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da Trilli » sab mar 26, 2016 2:07 pm
Stamattina aria più frizzante... Peccato che avessi indossato i corsari, in discesa mi si sono gelati i polpacci!
Stavolta, a Lovere, svolta a destra sulla riva occidentale del Lago, più soleggiata e molto aspra e panoramica.
La vecchia strada a strapiombo sul lago giunge in angoli che sanno di Thailandia, con pareti a strapiombo su calmi specchi d'acqua ahimè non troppo cristallina.
Un vento teso e gelido contrasta la mia corsa, ma penso con sollievo a quanto mi spingerà al ritorno. Piccoli paesi stretti fra il monte e il lago raccontano di un passato diviso fra la pesca e le inquietanti filande, dove le nostre nonne e bisnonne stavano curve ore e ore con le mani bagnate, sotto l'occhio bieco delle sorveglianti. Andavano al lavoro in battello, magari dopo chilometri percorsi su vecchie mulattiere, finché non arrivava il matrimonio, e i figli, a mutarne il destino, da filatrici ad "angeli del focolare".
Questo penso mentre corro verso il fondo del lago: già a Predore si respira aria di turismo, di vacanza: cantieri nautici, residence, locali... Lì l'aria è più tiepida, e vorrei proseguire. Ma il contachilometri segna 25,5 e l'orologio mi impone il consueto dietrofront. Ripercorro paesi e gallerie, con la consapevolezza della salita che mi attende, ma con la leggerezza che ogni volta mi dona il pedalare sola e libera, com'è nella natura di un Acquario.
Ripongo la mia bicicletta rosa in garage, fiera dei 51 km in 2 ore e 10 minuti. Alla prossima!
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