COME PREVENIRE GLI ATTACCHI DI PANICO?

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la yle
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Messaggio da la yle » gio mag 29, 2008 11:52 am

Vi ringrazio di cuore per l’incoraggiamento.


violazzurrina

Messaggio da violazzurrina » gio mag 29, 2008 12:32 pm

Io ho gli attacchi di panico da diversi anni e finora li ho combattuti senza medicine particolari, tranne i fiori di bach.
Questi attacchi vengono quando ci sono cose emotive che ti prendono particolarmente, o cose che rendono ansiosi, questo fa sì che circoli adrenalina in corpo tutto di un colpo e questo fa scattare il meccanismo di attacco-fuga che dovrebbe scattare solo in caso di vera necessità, tipo se vedi un cane feroce allora via di adrenalina e scappi subito. Col panico invece scatta questo meccanismo all'improvviso per cause apparentemente banali. Ci si spaventa perché non si sa cosa succede davvero e si tende a combatterli in ogni modo, spaventandosi di più. L'attacco vero e proprio dura una decina di minuti poi decresce, lasciando però sempre uno stato ansioso che perdura anche ore.

Per aiutarti posso dirti di non spaventarti perché, anche se capita, sai che poi passano. Sai cosa devi fare che è importante ? Il respiro. Se senti che ti manca il respiro, non farti prendere dalla paura, pensa che è 'solo' panico e che non ti succede nulla e inizia a respirare in modo profondo, tira grandi respiri in modo calmo. Se non riesci a stare ferma fa niente, muoviti cammina che aiuta. Io col respiro riesco a tenerlo controllato e a farlo sparire velocemente.

Per tuo marito non dirgli nulla se questo ti crea ulteriore ansia, ormai non tutti capiscono le cose psicologiche, io stessa non ne ho mai parlato con il mio ex, proprio perché so che non avrebbe mai capito.

E non metterti sempre in fila alle necessità della tua famiglia, mettiti come priorità. Non è egoismo ma solo un nuovo modo di pensare: se stai bene tu poi sei in grado di aiutare gli altri, è inutile che corri e ti tiri stanca e stressata (che gli attacchi arrivano proprio in questi momenti). Ritagliati spazi tuoi per stare bene.
Io ho impiegato anni per mettermi in cima alla lista, ancora adesso fatico a farlo ogni tanto ma so che è giusto per me stare bene :D
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » gio mag 29, 2008 12:37 pm

cara nely fai un salto sul mio blog. troverai in spalla la scheda di un libro sugli attacchi di panico che sto leggendo e un articolo su una serie di incontri a modena di cui uno è dedicato agli attacchi di panico.
In questo periodo sono in contatto, per motivi professionali, con lo psicoterapeuta Dr. Maurizio Montanari, autore del libro e curatore degli incontri. Egli è consulente della LIDAP (lega italiana attacchi di panico) e si occupa tra le altre cose proprio del problema di cui soffri.
Ti consiglierei di rivolgerti alla LIDAP visitandone il sito e se lo ritieni opportuno posso metterti in contatto con il dottor Montanari che potrà meglio consigliarti ed indirizzarti. Fammi sapere se vuoi.
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Befy
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Messaggio da Befy » gio mag 29, 2008 12:57 pm

chiaretta_1974 ha scritto:cara nely fai un salto sul mio blog. troverai in spalla la scheda di un libro sugli attacchi di panico che sto leggendo e un articolo su una serie di incontri a modena di cui uno è dedicato agli attacchi di panico.
In questo periodo sono in contatto, per motivi professionali, con lo psicoterapeuta Dr. Maurizio Montanari, autore del libro e curatore degli incontri. Egli è consulente della LIDAP (lega italiana attacchi di panico) e si occupa tra le altre cose proprio del problema di cui soffri.
Ti consiglierei di rivolgerti alla LIDAP visitandone il sito e se lo ritieni opportuno posso metterti in contatto con il dottor Montanari che potrà meglio consigliarti ed indirizzarti. Fammi sapere se vuoi.
Ci sarà il suo bel motivo perchè la amo sempre di più....
chiaretta_1974

Messaggio da chiaretta_1974 » gio mag 29, 2008 1:01 pm

anche io befy :red:
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Messaggio da Bibi » gio mag 29, 2008 2:07 pm

Ne ho sofferto anch'io, ora mi vengono a volte attacchi d'ansia per crisi agorafobiche ma niente di paragonabile agli attacconi di panico veri e propri.
A me ha aiutato tantissimo la psicoterapia breve strategica, in due mesi ero come rinata. Un abbraccio di solidarietà :nani:
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kia
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Messaggio da kia » gio mag 29, 2008 3:12 pm

eccomi nely!

Dunque, il metterti sempre in fondo alla lista direi che è piuttosto "sintomatico", credo che se facessimo un sondaggio tra le persone che soffrono o hanno sofferto di attacchi di panico questa caratteristica sarebbe comune al 99% degli intervistati.

Altra cosa che secondo me è importante, per capire meglio la portata del problema: quanti attacchi di panico hai? quanto durano? come stai dopo? cosa fai quando ti vengono? La risposta a queste domande è importante perché credo che poche persone al mondo, soprattutto tra la popolazione femminile, possano dire non aver MAI avuto un attacco di panico in vita loro. Però se dopo la persona torna normale e non si limita nelle attività quotidiane non credo possa parlarsi di "problema". Diverso è il DAP, ovvero Disturbo da Attacchi di Panico, che si ha quando gli attacchi di panico si presentano numerosi e ravvicinati e tra uno e l'altro permane in genere uno stato di ansia elevato. Generalmente le persone che soffrono di DAP tendono ad evitare luoghi o attività che temono possano scatenargli nuovi attacchi. Il DAP è indubbiamente un disturbo di tipo psicologico - NON UNA PSICOSI - che richiede l'intervento di uno specialista. Questo specialista può essere tanto uno psichiatra che uno psicologo psicoterapeuta. Il primo potrà prescrivere anche un farmaco (in genere la terapia d'urto è data dall'abbinamento di un ansiolitico e un antidepressivo: l'ansiolitico viene via via diminuito fino ad eliminarlo; la terapia antidepressiva è invece più lunga ma ovviamente ciò varia a seconda dei casi); il secondo invece non può prescrivere farmaci. In ogni caso, per la mia esperienza, il farmaco da solo non è risolutivo. Certo mentre lo si assume si crede di aver risolto il problema. Ma nella stragrande maggioranza dei casi una volta smesso il medicinale il problema si ripresenta, anche a distanza di tempo, se non si è affrontato il problema a monte.

E qui finisce la "teoria" in quanto non ho le competenze tecniche per generalizzare oltre.
Nello specifico ti dico che a me il primo attacco è venuto in un periodo della mia vita in cui ho SUBITO un enorme cambiamento. Ciò mi ha destabilizzato ma senza che me ne rendessi conto. A distanza di un anno, il primo attacco, devastante , un fulmine a ciel sereno e da lì il crollo. Tre o quattro attacchi di panico ogni giorno. Non uscivo più da sola. Ero morta. Dopo una cura farmacologica, durata però pochi mesi, e due anni di psicoterapia la mia vita ha ripreso a funzionare. Non posso dire di non averne più avuti, ma erano molto sporadici. Ho imparato a controllarli e a governarli ma nonè questo il punto. E' che come corollario all'ansia e al panico sono diventata fobica e ossessiva, non in maniera grave, nel senso che faccio tutto quello che devo fare e che fa una persona normale ma non sono serena come una volta.

Non è detto che questo accada a tutti ma qualche specialista ha ritenuto che la mia derivazione fobica sia dipesa da una terapia poco efficace sul panico. Sostanzialmente la mia ansia ha cambiato modo di manifestarsi: non sono più attacchi di panico ma fobie o ossessioni.

Ecco perché è importante rivolgersi ad una persona competente che ti aiuti a dare in primo luogo una dimensione giusta e reale al tuo "problema" e poi ti aiuti a capire cos'è che il tuo corpo o la tua mente stanno cercando di dirti, perché il panico è un campanello d'allarme.

Io posso dirti cosa volevano dire a me: che stavo ignorando una parte di me che non voleva più essere ignorata. e sai cosa c'è che ci accomuna? Che quando tu scrivi che sei sempre stata quella forte, il punto di riferimento per gli altri e l'ultima della lista ad essere assecondata nei suoi bisogni da te stessa avrei potuto scrivere le stesse identiche cose di me!!!

Rispondi a questa domanda: sacrifichi i tui desideri i tuoi bisogni per compiacere altri?; cerchi sempre di evitare contrasti e discussioni con le persone che ti sono care?; fai spesso buon viso a cattivo gioc? Cerchi sempre di prevedere ogni reazione a certi tuoi atteggiamenti e cerchi di modellare il tuo comportamento per scaturire quelle che tu pensi siano reazioni positive negli altri? Dai molta importanza ai giudizi che gli altri hanno su di te?

Se a queste domande hai risposto di si allora credo che tu debba cominciare a mettere te stessa un po' avanti agli altri. Concentrati e chiediti cosa vuoi tu? come sei fatta tu? come ti comporteresti tu secondo i tuoi gusti e le tue inclinazioni e se non fossi sottoposta al giudizio degli altri!

Ora la smetto perché altrimenti sto pappone non lo leggerai mai. Se vuoi parlarmi ancora di questo tuo problema scrivimi tranquillamente anche in MP.

Ah, un'ultima cosa: tuo marito! Se hai altre persone che ti possono offrire il giusto appoggio e temi che tuo marito non sia in grado di capire e di aiutarti senza esprimere giudizi o ridicolizzare la cosa, aspetta a parlargliene. L'importante è che tu non ti senta giudicata in questo momento.

Ti abbraccio
violazzurrina

Messaggio da violazzurrina » gio mag 29, 2008 4:23 pm

[quote="kia"]
Io posso dirti cosa volevano dire a me: che stavo ignorando una parte di me che non voleva più essere ignorata. e sai cosa c'è che ci accomuna? Che quando tu scrivi che sei sempre stata quella forte, il punto di riferimento per gli altri e l'ultima della lista ad essere assecondata nei suoi bisogni da te stessa avrei potuto scrivere le stesse identiche cose di me!!!

Rispondi a questa domanda: sacrifichi i tui desideri i tuoi bisogni per compiacere altri?]

Leggendoti ho capito che è proprio ciò che è capitato a me, mi sono sempre comportata così e poi ho avuto il panico. In effetti ho iniziato a stare meglio da quando mi occupo di più di me stessa ignorando cosa ne pensano gli altri.
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