Dal sito AiBi
2008: calo mondiale delle adozioni. L’Italia è l’eccezione
Le adozioni internazionali hanno registrato nel 2008 una diminuzione sostanziale in molti Paesi di accoglienza, eccezion fatta per l’Italia.
A parte Svezia e Olanda - che hanno mantenuto un andamento generale sostanzialmente simile a quello del 2007 - la maggior parte dei Paesi hanno registrato un calo netto delle adozioni nel 2008. A livello europeo la Norvegia ha subìto un calo del 28,6%, la Spagna del 12%, la Germania dell’11%, la Danimarca 7,9%; nel continente americano il Canada ha registrato il peggior andamento, con una netta diminuzione del 29,5%.
In questo contesto solo l’Italia e la Francia costituiscono un’eccezione: l’Italia ha registrato una crescita del 14% e la Francia del 3%. Per entrambi i Paesi c’è un dato degno di nota: nel 2008 le famiglie hanno adottato bambini con un’età più elevata rispetto ai minori accolti nel 2007 (in Italia 5,25 era l’età media nel 2007, 5,6 nel 2008); in aumento anche l’adozione dei gruppi di fratelli accolti da famiglie italiane (22,9% nel 2007, 25,7% nel 2008).
Cina, Federazione Russa ed Etiopia si confermano i principali Paesi di origine dei bambini adottati. L’Etiopia e l’Ucraina hanno vissuto un vero e proprio boom con un incremento rispettivamente dell’80% e del 50%.
Nel 2008 il Guatemala è rimasto il principale Paese di origine dei minori adottati dalle famiglie statunitensi; la Federazione Russa e l’Etiopia rappresentano i maggiori “serbatoi” di adozioni per la Spagna; per le coppie francesi è Haiti il primo Paese di origine dei minori adottati; mentre per l’Italia è l’Ucraina.
AiBi
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Anche se pare che nel 2009 il calo ci sia stato anche qui (effetto da noi ritardato della crisi economica?)