L'eleganza del riccio
letto!
l'ho trovato molto "furbetto"...
l'idea è buona (il racconto a 2 voci), la scrittura è intrigante anche se un po' troppo pretenziosa e erudita (e secondo me un po' a sproposito...qdo poi i fiamminghi vincono sui pittori italiani, non ce l'ho fatta....)
mooooooooooolto "francese" (...vedi sopra)
e il vero problema è che più si legge, più le protagoniste (donne) risultano, TUTTE, antipatiche...
impossibile l'immedesimazione (ma è voluto)
la fine non ve la dico: non è male ma arriva 100 pagine oltre il necessario, secondo me...
insomma, più ci penso e meno mi è piaciuto...ma io sono una difficile coi libri, qdi non datemi retta...
l'ho trovato molto "furbetto"...
l'idea è buona (il racconto a 2 voci), la scrittura è intrigante anche se un po' troppo pretenziosa e erudita (e secondo me un po' a sproposito...qdo poi i fiamminghi vincono sui pittori italiani, non ce l'ho fatta....)
mooooooooooolto "francese" (...vedi sopra)
e il vero problema è che più si legge, più le protagoniste (donne) risultano, TUTTE, antipatiche...
impossibile l'immedesimazione (ma è voluto)
la fine non ve la dico: non è male ma arriva 100 pagine oltre il necessario, secondo me...
insomma, più ci penso e meno mi è piaciuto...ma io sono una difficile coi libri, qdi non datemi retta...
L'ho letto.
Non è il mio genere.
Ho poco o nulla apprezzato il Riccio, infastidita com'ero dagli aculei.
Capisco però che ad altri possa piacere: io sono una lettrice disposta a perdonare quasi ogni imperfezione a un romanzo ricco di pathos, mentre svaluto la perfezione di quelli all'insegna dell'algida compostezza. Come questo.
Condivido l'opinione di gilumba sull'antipatia delle protagoniste. Salvo giusto il finale, che svela le ragioni profonde di una e umanizza entrambe. Ma arrancare per tutto il resto del libro in mezzo al loro pedante filosofeggiare, alla loro presunzione e al loro studio della patologia del condominio alto borghese mi è risultato ben poco piacevole.
Azur, dimmi quale passo ti ha stregata che magari lo rivaluto!
Conclusione: de gustibus...
E se c'è chi preferisce una natura morta olandese al miglior Quattrocento italiano, tutto è possibile.
Non è il mio genere.
Ho poco o nulla apprezzato il Riccio, infastidita com'ero dagli aculei.
Capisco però che ad altri possa piacere: io sono una lettrice disposta a perdonare quasi ogni imperfezione a un romanzo ricco di pathos, mentre svaluto la perfezione di quelli all'insegna dell'algida compostezza. Come questo.
Condivido l'opinione di gilumba sull'antipatia delle protagoniste. Salvo giusto il finale, che svela le ragioni profonde di una e umanizza entrambe. Ma arrancare per tutto il resto del libro in mezzo al loro pedante filosofeggiare, alla loro presunzione e al loro studio della patologia del condominio alto borghese mi è risultato ben poco piacevole.
Azur, dimmi quale passo ti ha stregata che magari lo rivaluto!
Conclusione: de gustibus...
E se c'è chi preferisce una natura morta olandese al miglior Quattrocento italiano, tutto è possibile.