Ius soli temperato: è quasi legge!
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
Esame di geografia e ed educazione civica non lo superiamo neanche noi fra un po'. Sono contenta per questo ragazzi, dopotutto sono loro il futuro del nostro paese chi più di loro ha diritto di votare e definirsi italiano?
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Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
neavevamo parlato una vita fa, mi pare.
Finalmente!
l'esame non mi piace, ma il favorire il più possibile i percorsi di integrazione sì: anni fa, ad esempio, c'erano risorse sufficienti per attivare i corsi di lingua italiana per le mamme dei bimbi stranieri e funzionavano benissimo.
più che l'esame quindi, si potrebbe pensare a un certo numero di ore di italiano da frequentare obbligatoriamente appena arrivati.
Finalmente!
l'esame non mi piace, ma il favorire il più possibile i percorsi di integrazione sì: anni fa, ad esempio, c'erano risorse sufficienti per attivare i corsi di lingua italiana per le mamme dei bimbi stranieri e funzionavano benissimo.
più che l'esame quindi, si potrebbe pensare a un certo numero di ore di italiano da frequentare obbligatoriamente appena arrivati.
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
Mi fa piacere per tanti ragazzi che sono di fatto italiani. Ascoltavo un programma di radio popolare , mi pare si chiamasse Seconda Generazione, gestito da figli di immigrati. Era molto bello e metteva in luce i problemi burocratici per la loro condizione. Che questa nuova legge dovrebbe risolvere.
Però ammetto che sono contenta che sia uno Ius soli "temperato". Lo ius soli puro non mi ha mai convinta.
Però ammetto che sono contenta che sia uno Ius soli "temperato". Lo ius soli puro non mi ha mai convinta.
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
fantastico!!!
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
lo ritiro su
perchè ne ho sentito parlare in questi giorni, ovviamente
i francesi e i belgi stanno dando la colpa propria a questa legge (da loro in vigore già da tempo)
in italia sta andando avanti?
secondo voi dopo i fatti accaduti la accoglieranno?
perchè ne ho sentito parlare in questi giorni, ovviamente
i francesi e i belgi stanno dando la colpa propria a questa legge (da loro in vigore già da tempo)
in italia sta andando avanti?
secondo voi dopo i fatti accaduti la accoglieranno?
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
colpa subordinata al fatto che avendo la cittadinanza francese non potevano essere espulsi?Nat ha scritto:lo ritiro su
perchè ne ho sentito parlare in questi giorni, ovviamente
i francesi e i belgi stanno dando la colpa propria a questa legge (da loro in vigore già da tempo)
in italia sta andando avanti?
secondo voi dopo i fatti accaduti la accoglieranno?
A parte che stanno ovviando se ho capito bene modificando la costituzione,
ma dare la colpa a questo rientra sempre nel discorso di non tollerare l'integrazione e rimarcare barriere e confini.
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
Lella ha scritto:colpa subordinata al fatto che avendo la cittadinanza francese non potevano essere espulsi?Nat ha scritto:lo ritiro su
perchè ne ho sentito parlare in questi giorni, ovviamente
i francesi e i belgi stanno dando la colpa propria a questa legge (da loro in vigore già da tempo)
in italia sta andando avanti?
secondo voi dopo i fatti accaduti la accoglieranno?
A parte che stanno ovviando se ho capito bene modificando la costituzione,
ma dare la colpa a questo rientra sempre nel discorso di non tollerare l'integrazione e rimarcare barriere e confini.
ti cerco l'articolo....
Re: Ius soli temperato: è quasi legge!
non riesco a ritrovarlo quello che avevo letto sul belgio e la situazione fuori controllo
però si il succo era quello
ne ho trovato uno simile:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... i/2226955/
ti riporto il pezzo:
Un paragone che spiega bene la differenza tra il Belgio e altri Paesi europei è proprio quello con l’Italia. “Il nostro, all’inizio degli anni ’90, era uno dei paesi in cui i militanti di Al Qaeda cercavano rifugio – spiega il ricercatore del Mit – non per colpire noi, ma per creare basi logistiche. Poi la polizia è intervenuta in maniera capillare e la situazione è cambiata”. Ma adesso per il Belgio la situazione è più complessa, spiega ancora Orsini: “E’ difficile rimuovere questo tipo di gruppi – dice – è più facile quando si tratta di persone che, non avendo la cittadinanza, possono essere espulse. Questa, per inciso, è la strategia più utilizzata dall’intelligence italiana. È molto più difficile quando si tratta di immigrati di seconda o terza generazione che hanno acquisito la cittadinanza, come i fratelli Kouachi e come tanti jihadisti in Belgio”. In questi casi, infatti, l’espulsione non è una soluzione applicabile e, prima o poi, questi soggetti usciranno dal carcere, dove magari si sono ulteriormente radicalizzati o hanno avvicinato nuove leve, e proveranno a continuare la propria attività di reclutamento e pianificazione di attentati.
però si il succo era quello
ne ho trovato uno simile:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... i/2226955/
ti riporto il pezzo:
Un paragone che spiega bene la differenza tra il Belgio e altri Paesi europei è proprio quello con l’Italia. “Il nostro, all’inizio degli anni ’90, era uno dei paesi in cui i militanti di Al Qaeda cercavano rifugio – spiega il ricercatore del Mit – non per colpire noi, ma per creare basi logistiche. Poi la polizia è intervenuta in maniera capillare e la situazione è cambiata”. Ma adesso per il Belgio la situazione è più complessa, spiega ancora Orsini: “E’ difficile rimuovere questo tipo di gruppi – dice – è più facile quando si tratta di persone che, non avendo la cittadinanza, possono essere espulse. Questa, per inciso, è la strategia più utilizzata dall’intelligence italiana. È molto più difficile quando si tratta di immigrati di seconda o terza generazione che hanno acquisito la cittadinanza, come i fratelli Kouachi e come tanti jihadisti in Belgio”. In questi casi, infatti, l’espulsione non è una soluzione applicabile e, prima o poi, questi soggetti usciranno dal carcere, dove magari si sono ulteriormente radicalizzati o hanno avvicinato nuove leve, e proveranno a continuare la propria attività di reclutamento e pianificazione di attentati.