Il dramma di Viterbo: un vuoto legislativo

Viviamo insieme il percorso dell'adozione
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Messaggio da Azur » gio feb 11, 2010 12:31 pm

(Lella poi nn si sa cosa sia successo in questo caso eh, sto parlando in modo generico)

Comunque in più c'è forse anche il timore a chiedere un aiuto esterno in modo ufficiale perché in genere (anche qui, dipende dal paese d'origine, ma quasi sempre è così) quando si accoglie il bambino questo non è ancora legalmente del tutto figlio (in genere il primo anno in famiglia è di affido pre-adottivo), quindi forse si teme anche che se ci sono troppi problemi la sentenza finale potrebbe essere negativa...


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Messaggio da Azur » gio feb 11, 2010 1:21 pm

lenina ha scritto:Secondo e il percorso post-adottivo dovrebbe essere obbligatorio per chi adotta bimbi sopra i 3 anni.
mah, io non farei distinzioni in base all'età,
i problemi sono diversi sicuramente in base alle fasce d'età,
ma non è per niente detto che un bimbo più piccolo abbia meno difficoltà ad inserirsi, credo che la vera differenza la faccia il vissuto personale...
(forse giusto nel caso di neonati si può presupporre che i problemi non si presenteranno nei primi mesi/anni, ma più là)
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Messaggio da Paola » gio feb 11, 2010 2:14 pm

Ecco, vista in questi termini non c'avevo mai pensato, messa come "obbligo" mi pareva una discriminazione, che per carità, se fatta per il bene del bambino è "sopportabile" ma dopo tutto l'iter "invasivo" mi pareva un'altra "intromissione".
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » gio feb 11, 2010 2:44 pm

Paola M. ha scritto:Ecco, vista in questi termini non c'avevo mai pensato, messa come "obbligo" mi pareva una discriminazione, che per carità, se fatta per il bene del bambino è "sopportabile" ma dopo tutto l'iter "invasivo" mi pareva un'altra "intromissione".
Intendevo anch'io questo.
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Messaggio da Enza 52 » gio feb 11, 2010 5:35 pm

quando ho sentito la notizia, ho immaginato che se ne sarebbe parlato qui sul forum.
confesso che a me la mamma non fa una grande compassione, mi soffermo sul piccolo, mi sembra assurdo come la vita si accanisca su alcune vite.
da me ci sono un sacco di persone che hanno adottato in paesi dove i bimbi spesso portano sulla loro persona, infanzie di dolore e sofferenza.
un coppia di farmacisti, tanti anni fa hanno adottato un bimbo sordo, che poi a causa della sordità ha ridotto le sue capacità cognitive. in loro c'era solo amore e si sono dati a questo bambino, ora ventisettenne, come genenralmente si fa con un figlio.
un'altra coppia che abitava vicino a mia suocera, ha scelto di adottare un bambino che era stato vittima di soprusi e poi dato fuoco. loro lo hanno curato ed in seguito si sono separati ma questo ragazzo ha comunque ricevuto attenzione come un qualunque figlio naturale.
e l'ultimo esempio è una mia amica che ha adottato una ragazza della romania.
quando presumibilmente elisa aveva 4 anni, era stata trovata per strada, scalza e senza coscienza, , durante la guerra dei balcani.
elisa ha nei suoi comportamenti, tutto il dolore che deve aver sofferto.
ma rosetta, la mamma e mia amica, non ha mai ma proprio mai, avuto nei confronti della figlia, una sola parola di insofferenza.
si sa che se si adotta un bambino che non ha avuto vita serena come i nostri figli, spesso porta i segni del suo dolore, ma forse il desiderio di avere un figlio non favorisce la consapevolezza di quello a cui si va incontro.
penso che chi decide di adottare, deve essere genitore 2 volte, perché deve amare una creatura che non ha partorito, e questo non è una cosa che tutti riescono a fare.
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