THE ENDClaudia ha scritto:Riassumendo, per me è valido il motto "briglie sciolte un po' per volta"
preadolescenti e web
Re: preadolescenti e web
Re: R: preadolescenti e web
Io vedo invece tanti ragazzini che passano dal non aver mai neanche fatto la passeggiata in corso a uscire la sera senza passaggi intermedi. (O dal nulla all'accesso libero al web)Claudia ha scritto:Più o meno sì per quanto riguarda uscite per motivi particolari, dico più o meno perché siamo a Roma e, per me, vivere qui o in un piccolo centro può fare la differenza.lenina ha scritto:ma concordo Claudia.Claudia ha scritto:Ed è quel che ho sempre cercato di fare e farò, negoziare. Certo non su tutto, per dire tu, figlio mio, a 16 anni togliti dall'anticamera del cervello il rientrare alle 2 di notte da solo.
Come non pensare di chiedere dei capi firmati perché così fan tutti o l'IPhone perché fa figo.
A richiesta ragionevole segue probabile aaccoglimento della stessa
Vostro Onore, la seduta è chiusa. :loooool:
Però se magari c'è il concerto o l'evento posso una volta dire no perchè non lo ritengo ancora adatto
la successiva portarti e venirti a prendere.
Quella successiva lasciarti andare da solo e poi venirti a prendere.
Poi verrà la volta in cui tornerai anche da solo.
Un approccio simile lo vedo per la tecnologia. Dare strumenti per gestirla in modo graduale.
Riassumendo, per me è valido il motto "briglie sciolte un po' per volta"
Re: preadolescenti e web
Leni, questo lo vedo anch'io e, causa figli grandi, sono al corrente di tante storie, ognuna diversa dall'altra ma con un denominatore comune: è più facile dir di sì che dir di no ed impegnarsi a guidare i figli sul sentiero delle scelte libere e responsabili.
Cercare di insegnar loro ad essere critici, a reagire all'omologazione di massa, ad avere il coraggio di essere se stessi e pure a cedere ogni tanto se e quando è il caso.
A pensare.
Spero di esserci riuscita almeno un po'.
Cercare di insegnar loro ad essere critici, a reagire all'omologazione di massa, ad avere il coraggio di essere se stessi e pure a cedere ogni tanto se e quando è il caso.
A pensare.
Spero di esserci riuscita almeno un po'.
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Re: R: preadolescenti e web
Sacrosanto Cate sono pienamente d'accordo.Caterina ha scritto:Con questa manfrina che proibendo le cose si fa solo peggio, tra poco avallerete anche le strisce di coca sullo specchietto per il trucco.
Idem. Ho avuto delle regole e dei divieti ed le ho sempre seguite. Vivevo meglio io vivevano meglio loro.Caterina ha scritto:Claudia te l'ho detto.
Il discorso che vietare non serva a niente non mi piace.
A me é stato vietato ed io ho seguito le regole. Funziona cosí. E se non segui le regole non é colpa mia che te le ho date, ma tua cat si un cretein!
Quoto pure Scilla. Credo infatti che con lenina parliamo di regole e divieti diversi. Io avevo orari di ritorno un po' più ristretti , ma non mi hanno mai vietato di indossare jeans ed ogni divieto aveva una motivazione ed il dialogo sempre aperto.scilla ha scritto:Ma perché devi sempre riportare il tuo vissuto e farne legge universale?lenina ha scritto:.Caterina ha scritto:Claudia te l'ho detto.
Il discorso che vietare non serva a niente non mi piace.
A me é stato vietato ed io ho seguito le regole. Funziona cosí. E se non segui le regole non é colpa mia che te le ho date, ma tua cat si un cretein!
Ci sono situazione in cui si concede, altre in cui si media e altre ancora in cui si proibisce
Ogni famiglia ha i suoi equilibri, le sue regole e non è detto che se si dice un no per una cosa non si possa trovare il compromesso, o si dica no sempre su tutto o che i figli per forza si ribellino trasgredendo di nascosto le regole
Scilla's iPhone!!!!
Anche io mai avuto bisogno di falsificare una firma, ma che motivo c'era, tanto per dire "ho fatto sega"? Ma dai se ne avevo bisogno glielo ho sempre chiesto e non andavo a scuola. Ma forse ripeto parliamo di situazioni familiari diverse.Caterina ha scritto:Alemia a 13 anni facevo quello che mi si diceva.
Ma oh, ma scherziamo?
Tu a 13 anni stai calmino, che te lo assicuro.
Per trasgredire ho trasgredito anche io.
Ma non a quell'etá!
E per dire, io non ho mai falsificato una firma.
Ho e avrvo un immenso rispetto.
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Re: preadolescenti e web
io lancio una bomba
SOCIAL
Facebook punta ai bambini sotto i 13 anni
Fino ad oggi i bambini sotto i 13 anni erano banditi da Facebook, questione di privacy e tutela dell’infanzia. Ma adesso il social network più diffuso al mondo ha deciso di puntare ad allargare i suoi oltre un miliardo di amici. Le norme fissano regole precise per il trattamento dei dati dei bambini sotto i 13 anni, come la necessità di una autorizzazione dei genitori. Qualche giorno fa sembra che il colosso fondato da Mark Zuckerberg abbia presentato la domanda di brevetto con cui superare i vincoli sul trattamento dei dati dei bambini. A quanto è dato sapere un utente che voglia iscriversi a Facebook dovrò prima ottenere l'approvazione di almeno un genitore (che dovrà concederla attraverso il proprio profilo Facebook) e proprio a mamma e papà spetterà la possibilità di impostare il livello della privacy, di limitare e monitorare i contenuti, gli amici e le applicazioni di terze parti disponibili per il figlio iscritto.
Che Facebook punti ad un pubblico sempre più giovane appare sempre più chiaro anche dall’ultima novità introdotta nella sezione “privacy” con la possibilità per i ragazzini tra i 13 e i 17 anni di poter scrivere “post pubblici”. Commenti che possono essere visti da tutti, anche da chi non è inserito nella ristretta cerchia di “amici”. Possibilità che fino ad ora non era prevista e che negli Stati Uniti sta scatenando un vespaio di polemiche.
In realtà la domanda di brevetto il social network l’aveva presentata nel 2012, ma fino a qualche giorno fa non era stata resa nota.
http://www.ilquotidianodellapa.it/_cont ... 98534.html
SOCIAL
Facebook punta ai bambini sotto i 13 anni
Fino ad oggi i bambini sotto i 13 anni erano banditi da Facebook, questione di privacy e tutela dell’infanzia. Ma adesso il social network più diffuso al mondo ha deciso di puntare ad allargare i suoi oltre un miliardo di amici. Le norme fissano regole precise per il trattamento dei dati dei bambini sotto i 13 anni, come la necessità di una autorizzazione dei genitori. Qualche giorno fa sembra che il colosso fondato da Mark Zuckerberg abbia presentato la domanda di brevetto con cui superare i vincoli sul trattamento dei dati dei bambini. A quanto è dato sapere un utente che voglia iscriversi a Facebook dovrò prima ottenere l'approvazione di almeno un genitore (che dovrà concederla attraverso il proprio profilo Facebook) e proprio a mamma e papà spetterà la possibilità di impostare il livello della privacy, di limitare e monitorare i contenuti, gli amici e le applicazioni di terze parti disponibili per il figlio iscritto.
Che Facebook punti ad un pubblico sempre più giovane appare sempre più chiaro anche dall’ultima novità introdotta nella sezione “privacy” con la possibilità per i ragazzini tra i 13 e i 17 anni di poter scrivere “post pubblici”. Commenti che possono essere visti da tutti, anche da chi non è inserito nella ristretta cerchia di “amici”. Possibilità che fino ad ora non era prevista e che negli Stati Uniti sta scatenando un vespaio di polemiche.
In realtà la domanda di brevetto il social network l’aveva presentata nel 2012, ma fino a qualche giorno fa non era stata resa nota.
http://www.ilquotidianodellapa.it/_cont ... 98534.html