Non giudico Ginger,mi sono espressa male e frettolosamente(ma in uffico non posso diversamente!)non giudico,perchè come ti ho già scritto non ho i mezzi necessari per parlarne.Queste sono malattie vere e proprie,e come tali andrebbero affrontate e curate.Ho scritto della famiglia,del fratello e del loro rapporto proprio per far capire che esulava da loro questo problema.MA che nasceva dentro di lei e basta.ginger ha scritto:Però ti assicuro che non è detto che le motivazioni profonde che portano ad ammalarsi siano così evidenti esternamente.
Non è nemmeno detto che siano necessariamente problemi con la famiglia.
Ci tengo a sottolineare questa cosa perché la tua prima frase in grassetto sembra implicare un giudizio, nel senso che dato che aveva una bella famiglia non aveva motivo di avere problemi.
E' come che questo tipo di malattie uno se le va a cercare.
E invece sono malattie vere e proprie, che capitano.
Magari la stessa situazione a me non mi porterebbe ad ammalarmi, ma ad un altra persona sì. Ma non vuol dire che io sia migliore.
E ti assicuro che passarci e sentirsi anche giudicati per una malattia del genere, come se uno si lasciasse morire perché non ha di meglio da fare o perché non ha voglia di curarsi, non è piacevole.
Non si sceglie, si è malati e basta.
Come potevo giudicare un'amica che stava morendo?
Io ero solo arrabbiata,e lo sono tuttora,perchè non sono servite parole,affetto,cure.
Lungi da me la critica sai....
Ribadisco sono disturbi psico-neuroligici che non conosco e non mi sento addosso i mezzi per parlarne,se non così come sto facendo ora.Dicendo che mi dispiace,che provo compassione e tenerezza infinita di fronte a persone malate.E che mi piacerebbe entrare nei mecanismi della loro mente.