mia figlia depressa ?

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » dom ott 19, 2008 2:53 pm

la depressione non è una malattia ma un sintomo di un momento di disagio interiore. esistono stati depressivi fisiologici e motivati da particolari avvenimenti del ciclo di vita come quelli legati all'elaborazione di un lutto, il baby blues, e anche l'adolescenza. questo "male di vivere" tipico dell'età incerta, come è stata definita, aiuta l'individuo a rientrare in sè stesso, ad interrogarsi, a far sì che lo stato di insoddisfazione funga da spinta motivazionale per il cambiamento. Il compito fondamentale dell'adolescente è la costruzione di un identità adulta a partire da quella infantile che ha costruito nei primi 12 anni circa di vita, identità infantile che gli si frammenta sotto gli occhi, giorno dopo giorno, ed in cui fatica a ritrovarsi. Questi pezzi che si staccano, come in un puzzle, l'adolescente li deve prendere e risistemare dando loro una nuova configurazione e ci metterà alcuni anni per terminare questo compito. Da qui il senso di disorientamento, di mancanza di scopi (apparente) che vedono gli adulti, la fatica, l'umore che passa da momenti depressivi a momenti maniacali (umore eccessivamente alto).
In tutto questo, un genitore non può fare molto, se non accogliere le richieste del figlio ad essere presente, comprensivo, affettuoso, confermandogli l'amore. L'adolescente ha e sa reperire gli strumenti adatti allo scopo, perchp gli sono stati dati dalla famiglia negli anni precedenti (dalla nascita ad allora), ha soltanto bisogno di tempo, tranquillità ed una presenza amorevole e non invasiva, pronta ad intervenire se interpellata e pronta a ritrarsi se richiesto.
Per il genitore è il momento di mettere alla prova la fiducia nel figlio e la fiducia in ciò che ha fatto per lui sino ad allora.


Mara

Messaggio da Mara » dom ott 19, 2008 3:52 pm

a 14 anni volevo farmi suora, ero incompresa, piangevo per qualsiasi cosa e mi struggevo ascoltando canzoni melense........sopratturro odiavo i miei genitori che non mi lasciavano andare a ballare o uscire di sera o mi impedivano di avere un ragazzo vista la mia età.....penso siano fasi, da quando nascono i nostri cuccioli sono un susseguirsi di fasi, ma mentre con i bimbi come le mie si può "intervenire" ancora in maniera a noi picendo, intendo genitori, nel tuo caso c'è una quasi adulta. Io non la forzerei a parlare, per confidarsi, a meno che non sia lei che te lo chiede espressamente, ci sono i suoi coetanei. Sò che ora c'è la mamma/amica, ma la cosa fondamentale sarebbe capire se tua figlia sia una figlia/amica o se, come me preferivo io, voglia scindere le 2 cose. A me infastidiva questa cosa, vedevo mia mamma sempre come un'intrua, nelle mie cose, nei miei pensieri etc...Poi tutto è passato con l'andare del tempo, come penso e spero sia per la tua cucciolona...ad ogni modo ti sono vicina, è un universo che mi fà paura quello degli adolescenti, anche se un giorno arriverà pure per me......un bacio ed un abbraccio
Cetty69

Messaggio da Cetty69 » dom ott 19, 2008 7:36 pm

il mondo dell'adolescenza,anche io ho dei brutti ricordi...ma io non avevo il rapporto che oggi grazie a dio ho costruito.. con mia figlia..
magari è vero certe volte non volendo siamo soffocanti..(visto il mondo com'è)
ma io le do la massima fiducia.. lei devo dire che non mi dà modo di di non fidarmi...
sta crescendo in fretta....la mia Cucciolotta
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Messaggio da Polly » dom ott 19, 2008 9:13 pm

L'adolescenza è senza dubbio un periodo di evoluzione, di cambiamenti profondi. é un tempo a cavallo tra un'infanzia che va sgretolandosi e una giovinezza che si intravede e tutto ciò inevitabilmente crea angoscia per l'adolescente stesso, stress e destabilizza l'intero nucleo familiare che deve riadattarsi alla fase in cui viene a trovarsi.

L'adolescente non si sente capito, non si sente amato, non si sente bello, non si sente accettato e potrei continuare all'infinito. Per cercare di capire dobbiamo provare a immedesimarci in loro e pensare come se dovessimo camminare senza sapere dove andare, e senza vedere nessuna meta.....a noi adulti ci assale la paura, ancor più agli adolescenti, che ancora non hanno sviluppato un bagaglio di concetti e pensieri che si hanno con l'accumularsi delle esperienze (conseguenza del diventare adulto), provano sicuramente TERRORE.
Il passaggio dall'infanzia alla adolescenza è pertanto come un puzzle da costruire, come ha detto Chiara. Spesso l'adolescente dice agli altri di non capirlo ma il primo a non capirsi è lui stesso. Spesso si chiude nel silenzio. Cosa ci rimane da fare a noi genitori?
Essere lo specchio delle loro ambivalenze ma con maggiore serenità. L'adolescente ha la necessità di sperimentare la sua capacità di opposizione ma ha anche l'esigenza di non perdere la sicurezza degli affetti. Ecco perché si dice che noi genitori dobbiamo accompagnare i nostri figli in questo processo non guidarli.
Armati di pazienza e stalle vicino, falla sentire costantemente amata. Ciò che abbiamo seminato prima non è perso, anzi rappresenta per loro l'ancora a cui aggrapparsi in questa ricerca di loro stessi.
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » dom ott 19, 2008 9:56 pm

5vm ha scritto:L'adolescenza è senza dubbio un periodo di evoluzione, di cambiamenti profondi. é un tempo a cavallo tra un'infanzia che va sgretolandosi e una giovinezza che si intravede e tutto ciò inevitabilmente crea angoscia per l'adolescente stesso, stress e destabilizza l'intero nucleo familiare che deve riadattarsi alla fase in cui viene a trovarsi.

L'adolescente non si sente capito, non si sente amato, non si sente bello, non si sente accettato e potrei continuare all'infinito. Per cercare di capire dobbiamo provare a immedesimarci in loro e pensare come se dovessimo camminare senza sapere dove andare, e senza vedere nessuna meta.....a noi adulti ci assale la paura, ancor più agli adolescenti, che ancora non hanno sviluppato un bagaglio di concetti e pensieri che si hanno con l'accumularsi delle esperienze (conseguenza del diventare adulto), provano sicuramente TERRORE.
Il passaggio dall'infanzia alla adolescenza è pertanto come un puzzle da costruire, come ha detto Chiara. Spesso l'adolescente dice agli altri di non capirlo ma il primo a non capirsi è lui stesso. Spesso si chiude nel silenzio. Cosa ci rimane da fare a noi genitori?
Essere lo specchio delle loro ambivalenze ma con maggiore serenità. L'adolescente ha la necessità di sperimentare la sua capacità di opposizione ma ha anche l'esigenza di non perdere la sicurezza degli affetti. Ecco perché si dice che noi genitori dobbiamo accompagnare i nostri figli in questo processo non guidarli.
Armati di pazienza e stalle vicino, falla sentire costantemente amata. Ciò che abbiamo seminato prima non è perso, anzi rappresenta per loro l'ancora a cui aggrapparsi in questa ricerca di loro stessi.

quoto
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Messaggio da Polly » dom ott 19, 2008 10:35 pm

chiaretta_1974 ha scritto:quoto
............sono stata quotata da chiara.........
Posso considerare questa serata davvero speciale!!!
:clap:
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » dom ott 19, 2008 10:37 pm

5vm ha scritto:............sono stata quotata da chiara.........
Posso considerare questa serata davvero speciale!!!
:clap:

ma semmai sarebbe il contrario, visto che hai un campione di figli adolescenti da costruirci una teoria :sticazzi:
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Messaggio da Polly » dom ott 19, 2008 10:48 pm

è tutto frutto del corso genitori/adolescenti dell'anno scorso..............ho ancora tutto in memoria. devo infatti cercarne un altro a breve per non perdere l'allenamento alla teoria, che è poi è sempre ben diversa dalla pratica!
HIHIHIHIH
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