Non gli avrei dato due lire, l'ho visto per caso, invece mi sono divertita.
Esagerato nel stigmatizzare vizi e virtù di nordici e meridionali, ma simpatico, e gli attori sono bravi.
Parla di una Carmela fuggita dal sud e dai disagi della terra natale, per trasformarsi in Cristina e diventare in trentino-alto adige un'aggressiva casalinga che ottimizza tempo e ambizioni di marito e due figli. A compromettere il quadretto a suo parere idilliaco, ma che in fondo è opprimente per tutti, arriva il fratello maggiore assente da anni, incarcerato in attesa di processo, che le viene praticamente affibbiato in custodia.
Fra equivoci, incomprensioni e disastri assortiti, Carmela/Cristina scopre che non tutto è come sembra e che l'ambizione non è il senso della vita.
Verso la fine perde un po' i colpi, ma per una serata leggera, se non allergici al cinema italiano, è piacevole.