Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

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Lucia76
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Re: R: RE: Re: RE: Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Lucia76 » mer nov 02, 2016 10:49 pm

Talita ha scritto: É come se tutto fosse diventato discutibile, ma senza che le persone abbiano gli strumenti per discutere alla pari o l'umiltà di farsi spiegare.
È proprio così, purtroppo. E in questo estremo relativismo il parere di ognuno ha lo stesso valore, essendo tutto opinabile. Sicuramente internet ha "aiutato" questo fenomeno, sia per l'accessibilità delle informazioni (poi che siano vere o false poco importa) sia perché il pensiero di un singolo "non titolato" può raggiungere facilmente e velocemente chiunque. Se non hai certezze e conoscenze fondate, sei schiavo di tanti finti maestri.

Trilli continua ad insistere, anche se fosse solo una goccia nel mare non è certo tempo sprecato.


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Lucia76
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Re: R: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Lucia76 » mer nov 02, 2016 10:55 pm

Mi viene in mente una cosa: quando andavamo a scuola io e le mie sorelle facevamo le ricerche sull'enciclopedia Treccani che avevamo a casa (volumi che mio padre aveva pagato fior di quattrini e che si sfogliava con una solennità come fosse un testo sacro :-D). Ora l'enciclopedia più usata è Wikipedia, a cui tutti possono mettere mano per aggiornarla e modificarla ..e che è piena zeppa di errori. Decisamente la scienza è altro!
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Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Trilli » gio nov 03, 2016 12:12 am

Noi a scuola abbiamo bandito Wikipedia! I ragazzi sanno che non devono attingere da quella fonte, e sanno anche il motivo.
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Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Lella » gio nov 03, 2016 10:56 am

Concordo molto con gli ultimi due interventi di Lucia rigurdanti la navigazione su internet per informarsi....
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Tropical
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Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Tropical » ven nov 04, 2016 7:18 am

Mi ero persa il post.

Concordo un po' con tutte. La scuola è importante nell'insegnare il metodo scientifico, ma anche i genitori a casa devono aiutare i ragazzi a non scegliere la via facile.
Conoscono genitori che, per aiutare i figli nei compiti, usano traduttori automatici oppure chiedono soluzioni via Whatsapp.

Sulla medicina, invece, credo che vada molto a pelle. Nel senso che il nostro cervello seleziona solo le notizie che a noi fanno più comodo. Ha un nome specifico, ma non mi sovviene.
Senza dimenticare che di solito non si approfondisce. Leggo spesso su fb link che riguardano medicinali ritirati, ma solo per una partita fallata o per cambi di posologia. Pochi, però, leggono l'articolo, tirando somme dal solo titolo.

Forse non si ha voglia, o tempo, di approfondire. Forse viene data importanza solo a ciò che fa comodo.

Ale ha una teoria: prima le persone raccontavano le loro castronerie al bar o agli amici. E questi li prendevano in giro per le cose dette, quindi, invece di dirle in giro, se le tenevano per sè.
Ora il social fà molto gruppo. È più facile trovare qualcuno che la pensa come te e convincere un altro. Se sei nel gruppo, ti rafforzi perché sai che la tua tesi ha un senso e può essere vera.

Poi penso che nel periodo di crisi in cui ci troviamo è più facile vedere la truffa ovunque. Inoltre, come diceva Talita, il più delle volte si fa leva sulla parole "Ecco cosa non vi diranno mai/È colpa dello Stato/Qui troverete tutta la verità".
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Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Talita » ven nov 04, 2016 12:47 pm

E vogliamo parlare dei mezzi di informazione tradizionali?
La divulgazione scientifica in italia fa vomitare. Pensate a focus, voyager, mistero, le iene, virus che invita la brigliadori e red ronnie a parlare dei vaccini, ma anche i giornali di cronaca scrivono tante baggianate per due click in più.
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Re: Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da clac » ven nov 04, 2016 12:59 pm

Tropical ha scritto:Mi ero persa il post.

Concordo un po' con tutte. La scuola è importante nell'insegnare il metodo scientifico, ma anche i genitori a casa devono aiutare i ragazzi a non scegliere la via facile.
Conoscono genitori che, per aiutare i figli nei compiti, usano traduttori automatici oppure chiedono soluzioni via Whatsapp.

Sulla medicina, invece, credo che vada molto a pelle. Nel senso che il nostro cervello seleziona solo le notizie che a noi fanno più comodo. Ha un nome specifico, ma non mi sovviene.
Senza dimenticare che di solito non si approfondisce. Leggo spesso su fb link che riguardano medicinali ritirati, ma solo per una partita fallata o per cambi di posologia. Pochi, però, leggono l'articolo, tirando somme dal solo titolo.

Forse non si ha voglia, o tempo, di approfondire. Forse viene data importanza solo a ciò che fa comodo.

Ale ha una teoria: prima le persone raccontavano le loro castronerie al bar o agli amici. E questi li prendevano in giro per le cose dette, quindi, invece di dirle in giro, se le tenevano per sè.
Ora il social fà molto gruppo. È più facile trovare qualcuno che la pensa come te e convincere un altro. Se sei nel gruppo, ti rafforzi perché sai che la tua tesi ha un senso e può essere vera.

Poi penso che nel periodo di crisi in cui ci troviamo è più facile vedere la truffa ovunque. Inoltre, come diceva Talita, il più delle volte si fa leva sulla parole "Ecco cosa non vi diranno mai/È colpa dello Stato/Qui troverete tutta la verità".
ecco, concordo..mi fa una rabbia questa cosa!!
io se non ho informazioni sufficienti a farmi una opinione che reputo "coerente" non parlo, non dico la mia tanto per farmi sentire, non condivido..
invece troppi si eleggono a professori in materia perchè "l'ho letto su facebook (al meglio ,su internet..)"

E concordo anche con Talita, anche l'informazione tradizionale mira di più a vendere - e quindi opta per il sensazionalismo in prima pagina - piuttosto che a informare..
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Pol&son
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Gli italiani e la scienza: un rapporto difficile?

Messaggio da Pol&son » ven nov 04, 2016 1:27 pm

Talita ha scritto:E vogliamo parlare dei mezzi di informazione tradizionali?
La divulgazione scientifica in italia fa vomitare. Pensate a focus, voyager, mistero, le iene, virus che invita la brigliadori e red ronnie a parlare dei vaccini, ma anche i giornali di cronaca scrivono tante baggianate per due click in più.
Guarda io fino a pochi mesi fa ero un'assidua abbonata di focus ma credo che allo scadere, a dicembre, non rinnoverò
negli articoli si legge tutto il contrario di tutto
Non puoi più prendere per certo quello che scrivono

Ho tentato l'abbonamento a focus junior, speriamo sia meglio
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