Io parlo, come dicevo, per esperienza personale.Rie ha scritto:Sì, ma ammetterai che per un bambino che gioca SPESSO in ruoli femminili e che a 7 anni ti prova le gonne più di frequente che per semplice curiosità un minimo di dubbio viene?
A prescindere dalla valutazione dell'omosessualità, eh!
Proprio per capirlo, e aiutarlo.
Con le femmine non giocavo, le bambole le disprezzavo perché mi faceva schifo l'idea di essere mamma.
I maschi invece giocavano "forti", io vincevo contro di loro nelle gare di corsa, nelle resistenze al dolore, etc.
Io volevo lottare, combattere, essere la persona che comanda.
Quelle rare volte che mia mamma voleva mettermi la gonna erano tragedie. NON volevo vestiti rosa.
Ma non aveva alcuna attinenza con le predisposizioni sessuali, che esprimevo benissimo già alle elementari (avevo sempre il morosino).
E ne sono convinta tuttora anche in ambito maschile.
Io passavo giornate intere a far finta di essere un animale. Una tigre, un cane, che so io.
Perché non avrei potuto far finta di essere un maschio?
Perché un maschio non potrebbe far finta di essere una femmina?
Sono giochi di ruolo.
E i giochi di ruolo sono quelli che ci permettono di conoscere meglio ciò che non siamo (mettendoci nei panni dell'altro), creare una più piena consapevolezza di sé e delle proprie inclinazioni.
Parlo io, che non sono AFFATTO aperta come voi sull'accettazione di qualsiasi cosa da parte di mia figlia (non credo l'accetterei se fosse lesbica, non credo l'accetterei se diventasse una patita religiosa, non credo l'accetterei se girasse con la riproduzione del basco del Che che ha France).
Ma non capisco assolutamente l'imposizione del "no" al qualsiasi ruolo nel gioco.