Superaffaella ha scritto:Posso farti una domanda?
ma tu, nel mentre, pensavi a tuo figlio?
Nel senso:
se vado a vedere Davide che recita....o che gioca a basket...
io mi emoziono e commuovo...e prego stupidamente Dio che
gli faccia fare una bella prestazione, che lo possa rendere felice e orgoglioso.
Tu, sapevi che in un certo momento di una certa giornata,
tuo figlio stava affrontando una "cosa" nuova, emozionante ed importante.....
come ti sei sentita?
E' proprio questo che non riesco a fare io:
non so decidere quando la mia solerte preoccupazione,
diventa noiosa invadenza....
Non riesco a farlo andare,
a farlo sbagliare,
a prendere facciate al muro...
Non è iò caso di tuo figlio in questa aoccasione, ci mancherebbe....
spero tu abbia capito lo strano senso della domanda
e possa darmi una risposta.
credo di aver capito cosa dici (forse), ti dico cosa ho pensato io, sono stata felice che lui mi abbia chiesto consiglio (per la verità mi ha chiesto proprio "mamma aiutami")(non ho pertanto invaso il suo spazio perché non sapevo se lui non mi diceva, e chiedendomi aiuto non mi sono tirata indietro), e pensando a me come mamma alle prese con una situazione simile, ho pensato cosa mi sarebbe piaciuto d'impatto, a livello esclusivamente superficiale (perché poi i ragazzi si giudicano diversamente) e simpaticamente gli ho dato qualche consiglio "stupido" perché basato solo su un fattore estetico (che comunque fa la sua parte), avendo la consapevolezza che poi sarebbe spettato a lui fare il grosso del "lavoro".
Ma se devo dirti che tutto il pomeriggio l'ho pensato direi una bugia, non ci ho pensato affatto, quando è tornato gli ho chiesto, ma con il suo solito mugugno ha solo fatto un cenno come per dire si tutto bene (comunque c'era solo la mamma).
Verrà da sé il lasciarlo andare, non ti preoccupare, e sullo sbagliare contaci perché per quanto noi cerchiamo di evitare loro errori e sbagli, grazia a Dio, fanno poi di testa loro e crescono anche attraverso belle musate!