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[center]Loureiro Manel[/center]
Trama:
Non è rimasto più niente. Non ci sono più Stati, né governi, né leggi, nulla che somigli alla nostra società. Gli zombie hanno portato via tutto, trasformando gran parte della popolazione in un'orda di non-morti che vaga per l'Europa. Solo in tre sono sopravvissuti, Lucía, Vicktor e lui, il giovane avvocato che ha salvato la vita a tutti con un'idea tanto semplice quanto efficace: rifugiarsi in mare aperto e lasciarsi trasportare a ovest dalla corrente. Ora però i viveri scarseggiano e, quando una nave sudamericana li avvicina, i tre non hanno scelta: la seguono fino alla terraferma. Lì si rendono conto che nemmeno le regioni più remote del Messico sono state risparmiate dalla furia degli zombie. Solo una piccola comunità di vivi resiste strenuamente alla pressione dei non-morti, una comunità che - almeno in un primo momento - sembra accogliere a braccia aperte i nuovi arrivati. Tuttavia, col passare delle settimane, Lucía e i suoi compagni si renderanno conto che c'è qualcosa di molto strano nei loro ospiti e che, forse, non sono meno pericolosi degli zombie da cui sono fuggiti...
Julia235 ha scritto:Capitolo conclusivo di Apocalisse Z. Premetto che il primo mi era piaciuto (l'idea di lui che scriveva un blog all'esordio dell'epidemia era una bella trovata), il secondo invece l'avevo trovato banale, ben scritto ma banale, un fuggi fuggi da un' Europa zombatizzata alla ricerca di qualche posto in cui sopravvivere.
Il terzo promosso da me a pieni voti! Torna l'originalità: i protagonisti trovano scampo (momentaneo) in una cittadina americana gestita da un religioso che ha preso in mano la situazione. Anche qui risalta il tema della ferocia umana oltre che degli zombie.
La soluzione trovata per il finale secondo me è una delle più sensate tra tutti i libri zombi che ho letto.
Non mi ha delusa e l'ho trovato finalmente originale rispetto ai tanti libri zombi che sono usciti di recente.