Giornata "tranquilla"!
Giornata "tranquilla"!
Ieri al lavoro.
Inizia con crisi epilettica di T. che crolla a terra come un sacco.
Un'ora dopo, causa interrogazione fallimentare, attacco di panico di M.
A breve, la segue a ruota la compagna S., che però sta peggio e viene accompagnata in corridoio.
I suoi rantoli mettono in agitazione la mia classe: la metà più immatura ride, chiede se c'è un asino in corridoio, tenta di uscire a vedere. La metà più consapevole capisce che qualcuno sta male, e comincia a serpeggiare la preoccupazione. Per fortuna un alunno dice: è un attacco d'asma, ora con l'inalatore passa tutto.
In effetti in 10-15 minuti la situazione si calma.
I ragazzi, comprese le due che erano state male, vanno a un incontro sulle dipendenze. Ma non passa un'ora e S. riparte con il panico. Stavolta seguita a ruota non solo da M. ma anche da N..
Ora sono in carico a me, e non so bene che fare: con la famiglia di S. e la psicologa c'è il patto di non chiamare né mamma né soccorsi. Ma le altre due? M. non vuole andare a casa perché teme che i compagni la accusino di simulare per non svolgere la verifica. Ma non sente più le gambe, ansima da far paura, è bianca come un cencio perciò la portiamo di peso fino all'ascensore (non si regge in piedi) e va a casa.
N. per fortuna si riprende, e la verifica ha inizio.
Ma non è finita: un'alunna sotto psicofarmaci accusa tachicardia e pressione bassa. Via a farsela misurare: 65-95 e oltre 100 pulsazioni.
Nessuno può venire a prenderla perciò sta lì vicina a me impaurita come un pulcino.
Io mi chiedo perché così tanti ragazzi stiano male. La cosa mi preoccupa, non ricordo 30 anni fa ci fossero problemi del genere. Ora invece si moltiplicano ogni anno...
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Inizia con crisi epilettica di T. che crolla a terra come un sacco.
Un'ora dopo, causa interrogazione fallimentare, attacco di panico di M.
A breve, la segue a ruota la compagna S., che però sta peggio e viene accompagnata in corridoio.
I suoi rantoli mettono in agitazione la mia classe: la metà più immatura ride, chiede se c'è un asino in corridoio, tenta di uscire a vedere. La metà più consapevole capisce che qualcuno sta male, e comincia a serpeggiare la preoccupazione. Per fortuna un alunno dice: è un attacco d'asma, ora con l'inalatore passa tutto.
In effetti in 10-15 minuti la situazione si calma.
I ragazzi, comprese le due che erano state male, vanno a un incontro sulle dipendenze. Ma non passa un'ora e S. riparte con il panico. Stavolta seguita a ruota non solo da M. ma anche da N..
Ora sono in carico a me, e non so bene che fare: con la famiglia di S. e la psicologa c'è il patto di non chiamare né mamma né soccorsi. Ma le altre due? M. non vuole andare a casa perché teme che i compagni la accusino di simulare per non svolgere la verifica. Ma non sente più le gambe, ansima da far paura, è bianca come un cencio perciò la portiamo di peso fino all'ascensore (non si regge in piedi) e va a casa.
N. per fortuna si riprende, e la verifica ha inizio.
Ma non è finita: un'alunna sotto psicofarmaci accusa tachicardia e pressione bassa. Via a farsela misurare: 65-95 e oltre 100 pulsazioni.
Nessuno può venire a prenderla perciò sta lì vicina a me impaurita come un pulcino.
Io mi chiedo perché così tanti ragazzi stiano male. La cosa mi preoccupa, non ricordo 30 anni fa ci fossero problemi del genere. Ora invece si moltiplicano ogni anno...
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Re: Giornata "tranquilla"!
Stiamo parlando di medie, giusto?
Un mio amico psichiatra mi ha detto che ha ricoverato una bambina di 13 anni per depressione e/o anoressia, non c'è ancora una diagnosi certa, ha iniziato a 10 anni!!!
È un fenomeno preoccupante.
Vi toccherà imparare anche a far fonte a queste cose, se l'andazzo è questo
Un mio amico psichiatra mi ha detto che ha ricoverato una bambina di 13 anni per depressione e/o anoressia, non c'è ancora una diagnosi certa, ha iniziato a 10 anni!!!
È un fenomeno preoccupante.
Vi toccherà imparare anche a far fonte a queste cose, se l'andazzo è questo
Re: Giornata "tranquilla"!
Trilli stavo pensando la stessa cosa.
Da mia figlia ( seconda media) c e una ragazzina talmente timida che ogni giorno piange, anche se le viene semplicemente chiesto se i compiti del giorno prima fossero semplici o no.
I prof non sapevano più comprenderla. Quest anno è migliorata molto.
Un altro si fa venire i mal di pancia pre_ verifiche ora c è l accordo con la famiglia di non chiamare più a casa. Sta in disparte non inizia la verifica con gli Altri. Nel frattempo si rilassa e i prof lo fanno parlare. Salta sempre fuori che Ha paura ( a casa è seguito molto. Studia e non è mai impreparato) una volta messo a proprio agio inizia la verifica
Che faranno alle superiori?
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Da mia figlia ( seconda media) c e una ragazzina talmente timida che ogni giorno piange, anche se le viene semplicemente chiesto se i compiti del giorno prima fossero semplici o no.
I prof non sapevano più comprenderla. Quest anno è migliorata molto.
Un altro si fa venire i mal di pancia pre_ verifiche ora c è l accordo con la famiglia di non chiamare più a casa. Sta in disparte non inizia la verifica con gli Altri. Nel frattempo si rilassa e i prof lo fanno parlare. Salta sempre fuori che Ha paura ( a casa è seguito molto. Studia e non è mai impreparato) una volta messo a proprio agio inizia la verifica
Che faranno alle superiori?
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Re: Giornata "tranquilla"!
Abbiamo più alunni che assumono psicofarmaci fin dai 10-11 anni (Ritalin, Laroxyl...) senza contare quelli che sono costretti per via dell'epilessia.
C'è poi tutta la vasta gamma dei mal di pancia, mal di testa, ecc in occasione di verifiche o interrogazioni. Lì è difficile capire qual è il confine fra dolore psicosomatico e furberia.
Io non ricordo davvero nessun compagno, alle medie, che avvertisse sintomi simili.
Forse dobbiamo ripensare all'educazione dei nostri figli...
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C'è poi tutta la vasta gamma dei mal di pancia, mal di testa, ecc in occasione di verifiche o interrogazioni. Lì è difficile capire qual è il confine fra dolore psicosomatico e furberia.
Io non ricordo davvero nessun compagno, alle medie, che avvertisse sintomi simili.
Forse dobbiamo ripensare all'educazione dei nostri figli...
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Re: Giornata "tranquilla"!
A me spaventano queste situazioni. Ripensare all'educazione, ma in che senso? Pretendere meno? Di più? Spingerli a superare le paure o accettarli come sono. Cavoli non è facile.
Re: Giornata
Non capisco cosa intendi per ripensare all'educazione dei nostri figli...Trilli ha scritto:Abbiamo più alunni che assumono psicofarmaci fin dai 10-11 anni (Ritalin, Laroxyl...) senza contare quelli che sono costretti per via dell'epilessia.
C'è poi tutta la vasta gamma dei mal di pancia, mal di testa, ecc in occasione di verifiche o interrogazioni. Lì è difficile capire qual è il confine fra dolore psicosomatico e furberia.
Io non ricordo davvero nessun compagno, alle medie, che avvertisse sintomi simili.
Forse dobbiamo ripensare all'educazione dei nostri figli...
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L'epilessia non è condizionata dall'educazione.
Re: RE: Re: Giornata
Trilli rispondeva ai due casi in classe di mia figlia. Non sono bimbi con patologie ( quantomeno accertati)Seem83 ha scritto:Non capisco cosa intendi per ripensare all'educazione dei nostri figli...Trilli ha scritto:Abbiamo più alunni che assumono psicofarmaci fin dai 10-11 anni (Ritalin, Laroxyl...) senza contare quelli che sono costretti per via dell'epilessia.
C'è poi tutta la vasta gamma dei mal di pancia, mal di testa, ecc in occasione di verifiche o interrogazioni. Lì è difficile capire qual è il confine fra dolore psicosomatico e furberia.
Io non ricordo davvero nessun compagno, alle medie, che avvertisse sintomi simili.
Forse dobbiamo ripensare all'educazione dei nostri figli...
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L'epilessia non è condizionata dall'educazione.
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Re: R: Giornata "tranquilla"!
Per un paio di casi che hai descritto, io avrei chiamato famiglia e/o ambulanza senza neanche pensarci.
È vero che fanno le medie, è vero che sono aumentati i casi di "disturbi di ansia", ma purtroppo aumenta anche l'uso di sostanze ed è sempre più precoce. E a parte questo potrebbero essere reazioni allergiche o chissà quali problemi che magari non si sanno gestire, quindi per tutto ciò che và al di fuori di un "semplice" attacco di panico io chiamerei senza esitare la famiglia e/o il 118.
Il perchè poi l'ansia sia sempre più diffusa... è un discorso molto vasto e profondo secondo me, di sicuro la competizione e l'ansia da prestazione che si respira in troppi ambienti e famiglie nuoce parecchio.
È vero che fanno le medie, è vero che sono aumentati i casi di "disturbi di ansia", ma purtroppo aumenta anche l'uso di sostanze ed è sempre più precoce. E a parte questo potrebbero essere reazioni allergiche o chissà quali problemi che magari non si sanno gestire, quindi per tutto ciò che và al di fuori di un "semplice" attacco di panico io chiamerei senza esitare la famiglia e/o il 118.
Il perchè poi l'ansia sia sempre più diffusa... è un discorso molto vasto e profondo secondo me, di sicuro la competizione e l'ansia da prestazione che si respira in troppi ambienti e famiglie nuoce parecchio.