Ancora affido

Viviamo insieme il percorso dell'adozione
Daniela
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Ancora affido

Messaggio da Daniela » lun mar 23, 2009 7:07 pm

Spinta da un mp che ho ricevuto dai giorni scorsi a cui ho risposto molto volentieri ho pensato che forse le cose che ho detto a quella mamma potessero interessare ad altri, così riporto uno stralcio del messaggio.
Se poi non interessa a nessuno.... pazienza! passerà inosservato, o forse farà suscitare un po' di curiosità in qualcuno e questo per me sarebbe già una bella soddisfazione!!

.... se avesse avuto dei figli bisognava anche considerare attentamente le loro età e le loro esigenze.
Detto questo….. non so da dove partire.
Premetto che l’affido può essere parziale (anche detto affido sostegno) o a tempo pieno.
Nel primo caso di tratta di affidi che coprono solo una parte della giornata, oppure tutto il giorno e la notte ma solo di alcuni giorni la settimana.
Nel secondo caso il bambino-ragazzo vive sempre con te, ad eccezione dei periodi di concordato rientro in famiglia.
E’ ovvio che questa differenza comporta delle differenze di gestione. Nel primo caso (che credo potrebbe essere quello di tua figlia) rimane del tempo per te come persona, in cui fai la vita che hai sempre fatto (uscite con gli amici, sport, vacanze), mentre nel secondo di tratta come di avere un vero e proprio figlio, da “sistemare” qualora tu avessi un impegno o anche solo una visita medica, da portare a scuola, riprendere, organizzare le attività sportive e le vacanze.
Per contro c’è da dire che seppure più limitativo l’affido a tempo pieno ha il vantaggio di una completa gestione del bambino sia sul piano igienico e sanitario (in quelli parziali spesso mandi a casa il bambino lavato e pulito e il giorno dopo arriva che non gli si può stare vicino dall’odore!!) che educativo. E’ più facile dare delle regole ed educare un bambino che vive sempre con te, piuttosto che uno che rientra regolarmente in famiglia perché in questo caso impara un doppio giochismo che gli permette di dire “beh, tanto qua faccio così e a casa faccio come mi pare”.
Inoltre negli affidi parziali sono molto più stretti i contatti con la famiglia di origine e con i loro tira e molla sugli orari e su tante altre piccole cose.
Fatta questa precisazione puramente tecnica, sul piano umano è un universo intero che ti si apre davanti. Ti incontri-scontri con realtà di sofferenza che anche se avevi già vissuto e visto, non avrai mai potuto toccare e comprendere così da vicino.
E’, a mio parere, una scelta profonda di vita. A me piace definirla come una specie di vocazione.
Si viene spesso indicati e giudicati dalla gente, soprattutto se il bambino in questione è arabo, nero, down o comunque diverso. Ma si impara a fregarsene, e a far trasparire dalle nostre azioni la serenità della nostra scelta.
Personalmente mi stanco molto, perché ho un carico di 6 bambini e ragazzi per casa….
A volte mi viene da chiedere chi me lo fa fare…..
Però poi nei momenti in cui sono costretta a sospendere temporaneamente come in prossimità del parto e immediatamente dopo, mi manca qualcosa.
Manca qualcosa a tutta la famiglia, bambini compresi.
Perciò ti dico con tranquillità di lasciar fare questa esperienza a tua figlia, sapendo che comunque non è una scelta definitiva e nel momento in cui si accorge di non riuscire o di non volere più andare avanti in quel modo, è liberissima e anzi in dovere di comunicare il suo senso di disagio ai servizi.
Avvertila solo che l’esperienza in sé potrebbe “causare dipendenza” e potrebbe non riuscire più a farne a meno, ma di questo io ne sarei contenta.


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tati
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Messaggio da tati » lun mar 23, 2009 10:30 pm

io dalla mia parte posso dire che, se solo lele lasciasse aperta quella cavolo di finestrella, non lo vorrei un affidamento parziale.
Perchè già vissuto, perchè stato ben o male inutile.
Consiglio io un affidamento totale proprio perchè vivendo in casa tua un bambino riesci a gestirlo completamente, se resta con te due ore e poi torna a casa sua, si dimentica quasi di quello che nelle due ore ha imparato.
Daniela
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Messaggio da Daniela » mer mar 25, 2009 9:01 pm

tati ha scritto: se resta con te due ore e poi torna a casa sua, si dimentica quasi di quello che nelle due ore ha imparato.

Guarda, non credo che sia sempre così.
Gli affidi parziali scattano anche per poco tempo (come hai detto tu un paio di ore), ma magari quelle due ore permettono al bambino di avere qualcuno che li va a prendere a scuola, gli apparecchia la tavola e gli fa trovare un piatto di pastasciutta.
Si tratta per lo più di situazioni in cui i genitori non ce la fanno non per incuria o mancanza di volontà, ma proprio perché concretamente non sanno come fare.
Ci sono bimbi che tornano a casa da soli da scuola con le chiavi in tasca e non hanno nessuno ad aspettarli.
Aspettano le tre o le quattro che rientri la madre per mangiare e nel frattempo si sono arrangiati con merendine e patatine.
Non hanno nessuno che li aiuti nei compiti, li accompagni a calcio o a una festa di compleanno.
Sono piccoli gesti, ma credo che anche questi aiutino a crescere meglio.
E se l'affido funziona (perché è vero che non è sempre così), il rapporto rimane duraturo anche una volta cessato e loro ne sono riconoscenti a lungo.
sole72m

Messaggio da sole72m » mer mar 25, 2009 9:06 pm

mammma ha scritto:Guarda, non credo che sia sempre così.
Gli affidi parziali scattano anche per poco tempo (come hai detto tu un paio di ore), ma magari quelle due ore permettono al bambino di avere qualcuno che li va a prendere a scuola, gli apparecchia la tavola e gli fa trovare un piatto di pastasciutta.
Si tratta per lo più di situazioni in cui i genitori non ce la fanno non per incuria o mancanza di volontà, ma proprio perché concretamente non sanno come fare.
Ci sono bimbi che tornano a casa da soli da scuola con le chiavi in tasca e non hanno nessuno ad aspettarli.
Aspettano le tre o le quattro che rientri la madre per mangiare e nel frattempo si sono arrangiati con merendine e patatine.
Non hanno nessuno che li aiuti nei compiti, li accompagni a calcio o a una festa di compleanno.
Sono piccoli gesti, ma credo che anche questi aiutino a crescere meglio.
E se l'affido funziona (perché è vero che non è sempre così), il rapporto rimane duraturo anche una volta cessato e loro ne sono riconoscenti a lungo.
hai ragione. Sono convinta anche io che per chi non ha nulla il poco diventa essenziale. Se un domani avrò anche io una famiglia aprirò la mia casa a bimbi che hanno bisogno. Mamma ti ammiro molto.
Azur
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Messaggio da Azur » mer mar 25, 2009 11:12 pm

grazie Daniela,
è sempre interessante sentire raccontare delle vostre esperienze...
Saba

Messaggio da Saba » mar apr 07, 2009 10:38 am

ho letto con molto interesse invece! Grazie mille.
Ba
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Messaggio da tati » sab apr 11, 2009 2:11 pm

mammma ha scritto:Guarda, non credo che sia sempre così.
Gli affidi parziali scattano anche per poco tempo (come hai detto tu un paio di ore), ma magari quelle due ore permettono al bambino di avere qualcuno che li va a prendere a scuola, gli apparecchia la tavola e gli fa trovare un piatto di pastasciutta.
Si tratta per lo più di situazioni in cui i genitori non ce la fanno non per incuria o mancanza di volontà, ma proprio perché concretamente non sanno come fare.
Ci sono bimbi che tornano a casa da soli da scuola con le chiavi in tasca e non hanno nessuno ad aspettarli.
Aspettano le tre o le quattro che rientri la madre per mangiare e nel frattempo si sono arrangiati con merendine e patatine.
Non hanno nessuno che li aiuti nei compiti, li accompagni a calcio o a una festa di compleanno.
Sono piccoli gesti, ma credo che anche questi aiutino a crescere meglio.
E se l'affido funziona (perché è vero che non è sempre così), il rapporto rimane duraturo anche una volta cessato e loro ne sono riconoscenti a lungo.

Scusa non ero più passata...
Lo so che quelle poche ore, quelle settimane in cui restava anche sempre con noi, in qualche modo sono servite.
Ma vedendo il risultato finale ahimè non sono bastate, questo intendevo.
Ed è deludente impegnarsi al 100%, e vedere che basta poco, veramente troppo poco, per far si che il tuo duro lavoro non funzioni più.

Ora la "mia bimba"ha vent'anni.
Certo è che guardandola, nonostante la sua vita non sia come noi avremmo voluto,
almeno ci rendiamo conto che a qualcosa è servito.
Non a quello che volevamo noi, non a renderla una donna forte e capace di affrontare la vita.
Ma quantomeno non è una tossicodipendente come i fratelli, e come stava per diventare.

Forse è anche questo, forse tanto dipende anche da che situazione c'è in casa loro.
Se fosse solo mancanza di tempo/attenzioni.
Ma noi abbiamo affrontato una situazione di mancanza di voglia/ di maternità/ di padre perennemente ubriaco/di fratelli tossicodipendenti.
Non è stato per niente facile.
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Messaggio da Daniela » sab apr 11, 2009 3:45 pm

Hai detto bene, però.
Forse non è diventata quello che voi avreste voluto (ma non è quello lo scopo), ma perlomeno non ha preso una strada sbagliata come i fratelli.
E a voi dovrebbe bastare quello.
Poi credo che probabilmente neanche i nostri figli diventeranno necessariamente quello che noi vorremmo, ma bisogna accettare le loro scelte purché "sane".
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