Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Trilli » dom nov 15, 2015 12:58 am

Dilly, qui di alunni mussulmani ne abbiamo tantissimi.
Quando c'è stato bisogno di prendere provvedimenti disciplinari nessuno ci ha accusati di razzismo.
Non è stata proferita questa parola neppure quando altre mamme, italiane, hanno avuto atteggiamenti chiaramente discriminatori.
Qualcuno forse crescerà i figli nell'odio per noi. È possibile. Io però devo essere molto tonta, perché non me ne sono mai accorta.

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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » dom nov 15, 2015 5:26 am

Lucia76 ha scritto:Continuo a leggere senza avere niente di più da dire. Mi trovo molto d'accordo con gli interventi di trilli in generale.

Paola però, permettimi di dire una cosa: hai un'idea della Francia che non è reale. Tutta questa accoglienza e tutta questa integrazione sociale che tu dici in realtà non esiste, o non come mi pare lo pensi tu. Io sono ignorante e non sarei in grado di approfondire, ma ricordo di aver studiato all'università (quindi almeno 15 anni fa) i sistemi di integrazione sociali messi in atto dai vari paesi, non ricordo come viene chiamato il modello francese ma ricordo bene che tra gli "svantaggi" di questo metodo era citato al primo posto la possibilità di esplosione delle situazioni (leggi: delle sofferenze degli immigrati che a tanto hanno dovuto rinunciare per essere accolti nella Francia liberista) e quindi rivolte e guerre interne. Stamattina un flash mi ha ricordato le parole di quel professore che ci spiegava quello che oggi non ricordo più bene. Detto questo, non credo che la causa scatenante di questi attentati sia riconducibile tutta a questa cosa, ma in parte sicuramente si. Poi secondo me c'è tanto altro, un discorso di crisi sociale e culturale, di valori e di ideali mischiato ad interessi economici e politici e, ebbene sì, anche "religiosi".
Lucia è esattamente di questo però che io sto parlando, ovvero di come il tentativo francese dell'accoglienza esasperata non regga, infatti ho detto che dovrebbero essere riviste le idee di giustizia e libertà, perché aver accolto indiscriminatamente, aver lasciato che persone già arrestate e segnalate come terroristi fossero in libertà porta inevitabilmente ad un cahos non gestibile, ed è quello che sta uscendo in queste ore con l'intelligence che adesso dice: erano conosciuti, eravamo in allerta.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » dom nov 15, 2015 5:28 am

Cosetta ha scritto:Ecco io non posso parlare di come va in Francia, perché non lo so, ma so come va qui (non sempre, spero, ma a volte) e al di là delle scelte politiche non credo che le persone siano tanto diverse e migliori in Francia che in Italia.
In Francia c'è anche una questione di grandi numeri probabilmente: nel mucchio è più facile trovare qualcuno non integrato, rabbioso, da intortare.
Sicuramente.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » dom nov 15, 2015 5:38 am

Trilli ha scritto:In Francia però si sono vietati tutti i simboli religiosi, una decisione in astratto sacrosanta, in concreto difficile da accettare per un mussulmano.
In Francia lo stato sociale aiuta tutti, però poi nei fatti i giovani di seconda generazione vengono scartati più frequentemente nelle selezioni per posti di lavoro qualificati, a parità di curriculum. Avevo visto un servizio in merito, pare che un cognome che suona arabo sia ancora un ostacolo.

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Però scusate è esattamente ciò che sostengo dall'inizio ovvero che NONOSTANTE i tentativi francesi che passano da: laicizzazione, là sono vietati tutti i simboli qui si usa ancora il crocifisso in classe; welfare più spinto anche nei confronti delle minoranze; facilitazione linguistica, non dimentichiamoci che questi immigrati sono spesso francofoni; cultura cosmopolita: Parigi è una metropoli seconda solo a Londra, se andate a leggere i nomi dei morti ne trovate più stranieri che francesi; accoglienza: siete mai stati in vacanza Francia? Avete presente solo la rete di hotel, b&b, ostelli che hanno capacità di ospitalità? Il paragone con l'Italia è 1:10; dicevo nonostante tutto ciò si coltivano terroristi autoctoni.

Che sono una minoranza oggi si sperticano a dire tutti. Ma se sono così pochi, ma se sono così individuabili, per voi è normale che siano ancora in Francia o se francesi non siano in carcere?
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Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » dom nov 15, 2015 6:12 am

Detto tutto ciò volevo ringraziare tutti per la pacatezza di questa discussione che rimane umana anche su posizioni contrastanti.

Riporto un pezzo di approfondimento del fatto quotidiano perché se in una redazione giornalistica, ove stanno affrontando la questione Parigi, si arriva alle nostre stesse riflessioni, credo che vi sia davvero, in questo momento, un percorso di riflessione importante.
Io, delle tre opzioni sotto, farei un po' è un po' senza escluderne nessuna...

Si discute parecchio, anche tra noi, nelle redazioni, di cosa sta succedendo. Di come dobbiamo inquadrare e raccontare i fatti di Parigi. Le opzioni sono molte:


1) terrorismo simile a quello degli anni Settanta in Italia, ci sono pochi fanatici islamisti circondati da un brodo di coltura di rabbia e frustrazione che garantisce ai violenti protezione e consenso.
2) E’ lo scontro di civiltà iniziato l’11 settembre, Islam contro Occidente, e l’Occidente sta perdendo perché mentre i terroristi possono farlo soffrire, il nemico è impalpabile, privo di regole e morale, spietato.
3) La religione, l’Islam e la mitologia del Califfato sono tutte sovrastrutture, addobbi di una questione geopolitica molto precisa, cioè il caos in cui è sprofondato (con l’aiuto degli Stati Uniti e di tutti noi) il Medio Oriente

Il resto dell'articolo qui
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... e/2220367/
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da micmar » dom nov 15, 2015 8:45 am

Analisi interessante, mi ci ritrovo molto
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Tropical » dom nov 15, 2015 8:55 am

Vi racconto una cosa che mi è stata raccontata questa estate.

La biblioteca comunale del paese di mio marito, che è anche centro culturale, si trova nella stessa struttura di un centro fisioterapico.

A mio marito è stato detto fisioterapista che un giorno sentiva del fracasso (cosa frequente).

Corsa al piano di sopra, sgrida questi ragazzini e uno di loro, straniero sugli 11 anni, le urla "Taci tu ché tanto fra un po' di anni comanderemo noi"

Ora, posto che il ragazzo cavalchi l'onda della paura, posto che i ragazzini parlino spesso a vanvera, però a me ha fatto una gran impressione.
Parliamo di un paesino di 7 mila anime, dove tutti sono integrati. Perché dovrebbe parlare in questo modo?
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da micmar » dom nov 15, 2015 9:06 am

Perché è un ragazzetto cretino.
Anche in questo caso io avrei riferito ai genitori
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