D.ssa-Catalano ha scritto:E' un parere psicologico, quindi professionale. L'aspetto personale sicuramente interviene, ma in minima parte, lascio parlare la mia esperienza lavorativa poichè piu' "attendibile".
Ho utilizzato il termine potrebbe per indicare che non è detto che il dormire nel lettone possa renderli insicuri in futuro. E non è nemmeno detto che un bambino trovi poi difficoltoso dormire nel proprio letto, perdendo questa abitudine. Solitamente consiglio comunque di evitarla, perchè ho esperienza nel mio lavoro di genitori che hanno trovato difficoltà nell'abituare i figli al "distacco". Recemente ho avuto un caso di una bambina che all'età di 13 anni riesce ancora con difficoltà a dormire da sola in camera (con ripercussioni sulla sua vita sociale). Senza entrare adesso nel dettaglio, anche perchè non è il luogo adatto, ma ben si comprende come non sia un concetto "astratto" ma basato su esperienze di vita, con cui spesso entro in contatto.
R
La ringrazio della risposta.
Gliel'ho chiesto perché è importante precisare, perché poi queste affermazioni, riportate nel discorso dalla gente "comune", diventano
"far dormire i bambini nel lettone li rende dipendenti, e non ci escono pù fino a 13 anni e passa". Convinzioni assolute eh. Che mettono in crisi chi già in crisi lo è, perché è chiaro che preferirebbe che il figlio dormisse sereno tutta la notte nel suo lettino.
Lei conferma invece che sono casi limite.
Non credo che il fatto di dormire nel lettone a 2 anni determini una situazione simile, ma semmai ci sarà un problema più generico di relazione in framiglia (di cui non è causa il lettone, ma presumibilmente un sintomo, un'altra conseguenza insomma, concorda?)
Il punto, tradotto nella realtà, è che alcuni bimbi non dormono bene da soli e che le mamme sono stanche.
Il punto è che non tutti concordano sull'uso di metodi che prevedono il fatto di lasciarli piangere da soli perché inizino a dormire da soli e a lungo o comunque a non chiamare (e non solo fra i "profani"), quindi spesso l'unica alternativa è tenerseli accanto, per riposare in modo sufficiente.
Lei ha esempi patologici, per il lavoro che svolge, noi ne abbiamo parecchi di bimbi che hanno scelto spontaneamente la loro camera e il loro letto in età prescolare (3-4-5 anni), dopo aver avuto libero accesso al lettone, perché la spinta al'autonomia viene loro spontanea (e può essere incoraggiata dai genitori ovviamente).
In sostanza, più che "demonizzare il lettone", nel senso di escluderlo sempre perché in alcuni casi si accompagna a problemi (non "ne è causa", giusto?), è importante verificare che l'ambiente familiare sia nel complesso sano, gli altri aspetti della vita del bambino appunto, come dice lei.
Nel caso specifico, è chiaro che la richiesta del lettone è un sintomo, appunto... non è più importante capire perché la bimba in questo momento si sente insicura, piuttosto che negare il lettone perché "potrebbe essere un'abitudine difficile da togliere" (cosa che non affronta il problema nella sostanza)?