Due anni fa, in questo periodo, ho raggiunto il mio massimo peso storico a cui MAI pensavo di poter arrivare. Un numero a 3 cifre che mi vergogno anche solo a pensare.
Sono state tante cose, un lavoro sedentario per la prima volta in vita mia, un paese lontano dove si mangia male e si beve peggio (e troppo), la nostalgia di casa che a volte attanagliava lo stomaco e che dopo aver smesso sia di fumare che di bere perchè cercavamo Sveva cercavo di calmare e colmare col cibo. E poi c'è stato che quando si cade in basso ci si sente talmente male che anche se si vuole disperatamente risalire è così dura e ogni fallimento così pesante che si cade sempre più in basso.
Poi è arrivata quella linea blu su un test di gravidanza. Sveva.
Non era il momento più adatto per rimanere incinta, avevo già perso 8 chili ma non erano ancora abbastanza. Però lei c'era e io stavo bene e ad un certo punto non c'era più l'ansia di dimagrire ma soltanto quella di far stare bene mia figlia.
Così dallo scoprire di essere incinta a iniziare a mangiare davvero bene il passo è stato brevissimo, c'era la mia bambina da nutrire e sicuramente le sapre ribs e le curry chips e le pizze extra large non erano gli alimenti migliori.
La ginecologa che mi fece la translucenza nucale mi intimò di non prendere nemmeno un grammo, le ostetriche erano di tutt'altro avviso e io anche. Non mi sarei sfondata ma avrei preso un giusto numero di chili mangiando in modo sano e muovendomi più che potevo.
La gravidanza è stata bellissima, fino a che non sono passata nelle mani di ginecologhe allarmiste qui in Italia ma questa è un'altra storia.
Ho preso 10 chili circa, poi negli ultimi giorni prima di partorire ne ho persino persi un paio, ero contenta.
Ho partorito, non ho avuto complicazioni di nessun genere ma nel momento esatto in cui sono uscita di lì mi sono detta che alla prossima gravidanza sarei arrivata in forma.
Ho iniziato a perdere peso abbastanza velocemente, mangiavo bene, sano, pensavo all'allattamento ed ero in uno stato di beatitudine tale che il cibo era l'ultimo dei miei pensieri, era solo nutrimento, per la prima volta in vita mia.
Sono andata da un nutrizionista perchè volevo continuare a perdere peso mentre allattavo e la mia vita cambiava, mi muovevo di più, sempre col dolce peso di Sveva addosso.
A novembre, per casp, ho scoperto di essere ipertiroidea. Mi sono demoralizzata, ho pensato che i chili persi fossero persi solo grazie alla tiroide, che i miei sforzi non erano serviti a niente e ho smesso di "stare a dieta" e ho iniziato a non pesare più e condire un po' troppo anche se sempre alimentandomi in modo corretto. Ma ho smesso di perdere peso.
Sono andata alla visita dal mio nutrizionista e glie l'ho detto, gli ho detto come mi sentivo e lui mi ha fatto capire che la tiroide poteva aver aiutato ma ero stata io ad ottenere quei risultati.
Sono salita sulla bilancia, avevo perso 2 chili soltanto da novembre. Però poi mi ha fatto l'impedenziometria. Ne avevo persi QUATTRO di grasso ma sulla bilancia figuravano due perchè gli altri due sono diventati massa magra. E quello la tiroide non può farlo, posso farlo solo io che mi muovo ogni giorno, a piedi, per ore, a volte spingendo il passeggino, a volte con Sveva sulla schiena.
Mi ha dato nuova grinta e mi sono rimessa in riga e ho visto la bilancia scendere di nuovo.
TRENTA CHILI.
Io oggi festeggio 30 chili persi in due anni, con in mezzo una gravidanza.
Non è ancora finita, ne voglio perdere ancora un po' ma siamo ben oltre metà strada e anche se questa pancia è ancora un po' molle e budinosa la guardo con tenerezza mentre la massaggio e penso che 11 mesi e qualcosa fa conteneva Sveva.
Anche se questi seni hanno perso tonicità io li vedo magnifici e li amo più di prima, perchè hanno nutrito e ancora nutrono mia figlia e spero che presto nutriranno altri bambini.
Mi guardo allo specchio. Non sono magra e non sarò mai più longilinea come lo ero a 20 anni. Ma mi piaccio, mi piaccio tanto, mi piaccio non come mi piacevo a 20 anni, mi piaccio come ci si piace a 32 e si è madri di un terremoto e si è assaporata la vita e si conoscono i momenti bui ma anche come venirne fuori o almeno si sa che se ne viene fuori, prima o dopo.
L'immagine di me che avevo perso persino la mia fisionomia la lascio cadere nell'oblio.
Ora ci sono io, quella vera e spumeggiante con qualche ruga che fa capolino tra le lentiggini, il corpo non più sodo ma teneramente materno e tremendamente sexy.
Di come ho ritrovato me stessa....
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Gwen
Bravissima, soprattutto per aver capito quello che è così difficile capire nella società di oggi, ovvero che un corpo non è fatto solo da kg, massa magra e massa grassa, ma da tutto quello che ci permette di fare. Capire che il nostro corpo fa parte del nostro essere, e fa parte di tutte le cose che ci fa fare (nel tuo caso, viaggiare, lavorare, mettere al mondo un figlio) e che per questo va amato e curato...questo è il vero successo.
:bacio:
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mammamartina
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:bacio: :clap2:
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losbanos