Sto incominciando a pensare come affrontare questa fase che mi sa arriverà presto.
Anita deve compiere un anno tra poco, lo so è presto, ma siccome si ribella già al cambio pannolino, (a volte da sola ho proprio difficoltà) per non parlare del farsi vestire e mettere le scarpine... in quei momenti per distrarla bisogna tirare fuori tutto il repertorio di canzoncine e giochi che conosciamo!f
Ho letto che la maniera migliore è ascoltarli, mettersi nei loro panni, non perdere la calma, fermezza, pochi divieti e chiari, per il resto tanta elasticità, allegria e pazienza. Ma dalla teoria alla pratica....
Esperienze, idee, consigli???
Buona domenica a tutti
La fase dei no
Hai detto tutto in tre righe.
Mettersi nei loro panni è ricordarsi che è una fase fondamentale per la loro crescita psichica.
devono dire no e a volte anche "averla vinta" per rendersi conto di essere individui a se che possono con il loro comportamento modificare il corso delle cose.
Detto questo qui per ora ce la caviamo i metodi usati (e condivisi in famiglia) sono:
Prenderla sul ridere (ma non ridere di lui e prenderlo in giro eh)
Limitare i nostri no la dove è necessario (pericoli e similari)
Anticipare il problema ogni volta che è possibile.
Fatto tutto ciò a volte il pianto disperato arriva.
In questo caso a volte prenderlo in braccio e consolarlo parlandogli con calma funziona.
Altre invece non vuole essere toccato neanche allora mi siedo vicino a lui per terra (se siamo fuori mi accovaccio) mettendomi al suo livello e gli parlo con calma l'effetto non è immediato ma c'è sempre.
Non lo fanno per dispetto o per sfidarci, non sono capricci ma solo desideri espressi in modo che ai nostri occhi è troppo plateale (ma non hanno neanche un altro modo per farlo impareranno con il tempo)
Dicono che i risultati si raccolgono verso i 3 anni abbondanti quindi fra un anno abbondante ti dirò come va ma per ora ce la caviamo
Mettersi nei loro panni è ricordarsi che è una fase fondamentale per la loro crescita psichica.
devono dire no e a volte anche "averla vinta" per rendersi conto di essere individui a se che possono con il loro comportamento modificare il corso delle cose.
Detto questo qui per ora ce la caviamo i metodi usati (e condivisi in famiglia) sono:
Prenderla sul ridere (ma non ridere di lui e prenderlo in giro eh)
Limitare i nostri no la dove è necessario (pericoli e similari)
Anticipare il problema ogni volta che è possibile.
Fatto tutto ciò a volte il pianto disperato arriva.
In questo caso a volte prenderlo in braccio e consolarlo parlandogli con calma funziona.
Altre invece non vuole essere toccato neanche allora mi siedo vicino a lui per terra (se siamo fuori mi accovaccio) mettendomi al suo livello e gli parlo con calma l'effetto non è immediato ma c'è sempre.
Non lo fanno per dispetto o per sfidarci, non sono capricci ma solo desideri espressi in modo che ai nostri occhi è troppo plateale (ma non hanno neanche un altro modo per farlo impareranno con il tempo)
Dicono che i risultati si raccolgono verso i 3 anni abbondanti quindi fra un anno abbondante ti dirò come va ma per ora ce la caviamo