Il periodo che comprende la scuola media e quella superiore è molto difficile,
sia per i malesseri che l'adolescenza comporta, sia per le difficoltà che i ragazzi, con capacità superiori alla media, incontrano in una scuola molto rigida che non rispetta le individualità.
I problemi di tuo figlio potrebbero dipendere da un rapporto conflittuale con l'insegnante, ma anche dal fatto che, sveglio come è, potrebbe annoiarsi
nel ripetere cose che lui magari intuisce già prima che la prof. abbia finito
di spiegare. Accade anche questo. La prof. si irrita e non se ne viene fuori.
Personalmente parlerei con l’insegnante di matematica per capire insieme come dare respiro a questo ragazzo. A tirare troppo la corda si rischia di spezzarla! Parlandoci potreste cercare di aiutarlo insieme.
Non so, forse sto dicendo delle banalità, ma è quello che farei io.
Lascerei da parte, per il momento, il cambio di sezione, meglio sentire più “campane”.
cosa fare?
no in realtà penso anche io che lui sia davvero "dotato" ma allo stesso tempo mi rendo conto che non sfrutta le potenzialità che ha con lo studio appropriato. Lui non fa nulla o davvero poco e quindi per quanto sia "dotato" arrivati ad un certo livello non basta. Alle medie, che ora mi rendo conto ha fatto malissimo, se l'è cavata grazie appunto alle sue capacità, ma quando lo studio richiede un diverso impegno ecco che va nel panico e pensa addirittura di non esserne capace, questo perché non è capace sul serio a studiare non avendolo mai fatto, solo che non ci prova neanche e non vuole aiuto da nessuno!nene70 ha scritto:perchè pensi che sopravvaluti gianluca, polly?
Lo sopravvaluta nel senso che pensa che sia uno studioso forse ed invece è un fannullone, dotato, intelligente ma pur sempre un fannullone!
se la cava bene senza faticare troppo eh?-
Flavia
Queste sono situazioni delicate!
Mia sorella al ginnasio (liceo Vivona, magari tuo marito la conosce pure) ha avuto una professoressa di italiano che di norma la prima settimana faceva una cernita tra quelli che dovevano passare o no. Poi a fine anno li rimandava in tre materie e li bocciava.
Per tutto l'anno metteva votacci pazzeschi a mia sorella (che ovviamente era una "no") ed a mia madre diceva che si doveva solo applicare di più... arrivò a metterle due perchè non sapeva il nome della ditta costruttrice che fece il canale di Suez perchè "non approfondiva".
Mia madre credette alle sue parole, anche perchè Chiara non diceva niente e si chiudeva sempre più in se stessa.
Poi alla fine dell'anno trovai delle letterine scritte da lei con addirittura pensieri suicidi e le feci leggere a mamma (ok, sono una spiona, semrpe stata).
Lei andò su tutte le furie ed al colloquio seguente, ormai a fine anno, quando la prof disse che forse doveva rimandare Chiara lei le disse "no no, lei me la deve bocciare, perchè non le permetto di rovinare ulteriormente mia figlia". E l'anno dopo l'ha tenuta nella stessa sezione dove c'era la mia insegnante (abbiamo 1 anno e mezzo di differenza) che è una donna dolcissima.
E Chiara ha superato pian piano la crisi e non ha avuto più problemi con gli altri.
Questo non per dire che dev'essere la stessa cosa ocn tuo figlio, eh... anche perchè tu non ci vedi mala fede nella professoressa però forse parlare con la prof anche di come tu sai la vive il ragazzo potrebbe aiutare lei a capire che tirare un pò va benissimo, troppo no.
Mia sorella al ginnasio (liceo Vivona, magari tuo marito la conosce pure) ha avuto una professoressa di italiano che di norma la prima settimana faceva una cernita tra quelli che dovevano passare o no. Poi a fine anno li rimandava in tre materie e li bocciava.
Per tutto l'anno metteva votacci pazzeschi a mia sorella (che ovviamente era una "no") ed a mia madre diceva che si doveva solo applicare di più... arrivò a metterle due perchè non sapeva il nome della ditta costruttrice che fece il canale di Suez perchè "non approfondiva".
Mia madre credette alle sue parole, anche perchè Chiara non diceva niente e si chiudeva sempre più in se stessa.
Poi alla fine dell'anno trovai delle letterine scritte da lei con addirittura pensieri suicidi e le feci leggere a mamma (ok, sono una spiona, semrpe stata).
Lei andò su tutte le furie ed al colloquio seguente, ormai a fine anno, quando la prof disse che forse doveva rimandare Chiara lei le disse "no no, lei me la deve bocciare, perchè non le permetto di rovinare ulteriormente mia figlia". E l'anno dopo l'ha tenuta nella stessa sezione dove c'era la mia insegnante (abbiamo 1 anno e mezzo di differenza) che è una donna dolcissima.
E Chiara ha superato pian piano la crisi e non ha avuto più problemi con gli altri.
Questo non per dire che dev'essere la stessa cosa ocn tuo figlio, eh... anche perchè tu non ci vedi mala fede nella professoressa però forse parlare con la prof anche di come tu sai la vive il ragazzo potrebbe aiutare lei a capire che tirare un pò va benissimo, troppo no.
perché dici che mio marito può conoscere tua sorella? hahahahha sai qualche cosa allora che io non so.................Flavia75 ha scritto:Queste sono situazioni delicate!
Mia sorella al ginnasio (liceo Vivona, magari tuo marito la conosce pure).
hahahhahha
in effetti in passato quando faceva l'accompagnatore turistico mentre studiava, ha accompagnato proprio una classe del liceo Vivona in grecia, praticamente erano coetanei, nella classe che portò in gita c'era la Paola Mascioli giornalista del tg come inviata....chissà se tua sorella la conosce!
Comunque tornò entusiasta di questo viaggio e della "classe" e mi portò un giorno al laghetto dell'eur per conoscere queste sue nuove amiche...................................
è inutile dirti che erano TUTTE antipatiche
hahahhahahh, mai più riviste!