Questi sono i nostri biscotti per la santa. Stasera li mettiamo sul tavolo insieme ad un bicchiere di latte e un po di fieno per l'asinello [emoji4]
Buona Santa Lucia!
Buona Santa Lucia!
A tutti i bambini che domani la festeggiano!
Questi sono i nostri biscotti per la santa. Stasera li mettiamo sul tavolo insieme ad un bicchiere di latte e un po di fieno per l'asinello [emoji4]
Questi sono i nostri biscotti per la santa. Stasera li mettiamo sul tavolo insieme ad un bicchiere di latte e un po di fieno per l'asinello [emoji4]
Re: Buona Santa Lucia!
Anche qui si lavora.... E mettiamo pure pane e vino per il castaldo!
"Santa Lucia bella
Dei bimbi sei la stella
Vieni a tarda sera
Quando la notte è nera
Vieni con l'asinello
Al suon del campanello
E a tutti i bimbi buoni
Porti tanti tanti doni..."
Qui si canta da giorni....
"Santa Lucia bella
Dei bimbi sei la stella
Vieni a tarda sera
Quando la notte è nera
Vieni con l'asinello
Al suon del campanello
E a tutti i bimbi buoni
Porti tanti tanti doni..."
Qui si canta da giorni....
Re: Buona Santa Lucia!
Ma che belli! Domani mattina i miei sono a rischio di ricevere cacca...peccato che Mia non sia d'accordo se no stavolta un bello scherzetto non glielo levava nessuno!
Re: Buona Santa Lucia!
come ho scritto anche in cucinare, qui a Palermo domani santa Lucia dovrebbe essere giorno di penitenza.
I palermitani hanno un concetto tutto loro del digiuno e la penitenza
La regola vuole che non si mangino pane e pasta e quindi come ha risolto il palermitano? Via di arancine fatte in tutti i modi! Dalle classiche burro e prosciutto o con la carne a quelle con zucca e gorgonzola, spinaci e mozzarella, io domani con scarola, uvetta, pinoli e caciocavallo e via così! A seguire panelle (una polenta di ceci fritta) e cuccia, un dolce a base di grano cotto e ricotta dolce.
E a cena? Beh a cena mica si può restare digiuni! Non sia mai! O si replica con le arancine avanzate da pranzo o più spesso si fa il gateau.
Alla faccia del digiuno!
I palermitani hanno un concetto tutto loro del digiuno e la penitenza
La regola vuole che non si mangino pane e pasta e quindi come ha risolto il palermitano? Via di arancine fatte in tutti i modi! Dalle classiche burro e prosciutto o con la carne a quelle con zucca e gorgonzola, spinaci e mozzarella, io domani con scarola, uvetta, pinoli e caciocavallo e via così! A seguire panelle (una polenta di ceci fritta) e cuccia, un dolce a base di grano cotto e ricotta dolce.
E a cena? Beh a cena mica si può restare digiuni! Non sia mai! O si replica con le arancine avanzate da pranzo o più spesso si fa il gateau.
Alla faccia del digiuno!
Re: Buona Santa Lucia!
Aggiungo la storia (copiata spudoratamente dal web):
A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetusto avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”.
Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli.
A questa devozione i palermitani la riportano ad un vecchio motto: “ Santa Lucia, pani vurria, pani nu nn’haiu, accussi mi staju".
All’occasione quasi tutti i panifici della città rimangono chiusi e, a predominare sul territorio rimangono le numerose friggitorie sia quelle stabili che quelle ambulanti che con i loro particolari trabiccoli raggiungono in ogni angolo gli avventori che per l’occasione diventano tormentosi con frequenti irruzioni dove possono cibarsi di “panelle di ceci” e di “crocchè”, è il loro giorno trionfale, un tempo, si facevano soltanto nei giorni che precedevano e seguivano questa festività e, nelle molteplici pasticcerie.
Quest’ultime, dai locali monasteri, hanno tramandato l’uso di utilizzare l’antica “cuccia” che condita con crema di ricotta e cannella o con scaglie di cioccolata, si è trasformata in uno squisito dolce che viene prodotto solo esclusivamente il tredici dicembre.
Dolce da gustare dopo una gran scorpacciata di “arancine” realizzate con il classico ingrediente a base di riso e, principalmente farcite da un concentrato di ragù con carne tritata e pisellini.
Per i sofferenti di stomaco la bella pallottona di riso, simile ad una grossa arancia, la preferiscono imbottita da una manciata di burro, il tempo e il gusto ha fatto sì che anche questa pietanza si aggiornasse con nuovi elementi tra cui le verdure e non a caso più delle volte sono gli spinaci a infarcire questa gustosa ghiottoneria.
A pranzo solitamente i palermitani per non mangiare la pasta si rifanno al riso che viene consumato a “minestra” con l’associazione di “sparaccieddi”, che comunemente gli italici chiamano broccoletti o “riso alla palermitana” dove il “timballo” è riempito da melanzane che la fanno da padrone, ma il periodo non sempre è favorevole, alcuni ricorrono a quelle conservate o quelle che oggi vengono coltivate nelle serre.
Il riso a volte è anche l’ingrediente principale per preparare il “grattò”, un timballo farcito, ma a Palermo da antica data, lo sformato è costituito da patate bollite e rese a “purèa” con l’inserimento di caciocavallo o tuma, associate a insaccati locali.
Anche le patate hanno un ruolo importante in questa giornata, esse dopo essere preparate a “purèa” con l’aggiunta di ingredienti poveri si ottengono le “crocchè”, ma è la patata bollita che solitamente viene comprata dal fruttivendoli ad essere allestita all’insalata.
A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetusto avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”.
Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli.
A questa devozione i palermitani la riportano ad un vecchio motto: “ Santa Lucia, pani vurria, pani nu nn’haiu, accussi mi staju".
All’occasione quasi tutti i panifici della città rimangono chiusi e, a predominare sul territorio rimangono le numerose friggitorie sia quelle stabili che quelle ambulanti che con i loro particolari trabiccoli raggiungono in ogni angolo gli avventori che per l’occasione diventano tormentosi con frequenti irruzioni dove possono cibarsi di “panelle di ceci” e di “crocchè”, è il loro giorno trionfale, un tempo, si facevano soltanto nei giorni che precedevano e seguivano questa festività e, nelle molteplici pasticcerie.
Quest’ultime, dai locali monasteri, hanno tramandato l’uso di utilizzare l’antica “cuccia” che condita con crema di ricotta e cannella o con scaglie di cioccolata, si è trasformata in uno squisito dolce che viene prodotto solo esclusivamente il tredici dicembre.
Dolce da gustare dopo una gran scorpacciata di “arancine” realizzate con il classico ingrediente a base di riso e, principalmente farcite da un concentrato di ragù con carne tritata e pisellini.
Per i sofferenti di stomaco la bella pallottona di riso, simile ad una grossa arancia, la preferiscono imbottita da una manciata di burro, il tempo e il gusto ha fatto sì che anche questa pietanza si aggiornasse con nuovi elementi tra cui le verdure e non a caso più delle volte sono gli spinaci a infarcire questa gustosa ghiottoneria.
A pranzo solitamente i palermitani per non mangiare la pasta si rifanno al riso che viene consumato a “minestra” con l’associazione di “sparaccieddi”, che comunemente gli italici chiamano broccoletti o “riso alla palermitana” dove il “timballo” è riempito da melanzane che la fanno da padrone, ma il periodo non sempre è favorevole, alcuni ricorrono a quelle conservate o quelle che oggi vengono coltivate nelle serre.
Il riso a volte è anche l’ingrediente principale per preparare il “grattò”, un timballo farcito, ma a Palermo da antica data, lo sformato è costituito da patate bollite e rese a “purèa” con l’inserimento di caciocavallo o tuma, associate a insaccati locali.
Anche le patate hanno un ruolo importante in questa giornata, esse dopo essere preparate a “purèa” con l’aggiunta di ingredienti poveri si ottengono le “crocchè”, ma è la patata bollita che solitamente viene comprata dal fruttivendoli ad essere allestita all’insalata.
Re: Buona Santa Lucia!
Interessante Cisepunk!
Buona Santa Lucia a voi; qui i bambini sono tutti agitati , hanno appeso disegni alla porta, messo la paglia per l'asino fuori dalla porta, una fetta di torta per Santa Lucia e un bicchiere di vino per castaldo.
Ora finalmente sono a letto e tra mezz'oretta avranno inizio le grandi manovre!! Ahahah
Buona Santa Lucia a voi; qui i bambini sono tutti agitati , hanno appeso disegni alla porta, messo la paglia per l'asino fuori dalla porta, una fetta di torta per Santa Lucia e un bicchiere di vino per castaldo.
Ora finalmente sono a letto e tra mezz'oretta avranno inizio le grandi manovre!! Ahahah
Re: Buona Santa Lucia!
Da meridionale, non siciliana, non sapevo niente del regalo per S. Lucia e il suo asinello. Perciò, non le ho dato niente in cambio dei doni.
Qui è già passata.
Qui è già passata.
Re: Buona Santa Lucia!
Buona Santa Lucia a tutti. Qui è passata tra le 6 e le 7 di mattina e purtroppo non c'era niente per lei.... Ora i bambini sono svegli e hanno fatto colazione di corsa perchè dovrà passare S. Lucia! 
Sotto l'albero i doni....vediamo tra quanto li scoprono!!!
Sotto l'albero i doni....vediamo tra quanto li scoprono!!!