sa affascinare chi la ascolta con un solo sguardo. Spero che i miei figli abbiano ereditato un po' del suo carisma innato, visto che io ne sono alquanto carente
Con i bambini è una nonna tenera ma anche severa ed esigente. Si sa opporre molto meglio di come so fare io, ma non incute soggezione nei bambini, anzi. Da piccola ero letteralmente innamorata di lei. La consideravo come il mio modello di vita.
Ha iniziato a farmi da balia quando avevo circa nove mesi e mia madre tornò al lavoro. Non aveva ancora aperto la merceria: per arrotondare le entrate si era offerta di tenermi in casa, con lei, i suoi due figli e suo nipote. Fino ai nove anni siamo cresciuti un po' come fratelli, insomma. Non vorrei dilungarmi troppo sulle reminescenze del mio passato, ma serbo davvero dei ricordi unici con lei: io, Vittorio (quello che poi è diventato mio marito :red: ), sua sorella Lucrezia e suo cugino Pietro che gironzolavamo con le biciclette fuori casa, quando ci portava a far la spesa e tutti la fermavano chiedendo se erano tutti figli suoi, i lunghi pomeriggi d'estate passati ai giardinetti pubblici... O anche quelle volte che avevo l'influenza e non potevo andare a scuola, e mia madre si chiedeva se fosse il caso di rimanere a casa e portarmi dal medico, ma tata Lena insisteva perché non si preoccupasse e mi portasse da lei (nei giorni in cui stavo male, tra l'altro, non voleva essere pagata).
Poi i miei si sono separati e sono andata a vivere con mia madre e il suo nuovo compagno in un'altra città. Ci credete che quando mia madre glielo annunciò scoppiò in lacrime? :red: E io la seguii a ruota, naturalmente.
Mia mamma ha poi lasciato il suo compagno e siamo tornate nella nostra vecchia casa quando io avevo 15 anni e la mia sorellina (o sorellastrina, come la chiamo io con affetto) Agata aveva cinque anni. Non avevo notizie della loro famiglia da tempo, ormai, e ritrovarli per me è stato molto rassicurante. Andavo a trovarla in merceria, che distava poco dalla scuola di Agata, e così potevo vedere anche Vittorio :red:
Non vorrei tirarla per le lunghe, adesso. Per farla breve, all'inizio della quinta superiore scoprii di essere in stato interessante. Quando lo confidai a mia madre, lei perse le staffe, e mi intimò che, se non avessi abortito, mi avrebbe cacciato di casa. Detto, fatto.
Sarei una bugiarda se vi dicessi che tata era entusiasta della gravidanza (anche perché io e Vittorio, ufficialmente, non eravamo nemmeno fidanzati), però mi ha accolto subito in casa sua, mi ha aiutato tanto ed è entrata perfino con me in sala parto, la prima volta (ma solo io ho un marito fifone?). Non potrò mai dimenticare quando, faccia a faccia con mia madre, che si era pentita di essere stata così impulsiva nei miei confronti, le disse, senza battere ciglio: "Amelia rimane da noi. Fine della discussione."
Spero che la tua piccola Maddalena abbia le stesse caratteristiche di mia suocera: forte, decisa, ma anche dolce e ciarliera. Mio marito la rispecchia sotto questi punti, ed è un bene per me, che sono invece così fragile e sempre alla ricerca di conferme.
Un bacione :bacio:
Melia
p.s. perdonato lo sproloquio infinito, sono incorreggibile :red: :red: :red: posso dare la colpa agli ormoni impazziti di una donna incinta?