Francis Scott Fitzgerald

Gli svaghi delle Noimamme
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Elisa
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Francis Scott Fitzgerald

Messaggio da Elisa » gio dic 02, 2010 9:37 pm

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con immensa tristezza ho finito il pacco di libri ordinati in internet...uff

Gli ultimi due sono "il Grande Gatsby" e "Tenera è la notte".



Mi sono abbastanza piaciuti, mi resta indigesta però l'atmosfera "anni ruggenti", questa ricchezza dorata ( e lo so che è il trip dell'autore la storia che i soldi portano alla rovina - ma evidentemente è un problema che non mi tocca..ahahahahah).

possibile che mi sembri meno "datato" e molto più attuale e "universale" Cechov o Dostoevskij??

E' semplicemente che un autore è più bravo?

la storia (intesa proprio come contenuto) del Grande Gatsby mi sembra addirittura di una banalità imbarazzante.

In "tenera è la notte" ( a parte che mi immagino il protagonista, il dott.Diver come il dottor Shepard di Grey's Anatomy, non chiedetemi perchè..ahahah) almeno c'è la digressione della malattia di Nicole che rende interessante il tutto...

qualcuna di voi li ha letti e ha voglia di commentarli?


mammangi

Messaggio da mammangi » gio dic 02, 2010 9:41 pm

Io!
Il Great Gatsby l'ho portato alla maturità. Quindi....è passato talmente tanto tempo che non me lo ricordo gran che!

Mi pare che la moglie di Fitzgerald avesse una malattia mentale tipo schizofrenia e che lui avesse scritto anche su questo argomento, o sbaglio?
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Messaggio da Elisa » gio dic 02, 2010 9:42 pm

mammangi ha scritto:Io!
Il Great Gatsby l'ho portato alla maturità. Quindi....è passato talmente tanto tempo che non me lo ricordo gran che!

Mi pare che la moglie di Fitzgerald avesse una malattia mentale tipo schizofrenia e che lui avesse scritto anche su questo argomento, o sbaglio?
si, è in "Tenera è la notte", infatti si sente che "conosce bene" l'argomento, è infatti questo libro è meglio di Gatsby!!
mammangi

Messaggio da mammangi » gio dic 02, 2010 9:46 pm

ah ecco vedi che qualcosa mi ricordo....dovrei rileggerlo. Con anche tutti gli appunti dell'analisi.

Scusa se vado fuori argomento ma io all'epoca avevo anche letto "brave new world" e "1984" e mi erano piaciuti molto. Ecco, solo per suggerirti qualcosa che potrebbe piacerti.
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franceschina
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Messaggio da franceschina » gio dic 02, 2010 9:50 pm

A me il Grande Gatsby è piaciuto moltissimo.
Proprio l'atmosfera, la noia, la superficialità, la ricchezza che pensa di comprare tutto mi hanno affascinata.E il bianco, la necessità di emozioni forti per assaporare una vita che sfugge e che non si lascia agguantare.
Devo dire che l'ho studiato a fondo perché l'abbiamo letto e trattato in inglese ad una specie di "Reading Club" moderato da un'insegnante eccezionale, che ci ha guidati verso un'analisi profonda e a tutto tondo.
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Messaggio da Elisa » gio dic 02, 2010 9:50 pm

grazie x i suggerimenti...ho dato un occhio e direi che in questo momento ho decisamente più bisogno di "nutrimento " per l'anima, magari anche leggero ma che mi sollevi un po' dalla realtà.

magari mi butto sulla Kinsella, giusto x dirne una....aahhahhaha

o magari mi finisco i racconti di Cechov, lasciati a metà proprio per non "consumarli" tutti insieme!
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Messaggio da Elisa » gio dic 02, 2010 9:53 pm

franceschina ha scritto:A me il Grande Gatsby è piaciuto moltissimo.
Proprio l'atmosfera, la noia, la superficialità, la ricchezza che pensa di comprare tutto mi hanno affascinata.E il bianco, la necessità di emozioni forti per assaporare una vita che sfugge e che non si lascia agguantare.
Devo dire che l'ho studiato a fondo perché l'abbiamo letto e trattato in inglese ad una specie di "Reading Club" moderato da un'insegnante eccezionale, che ci ha guidati verso un'analisi profonda e a tutto tondo.
ecco vedi, magari mi manca proprio qualcuno che mi faccia "amare" il tipo di scrittura\argomento\topos letterario.

a me le stesse cose che citi tu mi sembrano veramente sterili e poco significative.
probabilmente ignoranza mia ( io ho fatto il classico, e paradossalmente in italiano avevamo una prof indegna e incapace di passione) e gusto personale insieme.
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Messaggio da Lupina » gio dic 02, 2010 9:57 pm

Io ho letto il Grande Gatesby e pure Tenera è la notte, ma li ho letti in inglese e credo che la traduzione italiana li peggiori notevolmente. Di solito ho il pessimo vizio di annotare le mie impressioni a matita nella terza di copertina, dovrei andarmeli a ripescare per rileggere quello che all'epoca scrissi.
E comunque per apprezzare bene il primo, è necessario essere un po' anziane dentro come me: io sono una di quelle che guarda volentieri quei film orrendi degli anni 50, in cui le donne hanno tutte la stessa doppiatrice e chiamano i mariti "oh caro".
Il Grande Gatesby è un libro prevedibile e cattivo, diciamocelo, ma anche coinvolgente ed appassionante.
A me FItzgeral me piace, che ci posso fa'?
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