Cos73 ha scritto:1. ragni e cimici finché li ammazzi fanno la loro vita, a parte che non è necessario ammazzarli ma basta metterli fuori, spesso!
comunque non hanno vissuto nelle sofferenze a causa dell'uomo, la durata della loro vita è molto breve e anche a livello di somiglianza con noi, e quindi di empatia (si tende a immedesimarsi più in essere più vicini a noi) sono molto lontani. Anche la consapevolezza del dolore in un mammifero e in un insetto è ben diversa.
Anche dal punto di vista pratico schiacciare un insetto non è certo come uccidere un maiale, guardati qualche filmato di come vengono uccisi e capirai cosa intendo dire. Non ne linko perché sono scene davvero strazianti.
(io uccido solo le zanzare! quelle si, se non riesco a tenerle fuori dalla camera, ma prima di avere i bimbi, e in particolare Irene a cui le punture fanno molto fastidio, mi lasciavo anche pungere!)
Quindi se le mucche o i maiali fossero macellati senza sofferenze e vivessero dignitosamente, non sarebbe un problema mangiarli?
Cioè non è una questione di "anima" ma di metodologia dell'allevamento?
Quindi se vado nella cascina di un conoscente, che so che non maltratta gli animali, e mi prendo il mio bel salamotto va bene?
Cos73 ha scritto:2. dire si al piumino e no alla pelliccia è una tua scelta, fatta in base ai gusti e basta, quindi non può dirti nessuno come dovresti comportarti se ti piacessero le pellicce. probabilmente le compreresti, perché non hai una coscienza animalista
3. In base a cosa si sceglie? alla propria sensibilità mediata col proprio carattere, la capacità di adattamento, la pigrizia, la capacità di sentirsi bene facendo almeno qualcosa, la necessità di sentirsi coerenti...
ma se non è un argomento che ti interessa, perché ti interroghi?
se ti interessa, puoi partire dalle basi: uova di galline allevate a terra o meglio all'aperto, carne di polli ruspanti eccetera.
Si può, se è irrealistico pensare a un'alimentazione vegana per tutti gli uomini, almeno limitarne il consumo e chiedere come consumatori, con le scelte che facciamo, più qualità e attenzione alle condizioni degli animali, che quantità (che porta agli allevamenti intensivi).
Si può, come cittadini, chiedere leggi a tutela degli animali (ad esempio per i trasporti in condizioni decenti degli animali vivi), chiedere che vengano rispettate, segnalare eventuali presunti maltrattamenti eccetera.
Si può evitare quello che è superfluo (i piumini lo sono, a me non sembra che tengano più caldo, non significativamente almeno, le pellicce lo sono, la carne ogni giorno lo è).
Non ho una coscienza animalista, ma non per questo sono un mostro che ammazzerebbe tutte le forme animali.
Non ho nemmeno una coscienza ecologista, ma evito gli sprechi, faccio la differenziata, cerco di inquinare il meno possibile.
Si può far qualcosa per una giusta causa senza esserne pienamente convinti, solo perchè ci si rende conto che il proprio atteggiamento crea dei danni.
Allora, ripeto la domanda, appurato che non è possibile dire di no a tutto (come ha detto Lenina in un post precedente), in base a cosa si sceglie "questo si e questo no"?
In base a cosa preferisco il piumino sintetico, per la cui realizzazione si distrugge l'habitat di molti animali (e volendo possiamo considerare anche tutta la guerra per il petrolio), ad un piumino d'oca, per la cui realizzazione si ammazzano altri animali?
Allora la mia sensibilità mi dice "meglio spennare qualche oca che distruggere la terra di tutti -e le vite di molti-"... sono un mostro perchè non penso all'oca in sè, ma penso a tutta la specie?
Davvero, non riesco a capire.
Poi vorrei sapere perchè tutte le volte che scrivo mi devi attaccare senza rispondere alle mie domande, come se scrivessi solo per provocare e non per ragionare...se chiedo un consiglio è perchè mi interessa.... altrimenti invece che perdere tempo mi metterei a lavorare.