Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Io capisco benissimo il dialetto della mia zona (provincia di Torino) ed i miei in casa lo parlano ancora.
Io non avendolo mai parlato lo parlo male.
Qui comunque se ti sposti di provincia (Asti, Cuneo) è difficilissimo capire...sembrano dialetti tutti diversi...ma già anche da noi a Torino
ci sono termini diversi (notare che io abito a 15 km da Torino).
A me han sempre fatto notare (più in passato) che ho un accento piemontese, non indifferente
Io non avendolo mai parlato lo parlo male.
Qui comunque se ti sposti di provincia (Asti, Cuneo) è difficilissimo capire...sembrano dialetti tutti diversi...ma già anche da noi a Torino
ci sono termini diversi (notare che io abito a 15 km da Torino).
A me han sempre fatto notare (più in passato) che ho un accento piemontese, non indifferente
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Premessa doverosa, per non apparire altezzosa.
Sono figlia di una bergamasca del Sebino ma trasferita a Milano a 14 anni e di un milanese spurio perché figlio di un livornese e di una mezzosangue francese/piacentina.
In più, ho vissuto i primi 25 anni a Milano, città dove il dialetto ha scarsa cittadinanza, vista la provenienza per lo più esterna dei suoi abitanti.
Perciò il dialetto non l'ho mai imparato, e per buona parte della mia vita non l'ho neanche mai sentito.
Trasferita a Bergamo nel '96, ho dovuto per forza imparare a capirlo, perché qui è facile che la gente mi rivolga la parola in bergamasco senza sapere se lo parlo. Ne ho tuttavia una conoscenza parziale e passiva, ed è ridicolo sentirmi conversare con alcune persone: loro mi parlano in dialetto e io rispondo in italiano!
C'è da dire che il bergamasco non lo sento mio, non fa parte dei ricordi affettivi dell'infanzia, perciò lo sento molto estraneo.
Sono figlia di una bergamasca del Sebino ma trasferita a Milano a 14 anni e di un milanese spurio perché figlio di un livornese e di una mezzosangue francese/piacentina.
In più, ho vissuto i primi 25 anni a Milano, città dove il dialetto ha scarsa cittadinanza, vista la provenienza per lo più esterna dei suoi abitanti.
Perciò il dialetto non l'ho mai imparato, e per buona parte della mia vita non l'ho neanche mai sentito.
Trasferita a Bergamo nel '96, ho dovuto per forza imparare a capirlo, perché qui è facile che la gente mi rivolga la parola in bergamasco senza sapere se lo parlo. Ne ho tuttavia una conoscenza parziale e passiva, ed è ridicolo sentirmi conversare con alcune persone: loro mi parlano in dialetto e io rispondo in italiano!
C'è da dire che il bergamasco non lo sento mio, non fa parte dei ricordi affettivi dell'infanzia, perciò lo sento molto estraneo.
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Da dieci anni nel Veneto, mi piace il dialetto e inizio a comprenderlo, ma no, non mi interessa usarlo. Con mio marito o i miei figli si parla in italiano, quando siamo incazzati parte il nostro dialetto salentino. Dialetto che parlo con i miei e con tanti amici. Mi piace e se capita di sentirlo qui al Nord mi fa venire i brividi dalla felicità. Niente, resterò terrona per sempre.
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Amo moltissimo i dialetti, oltre alle lingue straniere.
Il sardo lo capisco alla perfezione ma lo parlo soltanto per fare qualche battuta e, come dite voi, per rafforzare qualche concetto. Non lo parlo perfettamente perché in famiglia abbiamo sempre parlato solo in italiano. Spesso mi confondo con lo spagnolo (sono molto simili) e faccio miscugli divertentissimi.
Avendo orecchio per le lingue, mi diverto a parlare in altri dialetti e dicono che io li sappia imitare quasi tutti, ma avendo vissuto in zona per anni sono specializzata in dialetto triestino e veneto. Mi diverto da matti, trovo i dialetti una ricchezza da preservare.
Quando vivevo a Trieste ogni volta che tornavo a casa mi dicevano che avevo l'accento triestino. Poi mi bastavano due giorni in Sardegna per tornare "normale".
Anto che parla in veneto io vorrei troppo sentirla!
Il sardo lo capisco alla perfezione ma lo parlo soltanto per fare qualche battuta e, come dite voi, per rafforzare qualche concetto. Non lo parlo perfettamente perché in famiglia abbiamo sempre parlato solo in italiano. Spesso mi confondo con lo spagnolo (sono molto simili) e faccio miscugli divertentissimi.
Avendo orecchio per le lingue, mi diverto a parlare in altri dialetti e dicono che io li sappia imitare quasi tutti, ma avendo vissuto in zona per anni sono specializzata in dialetto triestino e veneto. Mi diverto da matti, trovo i dialetti una ricchezza da preservare.
Quando vivevo a Trieste ogni volta che tornavo a casa mi dicevano che avevo l'accento triestino. Poi mi bastavano due giorni in Sardegna per tornare "normale".
Anto che parla in veneto io vorrei troppo sentirla!
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Io lo capisco benissimo ma non lo parlo molto.
Diciamo che, come dice Vic, ci sono dei termini che in italiano non rendono affatto il significato ed allora ricordo alla parola dialettale
Poi qui a Brescia abbiamo il famoso "pota" che è una termine dialettale utilizzatissimo, dai più svariati significati ed intraducibile... (Talita ne saprà qualcosa [emoji16])
Diciamo che, come dice Vic, ci sono dei termini che in italiano non rendono affatto il significato ed allora ricordo alla parola dialettale
Poi qui a Brescia abbiamo il famoso "pota" che è una termine dialettale utilizzatissimo, dai più svariati significati ed intraducibile... (Talita ne saprà qualcosa [emoji16])
Re: RE: Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Il pota c'è anche a Bergamo! In Val Seriana addirittura ridotto a "ta" :-DBabina ha scritto:Io lo capisco benissimo ma non lo parlo molto.
Diciamo che, come dice Vic, ci sono dei termini che in italiano non rendono affatto il significato ed allora ricordo alla parola dialettale
Poi qui a Brescia abbiamo il famoso "pota" che è una termine dialettale utilizzatissimo, dai più svariati significati ed intraducibile... (Talita ne saprà qualcosa [emoji16])
Re: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
mio padre lombardo, mia madre veneta.
Capisco entrambi i dialetti, ma li parlo poco, il veneto quasi nulla, il milanese un po.
Amo comunque i dialetti, mi piace ascoltarli e trovo sia un peccato perderli.
Capisco entrambi i dialetti, ma li parlo poco, il veneto quasi nulla, il milanese un po.
Amo comunque i dialetti, mi piace ascoltarli e trovo sia un peccato perderli.
Re: R: Qual è il vostro rapporto col dialetto?
Il dialetto romagnolo (cesenate) lo capisco e lo parlo (purtroppo poco). Lo amo davvero e mi dispiacerebbe se andasse perduto.
Lo sto insegnando a mia figlia grande :-D
Lo sto insegnando a mia figlia grande :-D