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- Brodo - di dado q.b.
- Burro - 40 gr
- Noce moscata - 1 pizzico
- Olio - di oliva 2 cucchiai
- Panna - fresca 100 ml
- Pasta - garganelli 400 gr
- Pepe - nero macinato a piacere
- Piselli - surgelati 150 gr
- Prosciutto - cotto 120 gr
- Sale - q.b.
- Parmigiano Reggiano - grattugiato a piacere
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Presentazione
I garganelli con panna, prosciutto e piselli, rappresentano una pietanza molto appetitosa e sostanziosa per la presenza della panna e del parmigiano; il condimento usato per questo primo piatto, che potete accompagnare anche con altri formati di pasta, riscuote grande successo anche tra i più piccoli, che ne sono ghiotti!
Preparazione
In un tegame ponete due cucchiai di olio di oliva, e quando sarà caldo versatevi i piselli, mescolate, coprite con un coperchio lasciando uno sfiato, e lasciate cuocere a fuoco dolce, aggiungendo poco alla volta il brodo di dado, fino a cottura avvenuta.
In una padella antiaderente mettete a sciogliere il burro, aggiungete il prosciutto cotto a dadini e fatelo appena rosolare, poi aggiungete la panna, il pepe macinato, la noce moscata, i piselli e aggiustate eventualmente di sale.
Lessate i garganelli in abbondante acqua salata, e quando saranno al dente, scolateli e fateli saltare 1 minuto in padella assieme al condimento preparato; poneteli poi nei piatti da portata e spolverizzateli con abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato, oppure portate il formaggio in tavola e lasciate che i commensali si servano da soli.
Consiglio
Se volete, potete apportare una piccola modifica alla ricetta tritando finemente uno scalogno o una piccola cipolla, e facendola dorare nel burro insieme al prosciutto cotto.
I garganelli potranno essere sostituiti da altri formati di pasta, come per esempio le farfalle, le tagliatelle, i fusilli o le penne. Il prosciutto cotto potrà essere tagliato a dadini (acquistando un’unica fetta spessa di salume)o a listarelle (se avete del prosciutto cotto affettato finemente).
Curiosita'
I garganelli prendono il loro nome dalla parola dialettale emiliana “garganel”, che indica l’esofago del pollo del quale ne ricordano la forma.
Per prepararli in casa, bisognava tirare una sfoglia, tagliarla in quadratini, avvolgerli uno ad uno attorno ad un bastoncino e farli rotolare su di un pettine da tessitura, che conferiva le caratteristiche striature della pasta.
semplicemente copiata, oggi preparata, e tra pochissimo mangiata.