mi piacerebbe capire perchè io invece ne ho!Barbara. ha scritto:Franci non so, io penso di mangiare normale, la sera non esagero (di solito carne con contorno) perchè poi mi sdraio subito e quindi non digerisco.
Non ho attacchi di questo tipo, non ne sento il bisogno.
Io se mi innervosisco FUMO, però di regola non fumo.
IEri sono andata in erboristeria per prendere qualcosa di energizzante quando gioco perchè mi ritrovavo a mangiare quintali di caramelle o cioccolatini ma tutto ciò ha fatto solo modo di farmi tornare le emorroidi (ed il rischio della mia appendice che si infiamma ogni tanto)
sono curiosa...
è normale Franci, non è che un meccanismo che dopo (immagino) tanti anni è diventato un automatismo si disinneschi in quattro e quattr'otto. Ci vuole tempo e pazienza.Franci ha scritto:mi dice così anche la nutrizionista.
prima di mangiare qualsiasi cosa, annusarla, guardarla, toccarla... poi mangiarla!
7/8 volte u 10 lo faccio, e mi devo autocomplimentare con me... ma le restanti volte... finisce un bocca così velocemente che quasi mi scordo di quello che sto mangiando
Con il 70/80% sei già a una percentuale altissima di "successo".
Prova a vedere le restanti due o tre volte non come "sgarri" ma come "occasione di apprendimento".
Prova ad analizzare quando/come/perché quella volta non sei riuscita a "rallentare".
Se riesci a trovare un pattern ricorrente (emotivo, logistico o altro) sei sulla buona strada per trovare la causa e risolvere il problema alla radice ;D
E, per me, l'essenziale è comunque NON sentirti in colpa per quello che fai/hai fatto.
C'è stato un errore?
Oh, capita! Chi non ne fa?
Come diciamo sempre ai bambini insicuri, gli errori sono utili e servono per imparare... (non per autoflagellarsi
Non so se per te possa essere utile, ma spesso la "crisi da fame" è una reazione al ciclo "dieta-privazione-sensi di colpa", è un po' come una ribellione (non a livello conscio, ovviamente).Franci ha scritto:mi piacerebbe capire perchè io invece ne ho!
Eliminata la proibizione, la ribellione non ha più senso di essere.
Per questo secondo me è essenziale eliminare il concetto di "colpa/sgarro",
e prendere un atteggiamento più distaccato, un po' "scientifico" (è successo questo e quello, vediamo quali sono state le cause)
è quello su cui sto lavorando e infatti non avrei voluto usare la parola sgarro!Azur ha scritto:è normale Franci, non è che un meccanismo che dopo (immagino) tanti anni è diventato un automatismo si disinneschi in quattro e quattr'otto. Ci vuole tempo e pazienza.
Con il 70/80% sei già a una percentuale altissima di "successo".
Prova a vedere le restanti due o tre volte non come "sgarri" ma come "occasione di apprendimento".
Prova ad analizzare quando/come/perché quella volta non sei riuscita a "rallentare".
Se riesci a trovare un pattern ricorrente (emotivo, logistico o altro) sei sulla buona strada per trovare la causa e risolvere il problema alla radice ;D
E, per me, l'essenziale è comunque NON sentirti in colpa per quello che fai/hai fatto.
C'è stato un errore?
Oh, capita! Chi non ne fa?
Come diciamo sempre ai bambini insicuri, gli errori sono utili e servono per imparare... (non per autoflagellarsi
Non so se per te possa essere utile, ma spesso la "crisi da fame" è una reazione al ciclo "dieta-privazione-sensi di colpa", è un po' come una ribellione (non a livello conscio, ovviamente).
Eliminata la proibizione, la ribellione non ha più senso di essere.
Per questo secondo me è essenziale eliminare il concetto di "colpa/sgarro",
e prendere un atteggiamento più distaccato, un po' "scientifico" (è successo questo e quello, vediamo quali sono state le cause)
io so perchè cedo.. è una reazione ad una frustrazione psicologica ma non da dieta.....
in certi momenti psicologicamente duri, mi aiuta concedermi qualcosa.
è che a volte purtroppo non riesco a fermarmi quando sarebbe il momento giusto!
però sono soddisfatta dei progressi raggiunti anche se se che il lavoro è ancora lungo e duro!
Punto primo non tengo in casa nulla di godurioso così non cado in tentazione.
E quando persino il "nulla" diventa TENTATORE mi lavo i denti....
e sfido chiunque col gusto del dentifricio a mangiare qualcosa.
Oppure bevo...acqua....un bicchiere,due,tre, finchè non mi passa il pensiero tentatore!!! :cisssss:
E quando persino il "nulla" diventa TENTATORE mi lavo i denti....
e sfido chiunque col gusto del dentifricio a mangiare qualcosa.
Oppure bevo...acqua....un bicchiere,due,tre, finchè non mi passa il pensiero tentatore!!! :cisssss:
anche questi sono suggerimenti che mi ha dato la dietistaELEONORA ha scritto:Punto primo non tengo in casa nulla di godurioso così non cado in tentazione.
E quando persino il "nulla" diventa TENTATORE mi lavo i denti....
e sfido chiunque col gusto del dentifricio a mangiare qualcosa.
Oppure bevo...acqua....un bicchiere,due,tre, finchè non mi passa il pensiero tentatore!!! :cisssss:
- dadamarsia
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ma vi caita mai di avere, non voglia di qualcosa, ma proprio una frenesia di mangiare? qualsiasi cosa vi capiti sottomano?
non so se riesco a spiegarlo, è come un effetto a valanga legato non al sapore del cibo, ma proprio al fatto di DOVER ingerire e masticare qls...questo come lo affronto? in genere mi parte se sono molto stgressata o molto calma (fortunatamente non troppo spesso)
doo poi si che mi partono i sensi di colpa...
non so se riesco a spiegarlo, è come un effetto a valanga legato non al sapore del cibo, ma proprio al fatto di DOVER ingerire e masticare qls...questo come lo affronto? in genere mi parte se sono molto stgressata o molto calma (fortunatamente non troppo spesso)
doo poi si che mi partono i sensi di colpa...