Cos73 ha scritto:Io da anni ho smesso di esaltare la coerenza seguendo il principio di "meglio qualcosa che niente", il pelo lo evito, le piume pure (ma una volta mi sono sbagliata, perché non ci ho fatto caso, non ci pensavo, in una giacca per Irene) e anche la pelle la limito.
Anche se sono animali che si mangiano, preferisco non incrementare la richiesta di pelle e pellicce che trovo INUTILI e quindi ingiustificabili.
Certo ammetto che poi ho dei limiti imposti dalla praticità, per cui mi sono rassegnata a comprare qualche scarpa (che comunque siccome non mi vesto spesso elegante mi dura anni ah ah), so che esistono fatte senza pelle ma per adesso non ci sono ancora arrivata lì.
Come non escludo la scelta vegetariana in futuro, ma un conto è l'alimentazione e un conto è il vestirsi, quando ci sono alternative.
Se si va a cercare la coerenza totale, bisogna diventare vegani e porsi un sacco di limiti su un'ampia gamma di prodotti, compresi i medicinali: ad esempio i vegani amerebbero curarsi con l'omeopatia, ma anche lì ci son molti prodotti di origine animale, e comunque la dieta vegana è impegnativa, ci vuole una grande attenzione per non incorrere in carenze. In condizioni particolari poi (infanzia, gravidanza, allattamento, sport) lo è ancora di più.
ecco, su questo sono d'accordissimo
io non rompo mai le palle al prossimo sul diventare vegetariani, ma apprezzo se almeno su alcune cose si sta attenti, almeno sul futile, come può esserlo un cappuccio o il bordo di un guanto...
perchè con questa storia che
o tutto o niente non si va da nessuna parte
è solo un modo, a parer mio, di giustificarsi