La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Renocchia scusa tu la brutalità (ma anche no) ma sei molto confusa e disinformata sul tema.
La fecondazione assistita esiste anche per le coppie etero e se una coppia etero ricorre alla PMA eterologa (cioè usa ovulo o seme di qualcun'altro) il padre e la madre di quel figlio ( che biologicamente e' solo di uno dei due!) sono i componenti della coppia non i donatori.
In una coppia di donne la madre biologica e' l'unica madre, non e' che il donatore diventa padre.
Il donatore e' sconosciuto uomo che ha donato il seme esattamente come per la coppia etero.
Utero in affitto non si dice.
Si chiama gestazione per altri ed ha delle regole molto precise nei paesi in cui è legale.
In questa legga NON ESISTE NESSUN RIFERIMENTO alla gestazione per altri.
In Italia e' illegale e lo sarebbe anche con la legge.
La fecondazione assistita esiste anche per le coppie etero e se una coppia etero ricorre alla PMA eterologa (cioè usa ovulo o seme di qualcun'altro) il padre e la madre di quel figlio ( che biologicamente e' solo di uno dei due!) sono i componenti della coppia non i donatori.
In una coppia di donne la madre biologica e' l'unica madre, non e' che il donatore diventa padre.
Il donatore e' sconosciuto uomo che ha donato il seme esattamente come per la coppia etero.
Utero in affitto non si dice.
Si chiama gestazione per altri ed ha delle regole molto precise nei paesi in cui è legale.
In questa legga NON ESISTE NESSUN RIFERIMENTO alla gestazione per altri.
In Italia e' illegale e lo sarebbe anche con la legge.
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Perdonami, Renèe. Questo è un problema di diritti e di uguaglianza, o discriminazione a seconda della parte da cui la guardi.
Se una coppia eterosessuale non fertile ha il diritto di adottare o avere un bambino tramite inseminazione, perché non può farlo una coppia gay? Cosa diversifica il diritto?
Ti chiedo un'altra cosa che hai scritto prima. Dici che non affideresti a una coppia gay un bambino piccolo. Perché?
Se una coppia eterosessuale non fertile ha il diritto di adottare o avere un bambino tramite inseminazione, perché non può farlo una coppia gay? Cosa diversifica il diritto?
Ti chiedo un'altra cosa che hai scritto prima. Dici che non affideresti a una coppia gay un bambino piccolo. Perché?
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Questo già si fa per le coppie etero. Tu lo chiami comprare, altri lo chiamano dare amore.renocchia ha scritto: Semplicemente si prospetta che si vada a "comprare" il diritto di diventare genitori e a ME questo perplime
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Credo sia lo stesso discorso che tanti fanno "con tutti i bambini che ci sono negli orfanotrofi, devono proprio fare l'inseminazione artificiale!" per le coppie etero.
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Sai che non ci avevo pensato, a questo fatto?Vavi ha scritto:Io sono favorevolissima ai matrimoni gay e favorevolissima all'adozione del figlio del coniuge omosessuale.
L'unica cosa che mi lascia dubbiosa e' l'adozione da parte di una coppia gay, soprattutto di un figlio non neonato.
Non perche' in dubbio sulla capacita' genitoriale di una coppia gay, ma perche' spesso sono bambini MOLTO difficili, che partono gia' da situazioni di estrema difficolta', maltrattati, traumatizzati, quindi mi piacerebbe fare prima il primo passo e creare normalita' con la presenza di famiglie gay e poi in un secondo momento, quando nelle scuole gia' ci sono figli normalissimi di coppie gay, introdurre i figli adottati, quindi potenzialmente piu' difficili.
In effetti, per un bimbo grandicello, passare da una situazione di anormalità come l'orfanotrofio, ad un'altra situazione di anormalità come la famiglia gay, potrebbe essere difficile.
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Sai che non ci avevo pensato, a questo fatto?Vavi ha scritto:Io sono favorevolissima ai matrimoni gay e favorevolissima all'adozione del figlio del coniuge omosessuale.
L'unica cosa che mi lascia dubbiosa e' l'adozione da parte di una coppia gay, soprattutto di un figlio non neonato.
Non perche' in dubbio sulla capacita' genitoriale di una coppia gay, ma perche' spesso sono bambini MOLTO difficili, che partono gia' da situazioni di estrema difficolta', maltrattati, traumatizzati, quindi mi piacerebbe fare prima il primo passo e creare normalita' con la presenza di famiglie gay e poi in un secondo momento, quando nelle scuole gia' ci sono figli normalissimi di coppie gay, introdurre i figli adottati, quindi potenzialmente piu' difficili.
In effetti, per un bimbo grandicello, passare da una situazione di anormalità come l'orfanotrofio, ad un'altra situazione di anormalità come la famiglia gay, potrebbe essere difficile.
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Però...
Posto che di adozione di figli altri non si parla in questa legge.
Diciamo per dire.
La situazione ANORMALE esiste in quanto esiste discriminazione e mancanza di possibilità di passare da status "anormale" a "normale".
Per le adozioni il discorso sarebbe identico a quello delle coppie etero, quando una coppia etero adotta esiste o no una valutazione pre-adozione?
Se il punto e' quello basterebbe usare il parametro che si usa con la coppia etero.
Se invece il punto e' (ed è così) stabilire se una coppia di donne o uomini e' capace di crescere un figlio.. Allora è altro discorso.
Se il punto e' la "normalità" allora diamo la possibilità di essere "normali" a tutti.
(Ps. Stiamo usando termini orribili)
(Ps2. Ciao!)
Posto che di adozione di figli altri non si parla in questa legge.
Diciamo per dire.
La situazione ANORMALE esiste in quanto esiste discriminazione e mancanza di possibilità di passare da status "anormale" a "normale".
Per le adozioni il discorso sarebbe identico a quello delle coppie etero, quando una coppia etero adotta esiste o no una valutazione pre-adozione?
Se il punto e' quello basterebbe usare il parametro che si usa con la coppia etero.
Se invece il punto e' (ed è così) stabilire se una coppia di donne o uomini e' capace di crescere un figlio.. Allora è altro discorso.
Se il punto e' la "normalità" allora diamo la possibilità di essere "normali" a tutti.
(Ps. Stiamo usando termini orribili)
(Ps2. Ciao!)
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Comunque siamo già oltre.Vavi ha scritto: quindi mi piacerebbe fare prima il primo passo e creare normalita' con la presenza di famiglie gay e poi in un secondo momento, quando nelle scuole gia' ci sono figli normalissimi di coppie gay, introdurre i figli adottati, quindi potenzialmente piu' difficili.
I figli di omosessuali in Italia frequentano le scuole, le mense, i corsi di ballo-canto-judo-karate.
In certi casi vanno anche a messa, a catechismo.
O almeno.. Quelli che io conosco non vivono reclusi in nessun ghetto.
Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale
Questo è quello che volevo scrivere.Allibita ha scritto:Però...
La situazione ANORMALE esiste in quanto esiste discriminazione e mancanza di possibilità di passare da status "anormale" a "normale".
....
Se il punto e' la "normalità" allora diamo la possibilità di essere "normali" a tutti.
E' la comunità che rende "anormale" una situazione che in altri paesi è già normale da molto tempo.
E' una questione culturale e sono gli altri che potrebbero creare disagi ai bimbi figli di una coppia omosessuale, secondo me, e non i genitori stessi.
Invece, per rispondere a Vavi sull'adozione di bimbi adulti, ti ricordo quanto ha detto quella ragazza che si è ritrovata in affido e mai adottata da nessuno per anni. Tra passare da un affido all'altro e avere due genitori dello stesso sesso, non ha dubbi sulla seconda scelta.
Guardiamo anche il loro punto di vista e non soltanto le nostre idee.