ciao osvaldo
- Mirko e i furetti
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- Iscritto il: sab dic 08, 2007 11:51 pm
ciao osvaldo
e cosi' te ne sei andato anche tu tranquillo e serafico come sempre, guardandoci negli occhi fino all'ultimo istante mentre ti tenevo in braccio e ascoltandomi mentre raccontavo di te alla veterinaria con un nodo alla gola.
te lo meriti, che si racconti la tua storia, che si racconti la tua dolcezza, anche se diciamocelo, adesso fa un po' male, perche' mi fa incazzare che stasera quando tornero' a casa non ci sarai e non potro' salutarti come facevo ogni sera.
ti ho visto una sera che ero andato in un negozio di animali a prendere le crocchette in quella gabbiona, circondato da una miriade di cuccioli che ti stavano dando il tormento e te ne stavi li rassegnato. forse sapevi che il tuo destino era quello di rimanere in quella gabbia e vedere cuccioli arrivare ed andarsene perche' tu avevi perso il giro, eri rimasto indietro, ed oramai eri grande e tutti vogliono un cucciolo.
ti ho guardato negli occhi e ti ho tirato fuori dalla gabbia nonostante le proteste della padrona del negozio che ti descriveva come un demonio impellicciato che mordeva a piu' non posso e ti ho tenuto in braccio mentre facevo la spesa.
al momento di arrivare alla cassa ho fatto quello che sapevamo entrambi essere giusto ed ho detto "lui viene con me".
da quel giorno sei stato il ciccione di casa, l'orsacchiotto argentato che non riusciva a salire sul letto o sul divano mentre tutti gli altri ti correvano intorno e salivano dappertutto.
ma tu lo sapevi che per te c'era sempre qualcuno a metterti la mano sotto la pancia ed a tirarti su.
osvaldo, la tua fissa per le palline, ricordi?
passavi tutto il tempo a trasportare palline da una parte all'altra della stanza, le nascondevi. e quando qualcuno scopriva il tuo nascondiglio ne cercavi un altro e ricominciavi da capo.
e ti ricordi di quando siamo andati a prendere insieme harley?
nessuno ci credeva ce sareste stati insieme fin da subito e invece? dopo 5 minuti dormivate gia' acciambellati.
e quando harley ha iniziato a rubarti le palline?
ricordi? qualsiasi altro furetto degno del suo rango avrebbe iniziato a dare da matto ed a litigare. tu no.
tu l'osservavi mentre se ne andava incerta a nascondere la tua pallina, aspettavi che la mettesse giu' e poi te ne andavi placido a riprendertela.
mi piace pensare che nella tua gentilezza ti rendessi conto che quella furetta cieca aveva avuto una vita ben peggiore della tua e quindi potevi anche concederle di rubarti i tuoi giochi preferiti.
Ho sempre pensato che quando sarebbe venuto il tuo momento si sarebbe spezzato qualcosa, qualcosa sarebbe cambiato.
ed e' vero.
non ci saranno piu' furetti dopo che i quattro che sono rimasti se ne saranno andati.
ecco... ora ti ho raccontato.
e mi ha fatto bene perche' finalmente quel groppo che avevo da ieri sera se n'e' andato e riesco a piangerti per quei 5 minuti.
e poi, come sempre, rimarranno solo bei ricordi.
ti chiedo un solo favore se ancora te ne stai accucciato qui intorno da qualche parte.
puoi stare vicino ad aristotele per un po' per favore? mi sa che ha bisogno del tuo aiuto... dai... sei stato sempre pigro ed il tempo per riposarti ce l'hai avuto a iosa. non ti costa tanto no?
un bacio
il tuo papone.
te lo meriti, che si racconti la tua storia, che si racconti la tua dolcezza, anche se diciamocelo, adesso fa un po' male, perche' mi fa incazzare che stasera quando tornero' a casa non ci sarai e non potro' salutarti come facevo ogni sera.
ti ho visto una sera che ero andato in un negozio di animali a prendere le crocchette in quella gabbiona, circondato da una miriade di cuccioli che ti stavano dando il tormento e te ne stavi li rassegnato. forse sapevi che il tuo destino era quello di rimanere in quella gabbia e vedere cuccioli arrivare ed andarsene perche' tu avevi perso il giro, eri rimasto indietro, ed oramai eri grande e tutti vogliono un cucciolo.
ti ho guardato negli occhi e ti ho tirato fuori dalla gabbia nonostante le proteste della padrona del negozio che ti descriveva come un demonio impellicciato che mordeva a piu' non posso e ti ho tenuto in braccio mentre facevo la spesa.
al momento di arrivare alla cassa ho fatto quello che sapevamo entrambi essere giusto ed ho detto "lui viene con me".
da quel giorno sei stato il ciccione di casa, l'orsacchiotto argentato che non riusciva a salire sul letto o sul divano mentre tutti gli altri ti correvano intorno e salivano dappertutto.
ma tu lo sapevi che per te c'era sempre qualcuno a metterti la mano sotto la pancia ed a tirarti su.
osvaldo, la tua fissa per le palline, ricordi?
passavi tutto il tempo a trasportare palline da una parte all'altra della stanza, le nascondevi. e quando qualcuno scopriva il tuo nascondiglio ne cercavi un altro e ricominciavi da capo.
e ti ricordi di quando siamo andati a prendere insieme harley?
nessuno ci credeva ce sareste stati insieme fin da subito e invece? dopo 5 minuti dormivate gia' acciambellati.
e quando harley ha iniziato a rubarti le palline?
ricordi? qualsiasi altro furetto degno del suo rango avrebbe iniziato a dare da matto ed a litigare. tu no.
tu l'osservavi mentre se ne andava incerta a nascondere la tua pallina, aspettavi che la mettesse giu' e poi te ne andavi placido a riprendertela.
mi piace pensare che nella tua gentilezza ti rendessi conto che quella furetta cieca aveva avuto una vita ben peggiore della tua e quindi potevi anche concederle di rubarti i tuoi giochi preferiti.
Ho sempre pensato che quando sarebbe venuto il tuo momento si sarebbe spezzato qualcosa, qualcosa sarebbe cambiato.
ed e' vero.
non ci saranno piu' furetti dopo che i quattro che sono rimasti se ne saranno andati.
ecco... ora ti ho raccontato.
e mi ha fatto bene perche' finalmente quel groppo che avevo da ieri sera se n'e' andato e riesco a piangerti per quei 5 minuti.
e poi, come sempre, rimarranno solo bei ricordi.
ti chiedo un solo favore se ancora te ne stai accucciato qui intorno da qualche parte.
puoi stare vicino ad aristotele per un po' per favore? mi sa che ha bisogno del tuo aiuto... dai... sei stato sempre pigro ed il tempo per riposarti ce l'hai avuto a iosa. non ti costa tanto no?
un bacio
il tuo papone.
- Mirko e i furetti
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- Iscritto il: sab dic 08, 2007 11:51 pm
Chi ha un animale e lo ama come se fosse umano, capisce queste parole e si commuove profondamente. Personalmente ho chiuso la porta del mio ufficio e sono andata a soffiarmi il naso.
Perchè soffro insieme a voi due, perchè so che questi animali non si dimenticheranno più, rimangono sempre nei nostri cuori.
Vi posto una cosa che io trovo molto bella...
Perchè soffro insieme a voi due, perchè so che questi animali non si dimenticheranno più, rimangono sempre nei nostri cuori.
Vi posto una cosa che io trovo molto bella...