Lelia ha scritto:Secondo me Raffa lo scontro è inevitabile, non per chissà quale motivo ma perché semplicemente è NORMALE durante l'adolescenza. L'identità di definisce spesso per negazione, ovvero "non so cosa voglio diventare ma so che NON voglio essere come X", dove X sono spesso i genitori perché sono i modelli più vicini e più noti.
Ma poi l'adolescenza passa, e le cose si ricompongono. Insomma, per dirla melensa, per arrivare al sole bisogna passare attraverso la tempesta, e l'adolescenza è spesso tempestosa.
Io la vivrei così, in modo un po' fatalista e non molto pesante, per quanto ti è possibile :bacio:
Volevo ringraziarti lelia, perche' il tuo post mi ha dato l'ispirazione per parlare un po' con Davide.
Alla domanda di Lisa:-Ma Davide è un ragazzo o un bambino?
Ho colto la palla al balzo per fargli un discorsetto sulla preadolescenza. Sono partita dalle tue parole, passando per "Ci odierai.....ma sara' normale", sfiorando il "la tua vita ti sembrera' uno schifo....ma sara' normale", planando sul "Magari incontrerai un amico che ti consigliera' di cercare un po' di serenita' in una sigaretta, in una pasticca o in una bottiglia", e atterrando sul tuo "poi l'adolescenza passa e rispunta il sole".
Era molto interessato e a tavola, quando il padre l'ha zittito malamente perche' in tv c'era un' azione dell'Inter, l'ho sentito dirSI:- Corpo mio, tu mi lanci i segnali e va bene, ma mi farai trovare con un livido in faccia prima o poi!!!"