Paula di Isabel Allende
Bellissimo Paula, come tutti gli altri libri della Allende...
Sul fatto che abbia scelto proprio gli Stati Uniti... Per anni non ha potuto tornare in Cile, e ha girovagato senza trovare una casa degna di questo nome... Ecco, questa parte in inglese renderebbe meglio, nel senso, ha girato di HOUSE in HOUSE senza trovare una HOME...
Io nel suo stare negli USA ci vedo l'aver trovato la sua HOME... Il suo cuore è lì, e lì ha portato tutto il resto...
Sul fatto che abbia scelto proprio gli Stati Uniti... Per anni non ha potuto tornare in Cile, e ha girovagato senza trovare una casa degna di questo nome... Ecco, questa parte in inglese renderebbe meglio, nel senso, ha girato di HOUSE in HOUSE senza trovare una HOME...
Io nel suo stare negli USA ci vedo l'aver trovato la sua HOME... Il suo cuore è lì, e lì ha portato tutto il resto...
anch'io l'ho letto qualche hanno fa, ma confesso che mi ha lasciata un po interdetta il fatto che fosse autobiografico, ecco mi pareva strano guadagnare, perchè è innegabile che dietro la pubblicazione di un libro lo scopo principale è il guadagno, su un evento di tale drammaticità come la morte della figlia. vero che lei mi pare nella prefazione abbia dato una spiegazione del perchè della pubblicazione, ma comunque mi ha sconcertata lostesso. la preferivo nella casa degli spiriti.
Personalmente non credo che lo scopo principale del pubblicare questo libro-diario sia stato il fatto di guadagnarci dei soldi. La vedo più come un modo di continuare a far vivere il suo ricordo nel mondo e a far conoscere la stupenda persona che è stata nella sua breve vita.viola 52 ha scritto:anch'io l'ho letto qualche hanno fa, ma confesso che mi ha lasciata un po interdetta il fatto che fosse autobiografico, ecco mi pareva strano guadagnare, perchè è innegabile che dietro la pubblicazione di un libro lo scopo principale è il guadagno, su un evento di tale drammaticità come la morte della figlia. vero che lei mi pare nella prefazione abbia dato una spiegazione del perchè della pubblicazione, ma comunque mi ha sconcertata lostesso. la preferivo nella casa degli spiriti.
Poi magari hai ragione tu viola...ma da madre mi risulta difficile credere ad una spiegazione simile.
sicuramente io sono spinta da un animo più privatistico, per uno scrittore lo spirito sarà certamente diverso. forse hai ragione tu. uno scrittore sente il bisogno di comunicare in maniera più globale.Ariale ha scritto:Personalmente non credo che lo scopo principale del pubblicare questo libro-diario sia stato il fatto di guadagnarci dei soldi. La vedo più come un modo di continuare a far vivere il suo ricordo nel mondo e a far conoscere la stupenda persona che è stata nella sua breve vita.
Poi magari hai ragione tu viola...ma da madre mi risulta difficile credere ad una spiegazione simile.
L'ho letto quando ero incinta della mia prima. E' bello ma ho pianto talmente tanto che c'è voluto un pò prima di riprendermi. L'Allende è una grande scrittrice e nonostante tutto una donna molto semplice. Io l'ho vista in occasione della presentazione di un libro: una donnina piccola piccola ma una forza della natura!