Tropical ha scritto:Mi ero persa il post.
Concordo un po' con tutte. La scuola è importante nell'insegnare il metodo scientifico, ma anche i genitori a casa devono aiutare i ragazzi a non scegliere la via facile.
Conoscono genitori che, per aiutare i figli nei compiti, usano traduttori automatici oppure chiedono soluzioni via Whatsapp.
Sulla medicina, invece, credo che vada molto a pelle. Nel senso che il nostro cervello seleziona solo le notizie che a noi fanno più comodo. Ha un nome specifico, ma non mi sovviene.
Senza dimenticare che di solito non si approfondisce. Leggo spesso su fb link che riguardano medicinali ritirati, ma solo per una partita fallata o per cambi di posologia. Pochi, però, leggono l'articolo, tirando somme dal solo titolo.
Forse non si ha voglia, o tempo, di approfondire. Forse viene data importanza solo a ciò che fa comodo.
Ale ha una teoria: prima le persone raccontavano le loro castronerie al bar o agli amici. E questi li prendevano in giro per le cose dette, quindi, invece di dirle in giro, se le tenevano per sè.
Ora il social fà molto gruppo. È più facile trovare qualcuno che la pensa come te e convincere un altro. Se sei nel gruppo, ti rafforzi perché sai che la tua tesi ha un senso e può essere vera.
Poi penso che nel periodo di crisi in cui ci troviamo è più facile vedere la truffa ovunque. Inoltre, come diceva Talita, il più delle volte si fa leva sulla parole "Ecco cosa non vi diranno mai/È colpa dello Stato/Qui troverete tutta la verità".
ecco, concordo..mi fa una rabbia questa cosa!!
io se non ho informazioni sufficienti a farmi una opinione che reputo "coerente" non parlo, non dico la mia tanto per farmi sentire, non condivido..
invece troppi si eleggono a professori in materia perchè "l'ho letto su facebook (al meglio ,su internet..)"
E concordo anche con Talita, anche l'informazione tradizionale mira di più a vendere - e quindi opta per il sensazionalismo in prima pagina - piuttosto che a informare..