Come ho scritto altrove, in questo periodo Giulio è particolarmente piagnucoloso e strillone. Si sveglia spesso anche la notte (non è proprio fame perchè si attacca al seno solo per pochi minuti e poi si riaddormenta beato tra le mie braccia) visto così con mio marito lo teniamo a dormire tra noi.
Stamattina, ho chiamato la pediatra per avere consigli su alcune cose e le ho menzionato anche il fatto che per tranquillizzare Giulio lo facciamo dormire con noi. Mi aspettavo una critica o una ramanzina - non si sa mai, alcuni pediatri hanno idee rigide di lettini e culle obbligatorie - invece mi ha solo detto "fate benissimo, sempre che non vi crei problemi di sonno, state solo attenti che abbia il suo spazio tra voi e non cada dal letto"
sono mamma da meno di tre mesi, ma penso che emotivamente, lo sono da sempre. Da prima che ci fosse il solo pensiero, da prima che ci fosse una morula, da prima che diventasse embrione e poi feto. da prima che mia figlia mi colorasse la vita.
Non lo so, è un istinto. Una strana sensazione che non mi da pace... che mi rasserena solo quando la stringo tra le braccia e la sento mia.
E vorrei, nel mio egoismo, che fosse mia per sempre. Come quando la portavo in grembo. Invece rabbrividisco all'idea che lei appartiene a se stessa e non a me. Rabbrividisco all'idea che un giorno piangerà perchè la sua migliore amica l'ha delusa, o perché il suo primo amore l'ha ferita.
E me ne infischio di chi mi dice di non viziarla, di farla dormire nella sua cameretta, di chi mi dice di svezzarla presto perché il lavoro è più importante o di chi mi dice 'pare che un figlio ce l'hai solo tu'.
Io la metto nella fascia e la porto sempre con me. Ovunque posso. Ed amo sentirla respirare profondamente sul mio petto.
E solo in quel momento mi accorgo di quale sia la vera felicità.
[SIZE="2"][SIZE="2"][font="Arial Narrow"]"Tesoro, vuoi bere del latte fatto esclusivamente per la tua specie, che si è evoluto attraverso milioni di anni fino a riuscire ad essere perfetto per te, che non ti causerà allergie e che ti proteggerà da molte malattie?". Lui mi guardò adombrato e mi disse 'Noooooo! Voio tetta!". Carlos Gonzalez da 'Il mio bambino non mi mangia".[/font][/size][/size]
Gli inizi con Polpetta non sono stati facili, lei per un mese in ospedale, ricoverata in Patologia neonatale, con orari lager e poca sensibilità all'allattamento, con infermiere più attente all'orologio, che ai piccoli, come se ad un neonato, prematuro per giunta, si possa "ordinare" quando mangiare! :-(
Inizi duri, con tanto dolore nel cuore, ancora ricordo i pianti su quel corridoio, ogni passo che mi portava verso casa era una tortura così profonda, dolorosa, che neanche mi facevano pensare ai postumi del cesareo.
Tornati a casa dopo un mese abbiamo dovuto di nuovo imparare a conoscerci, odorarci, sfiorarci. Ho trascorso giornate con lei addosso al mio seno, non importava se lei prendesse il biberon, avevo bisogno di quel contatto come penso fosse a lei necessario.
Polpetta è una bimba serena, dorme nella sua culla, da quando è arrivata in casa. Regala al mondo i suoi bellissimi sorrisi senza denti, è una coccolona, adora essere sfiorata, baciata, accarezzata ed io con il papà assecondiamo questa sua sete d'amore, perchè in fondo è lo specchio della nostra.
Non accetto sentirla piangere, le sue lacrime sono le mie! Sono convinta che insieme ne abbiamo già date abbastanza... sarà una bimba viziata? non mi importa! La mia attività prioritaria è essere la sua mamma.
... scusate la mia, di certo, non è un esperienza performante rispetto l'argomento, ma ancora mi coinvolge così tanto.. che non posso non emozionarmi.... prima o poi riuscirò a parlarne in modo "intelligente....
