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Gli svaghi delle Noimamme
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caterina
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Messaggio da caterina » mer mag 28, 2014 10:13 am

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[center]Alina Bronsky[/center]

SINOSSI
Quando Juli rientra da scuola trova la polizia e la casa sottosopra. Sua madre Laura è scomparsa. Sconvolta, si rende conto che nessuno, nemmeno suo padre, da cui Laura è separata, si stupisce e si preoccupa che possa essere accaduto qualcosa di terribile. Con l'aiuto di una nuova amica, una ragazza un po' strana e piena di inspiegabili risorse, Juli si lancia nell'avventurosa ricerca di sua madre. Scoprirà una realtà inaspettata, che da sempre le era stata nascosta: Laura è un'artista e i suoi quadri, che Juli pensava fossero rimasti solo entro le mura dell'atelier casalingo, sono in realtà molto apprezzati e custodiscono al loro interno un incredibile segreto. Ma non basta: Laura non è considerata una donna come tutte le altre e quelle come lei, che hanno poteri speciali, nell'era della normalità assoluta sono temute e al tempo stesso disprezzate. Per Juli la verità apre improvvisamente nuovi orizzonti e il mondo nel quale era vissuta fino a quel momento, rigido e convenzionale, inizia a starle stretto. "Outcast" è la storia di una ragazza che si sta affacciando all'età adulta, della sua ricerca di identità e della sua ribellione a un mondo solo apparentemente perfetto.

COMMENTO
Ma quanto siamo stanchi di YA con insulse e stra-scontate storie d'amore?
Di ragazzine nel pieno dell'adolescenza ripiene di ormoni e frasi stucchevoli o, al contrario, inutilmente aggressive?
Molto.
Ecco perché questo YA mi è piaciuto.
La protagonista è incazzata, ma ha un motivo valido. Sua madre, una fata (e non la classica fatina con le ali e carina carina) è in grave pericolo. Il mandante è proprio suo padre che invece è un Normale.
Una lezione sull'intolleranza e la comprensione in famiglia.
Niente amori svenevoli.
Niente inutili smancerie nemmeno dove ce le aspetteremmo.
Il mondo di Juli, il mondo dei Normali, è fatto di case perfette, bianche e pulite, giardini senza alberi, strade linde e senza imperfezioni.
Tutti si vestono allo stesso modo, tutti seguono le stesse regole. Se non sei un Normale, sei pericoloso.
Così come pericolosa è la madre di Juli, una Fata.
Juli non ci sta. Vuole sua madre, vuole giustizia, vuole la libertà di essere quello che si è. Perché sempre le etichette sono solo etichette.
L'unico evidente difetto che ho notato è che tante cose non vengono dette o spiegate al lettore perché nessuno parla, nessuno si sbottona, nessuno dice la verità. Attorno al mondo delle Fate c'è assoluta omertà e anche chi potrebbe aiutare Juli si trincera dietro silenzi da prendere a sberle.
Mi pare una furbata, questa. A meno che naturalmente tutto non venga spiegato nel seguito (immagino sarà una trilogia). Ma anche se fosse, l'espediente di non spiegare una mazza per non intrappolarsi nei dettagli non mi piace.
Comunque promosso.
Lettura scorrevole e velocissima, circa quattro ore.


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