Adozione: Quale sicurezza economica per risultare idonei?

Viviamo insieme il percorso dell'adozione
Azur
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Messaggio da Azur » ven ago 26, 2011 9:56 am

Julia235 ha scritto:purtroppo mi sono resa conto che noi non potremmo mai risultare idonei economicamente: siamo giovani, siamo due precari che abbiamo dei risparmi, la nostra casa ma uno stipendio medio basso (diciamo pià tendente al basso!) Ciò basterebbe benissimo per mantenere un figlio nostro ma credo che la nostra pratica non sarebbe mai accettata. Quali sono le vostre esperienze in merito?
E ciò mi ha portato anche a domandarmi quale sia il futuro per le adozioni in questa società di giovani precari senza sicurezze economiche....
Julia,
la precarietà di sicuro non aiuta le adozioni, così come non aiuta ad avere figli naturali, così come non aiuta nessun tipo di progettualità.

Detto questo, quello che viene chiesto a livello economico è essere in condizioni di crescere un bambino in modo decoroso.
Quando noi abbiamo presentato disponibilità, io ero libero professionista-mamma-part-time in un momento di piena crisi economica internazionale,
e mio marito aveva un contratto a termine di un anno.
Nessuno, nella quindicina di operatori diversi che abbiamo incontrato prima dell'idoneità, ha neanche minimamente accennato a un possibile problema economico (la casa era di proprietà, che è sicuramente un grosso vantaggio). (e assistente sociale e psicologa, anche prima che noi dicessimo nulla, nel vedere la casa hanno dato per scontato che avremmo avuto uan camera "multibambino")
La gran parte di coppie che adottano sono coppie assolutamente normali, con lavori assolutamente normali, non raramente anche monoreddito.

Quel che "basta per mantenere un figlio", basta per mantenere un figlio (che è solo un figlio, ed è sempre figlio nostro, in qualsiasi modo arrivi a noi)


Come dice Lelia, altro discorso sono i costi specifici dell'adozione.

Per l'adozione nazionale i costi sono praticamente nulli (le pratiche sono tutte a costo zero, in esenzione anche da ticket e bolli).

Per l'adozione internazionale, possono variare ampiamente a seconda dell'ente e del paese in cui si adotterà (in ogni caso difficilmente si riesce a stare sotto i 10mila euro, la media è più sui 15mila)
ma ci sono anche agevolazioni fiscali (riborsi e/o detrazioni, a seconda del variare delle leggi anno per anno) e mutui specifici per l'adozione internazionale, rilasciati indipendentemente da altri mutui e con la sola "garanzia" dell'incarico conferito all'ente per l'adozione estera.
E in ogni caso è un costo "spalmato" nel corso di diversi anni, non da pagare all'improvviso.


Daniela
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Messaggio da Daniela » ven ago 26, 2011 10:48 am

PErsonalmente quoto tutti gli interventi di Azur. Avessi tempo mi fermerei un po' a parlarne.
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Messaggio da Azur » ven ago 26, 2011 11:50 am

Ambra ha scritto:Come farebbero a campare le case famiglia e tutti gli enti appoggiati dal Vaticano che campano sugli orfani?
Non vorrai togliergli il pane di bocca???
Ambra, torno anche su questo perché non mi piace che restino inconfutate qui informazioni inesatte.

I bambini affidati alle case famiglia (così come i bambini adottati) non sono generalmente "orfani".
I bambini affidati alle case famiglia, in Italia, sono per lo più bambini non adottabili, che avrebbero bisogno di un affido.
(di questo poi se avrà tempo ci potrà sicuramente spiegare bene Daniela)
I bambini adottabili che restano in casa famiglia, in Italia, sono quei bambini che nessuno vuole ("troppo" grandi, "troppo" malati, "troppo" incerto il loro iter giuridico ....)
Gli altri trovano rapidamente una collocazione.

Il sistema adozioni ha mille problemi, come tutti i sistemi,
e ha mille sfaccettature, ma sicuramente non ha il problema che le idoneità vengono rese difficili per evitare di togliere dei bambini dalle case famiglia
(tant'è che in ogni caso la percentuale di idoneità è quasi totale, ben oltre il 90% a livello nazionale, e una buona percentuale di quei pochi che non la ottengono subito la ottengono poi in appello,
tant'è che per ogni bambino adottabile, in Italia, ci sono 10/15 coppie disponibili).


(Altro discorso è la lentezza nel pronunciare lo stato di adottabilità dei bambini, che è sì un problema, ma è un discorso lunghissimo e complesso, e si collega anche ai problemi generali del sistema giudiziario italiano, e alla cronica mancanza di fondi e di personale in tutti i settori sociali)
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Messaggio da lenina » ven ago 26, 2011 11:52 am

Azur ha scritto:Leni, l'operatore diciamo poco intelligente lo trovi dappertutto,
però in 10 anni di lettura dei due principali forum nazionali specifici sull'adozione non ho mai sentito di NESSUNO dichiarato non idoneo per motivi logistico-economici
(tantissimi dichiarano ai servizi sociali durante l'indagine che è loro intenzione ristrutturare/cambiare casa una volta arrivati i bambini, e questo è in genere sufficiente per tutti)

I motivi di non idoneità vertono sempre su altre questioni ben più importanti per la crescita di un bambino e per il crearsi di una famiglia.


(PS: è anche vero che Torino ha fama di essere il tribunale piùsevero d'Italia, con accertamenti medici dieci volte più della norma, e la maggior percentuale di non idoneità)
Ecco ora mi spiego.
Perchè davvero se si va in tribunale (invece che mettersi d'accordo) so che è un problema enorme già il discorso custodia per figli nelle separazioni, per le adozioni c'è ancora più rigidità, non conoscendo altre realtà pensavo fosse la norma
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Messaggio da Azur » ven ago 26, 2011 11:58 am

guarda Leni, purtroppo è un'assurdità:
la legge nazionale è una, ovviamente,
ma poi ogni tribunale dei minori (quindi più o meno ogni regione, solo in un paio di regioni ce ne sono due) lavora a modo suo con enorme potere discrezionale.
Un esempio pratico e "sciocco" se vuoi: quando ci sono già figli in famiglia, vige la consuetudine del "rispetto della primogenitura", ovvero sono quasi tutti concordi nel ritenere che sia meglio per tutti i bambini che il maggiore resti il maggiore e il nuovo arrivato sia più piccolo.
Ogni tribunale però applica la cosa a modo suo, per cui a seconda di dove vivi avrai un vincolo diverso scritto sul decreto: 1 giorno di "primogenitura", 1 anno o 2 anni.
E così per molte cose.

Il peggio è che i tribunali non comunicano tra di loro neanche sulle faccende importanti e non esiste (anche se prevista per legge già 10 anni fa) una banca dati nazionale né delle coppie né dei bambini,.
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Messaggio da lenina » ven ago 26, 2011 12:06 pm

Una cosa che mi torna sempre in mente è una coppia che voleva adottare due bimbi che aveva in affido da tempo (dichiarati adottabili)
Tutto a posto per l'adozione ma l'assistente sociale all'ultimo segnalò che avevano poco spazio in casa (bimbi fratello e sorella in un'unica camera) e che avrebbero dovuto dare via i gatti con cui ovviamente i bimbi abitavano giù da due anni per questione di igiene (???)
Io non so se queste cose sarebbero state vincolanti per il tribunale o se fossero solo "consigli" di un assistente sociale idiota so che mi rimase impressa questa ingerenza nella vita privata della famiglia.
Questa famiglia cambiò casa (per fortuna potevano) e diede effettivamente via i gatti.
ciota81

Messaggio da ciota81 » ven ago 26, 2011 12:08 pm

non specifico oltre perchè azur ha già spiegato tutto bene. dico solo da figlia adottiva nonchè da educatrice di comunità per minori e di educativa territoriale minori...ecco, certi luoghi comuni mi fanno proprio arrabbiare!!! non è colpa della gente, è colpa di chi fa passare certe informazioni totalmente false, vedi certe trasmissioni!! grrrrrrrrrrrr.... che nervoso
Naike
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Messaggio da Naike » ven ago 26, 2011 1:40 pm

io posso solo dirti che quando sono stata adottata io, praticamente 33 anni fà, mio padre era un impiegato e mia madre un'operaia, vivevano in camera e cucina di proprietà di mia nonna e il mio letto era accanto al loro.
Trovo assurda l'assistente sociale che abbia guardato i gatti piuttosto che una camera rispetto a due...davvero assurdo e deprimente :frusta:
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