Lella ha scritto:Trilli ha scritto:Paola ha scritto:Sarà aziendalismo ma nemmeno lo statalismo che fa dire che 30 euro al mese sono pochi, fa molto lavativo, lasciamelo dire.
OK mi prendo l'insulto e me lo porto a casa. Che cosa ne sai tu di quanto tempo gratis spendo io per la scuola? I giudizi, specie quelli negativi,v si danno sulle persone che si conoscono, non a cazzo così su un forum.
Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk
calma non ti arrabbiare subito
io lo leggo non come un insulto a te ma una considerazione sulla tua affermazione più su
in poche parole ho sostenuto anch'io la stessa opinione, che "snobbare" trenta euro mensili non mi sembra bello.
Poi noi ti conosciamo e sappiamo la dedizione che ci metti nel tuo lavoro, non farne una questione personale suvvia
Eh no.
Dire che pensarla come me è da lavativi non è una considerazione generica.
Fra l'altro, penso che un lavativo, non facendo nulla più del proprio dovere (se va male neppure quello), credo che possa tranquillamente infischiarsene dei 30€.
Quello che non mi piace è il ragionamento che si vuol far passar per buono:
A) un docente è pagato meno dei suoi colleghi europei perché sta a scuola poche ore.
B) un docente, però, per essere bravo, deve dedicare alla scuola, fuori dal proprio domicilio, molte ore in più.
C) queste ore, che in altri lavori dipendenti sono chiamate " straordinari" vengono ovviamente prestate a titolo gratuito.
D) a chi è disponibile (o semplicemente può permettersi di farlo) a svolgerle, si dà una cifra simbolica a titolo di riconoscimento.
Quindi, lo stipendio inferiore si giustifica anche a fronte di un orario molto maggiore di quello previsto?
A me, se si parla di un discorso puramente economico, non conviene svolgere attività in più. Perché con l'incentivo non ci pago la baby sitter che mi tocca prendere per far ritirare mia figlia a scuola.
Perciò ho deciso di dedicare tempo in più solo in alcuni casi: ai genitori che non possono accedere al normale orario di ricevimento; a tutti gli incontri con uonpia, specialisti, mediatori e facilitatori culturali; a qualche progetto di valore e adatto alle mie competenze, da sviluppare con colleghi in gamba. Quest'anno ad esempio, partendo dal ritrovamento di un villaggio romano in zona, scriveremo un racconto (fantasy, giallo, d'avventura...), lo sceneggeremo, lo trasformeremo in graphic novel (disegnata dai ragazzi) e realizzeremo gadget per il museo in cui sono esposti i reperti.
Sul resto, mi spiace, passo. Credo di aver sottratto già troppo tempo a mia figlia da che è nata. Se la mia assenza potesse garantirle un futuro migliore, potrei valutare la cosa. Ma le cose non stanno così, e senza rete familiare io non me la sento.
Ovvio che non pretendo di ricevere alcun incentivo. C'è chi si impegna più di me.
Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk