Libri su un enni

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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lenina
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Messaggio da lenina » ven set 10, 2010 2:34 pm

troppi_gatti ha scritto:si onestamente dopo un periodo di fondamentalismo sull'uso delle parole, mi ritrovo più rilassata a riguardo.

e uso termini come "capriccio", "vizio", o "terrible two".

perchè, santo cielo, in qualche modo dovremmo pur capirci, no?

e se voglio indicare il comportamento che viene chiamato capriccio, che devo fare, tutte le volte scrivere

"stava cercando di imporre la propria personalità, come è giusto e normale in questa fase dello sviluppo, e si è lanciato a terra battendo i piedi e strillando come un'acquila. quando ho provato a stringerlo a me, mi ha dato due pizze in faccia".

ma no, che cavolo, io sto tempo tutte le volte non ce l'ho.
e allora dico "ha fatto un capriccio".
e amen.
tanto lo sappiamo tutte cosa sta ad indicare.

se poi vogliamo fermarci e riflettere su questo comportamento, valutare se è o meno normale, se è giusto, se è da contenere e come, questo è un altro paio di maniche.

idem sui TT.
è BELLISSIMO vedere mio figlio che cresce.
quando fa i capricci prima di reagire resto qualche istante a fissarlo affascinata, lo giuro.
e sono FELICE che faccia i capricci, perchè significa che è un bambino sano, non represso, e in linea con lo sviluppo normale della sua età.

ma è TERRIBILE, pure.
doverlo inseguire, osservare costantemente, sopportare gli strilli, le pizze in faccia che mi tira, avere costantemente paura che si faccia male perchè non ascolta i miei no.
Anche io uso la parola capriccio parlando colloquialmente.
In altri contesti preferisco non usarla però.

Cerco che è "terribile" e difficile a volte aver a che fare con un bimbo che afferma la sua indipenzenda.
Ma di qua a definire Terribile tutto il periodo ne passa no?


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chiccha
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Messaggio da chiccha » ven set 10, 2010 4:05 pm

Noi siamo solo alle prese con le prime crisi per il distacco. Tutto sommato quando gli si nega un'azione o una cosa will non ha crisi di nervi ma lo dico sottovoce :)
troppi_gatti

Messaggio da troppi_gatti » ven set 10, 2010 4:09 pm

chiccha ha scritto:Noi siamo solo alle prese con le prime crisi per il distacco. Tutto sommato quando gli si nega un'azione o una cosa will non ha crisi di nervi ma lo dico sottovoce :)
PER ORA non le ha :fing:
ahahaha!!!!

guarda, durante le prime crisi del distacco, è bene secondo me farsi vedere presenti.
non alimentare la paura dell'abbandono sparendo o negandosi.
altrimenti si rischia di ottenere l'effetto contrario da quello sperato, ovvero che per paura il bimbo si attacchi sempre di più.

è il solito discorso delle certezze.

se io nuoto in un mare dove vedo la boa, posso spingermi al largo, sicuro di avere un appiglio in caso di bisogno.

ma mai mi arrischierei a nuotare in mare aperto.
per paura tornerei subito a riva.
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chiccha
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Messaggio da chiccha » ven set 10, 2010 10:49 pm

Ma io devo andare al lavoro!
Glielo spiego, mi fa ciao ciao con la manina, sorride e come esco dalla stanZa piange come un disperato. Che dovrebbe fare il povero papà?
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » sab set 11, 2010 8:54 am

chiccha ha scritto:Ma io devo andare al lavoro!
Glielo spiego, mi fa ciao ciao con la manina, sorride e come esco dalla stanZa piange come un disperato. Che dovrebbe fare il povero papà?
Il papà, o chi resta, poco, se non coccolarlo e sostenere e rassicurarlo sulle tue parole di quando lo saluti.
Tu devi spiegare sempre con calma, bene e onestamente a Willy cosa vai a fare e quanto starai via, in modo che possa "imparare" i tempi e i modi.
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chiccha
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Messaggio da chiccha » sab set 11, 2010 8:59 am

E' quello che credo di fare Ila, ho fatto tesoro anche del tuo consiglio dillà da Alce, sul non dire "torno subito" ma spiegare effettivamente quanto starò distante da casa.
Però è duro il distacco piangente, per me e per lui, anche se so che è normale.
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Messaggio da nene70 » sab set 11, 2010 9:21 am

chiccha ha scritto:E' quello che credo di fare Ila, ho fatto tesoro anche del tuo consiglio dillà da Alce, sul non dire "torno subito" ma spiegare effettivamente quanto starò distante da casa.
Però è duro il distacco piangente, per me e per lui, anche se so che è normale.


eh lo so..
è sempre il momento più duro da affrontare...
di consolante c'è che poi la crisi passa..
io quando arrivavo al lavoro, mandavo un sms e si erano tranquillizzati con il papà...
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cica
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Messaggio da cica » sab set 11, 2010 10:16 am

chiccha ha scritto:E' quello che credo di fare Ila, ho fatto tesoro anche del tuo consiglio dillà da Alce, sul non dire "torno subito" ma spiegare effettivamente quanto starò distante da casa.
Però è duro il distacco piangente, per me e per lui, anche se so che è normale.


è dura, è dura lo so....
anche io avevo scritto un post su questo argomento
ma il metodo di spiegargli sempre qui ha funzionato
c'è stata una grossa ricaduta dopo le vacanze, ma è già rientrato tutto
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