Siamo nella fase in cui willy gattona, si solleva in piedi aggrappandosi ai mobili.
Fa parte del pacchetto anche tirare capocciate in giro ( con annesso pianto per il dolore) e frustrazioni perchè certe volte non riesce a fare ciò che vorrebbe ( con annesso pianto di frustrazione).
Tra me e Daniele non c'è concordia sull'atteggiamento da tenere in quei casi.
Io se piange di dolore lo abbraccio, lo prendo in braccio e lo consolo, sdrammatizzando anche se serve.
Se piange di frustrazione se sono in un altra stanza cerco di distrarlo canticchiando, se sono vicino gli vado a fianco, lo aiuto nel fare ciò che non gli riesce o gli spiego perchè non si può fare e lo accarezzo, cerco di non toglierlo dall'ambiente in cui è se non è lui stesso a voler venire in braccio.
Secondo il papà invece, se piange di frustrazione non dovrei prenderlo in braccio o toccarlo.
Perchè? :mumble:
Secondo voi sbaglio?