mal di pancia.
- Alessia M.
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- Iscritto il: gio gen 17, 2008 4:27 pm
io ho preso a vita (per 25 anni più o meno) alternativamente milicon, carbone attivo... e chi più ne più ne metta!!Claudina ha scritto:quello l'avevo provato proprio dopo il tuo consiglio, qualche mese fa.
avevo preso però le bustine e non riusciva a bersi tutta quella roba.
potrei anche provare lo sciroppo (tanto ormai casa è una farmacia) ma che gli do lo sciroppo a vita?
Lo sciroppo ha il gusto di finocchio e non deve prendere un litro, inoltre puoi cominciare dandoglielo come cura più volte al giorno, poi solo la sera e poi solo al bisogno...
- mammamatty
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devo aspettare almeno un mese, perchè febbraio per me è mese di esami e se anche lo tenessi a casa non potrei stare io con lui, ma dovrei lasciarlo ai mieiJESSY75 ha scritto:dirò una cavolata sicuramente ma se provi a tenerlo a casa per una settimana dall'asilo e vedere come si comporta?????
altrimenti quando studio?
vedrò se il problema continua di tenerlo a casa a marzo, prima che ricomincino le lezioni...
grazie jessy.
Claudia, io ho avuto una situazione simile con Tommy qualche mese fa. Ti spiego.
Dopo aver avuto una brutta otite e poi subito dopo un visrus intestinale devastante, Tommy aveva cominciato a dire che sentiva male alle orecchie o alla pancia, senza che obiettivamente avesse dolore fisico: sono arrivata a preparargli e dargli un "placebo" che ogni volta immancabilemente gli faceva passare il dolore (acqua, qualche granello di zucchero e una goccia di limone nella provetta della tachipirina): la difficoltà mia era data dal fatto che lui si comportava come se provasse davvero dolore
l'ho osservato a lungo, i dolori si presentavano quando io ero occupata con Linda o quando doveva prepararsi per andare a scuola.
Il fatto di dover ancora digerire la presenza della sorellina e di essere "costretto" ad andare a scuola invece di stare a casa con me, si manifestavano in questo modo perché, naturalmente, il tempo che passo con lui e le attenzioni che gli riservo quando sta male, sono maggiori di quelle che posso dargli - per forza di cose, nella quotidianità.
Io sono stata facilitata perché lui riesce a piegarsi bene anche se ci vuole del tempo per fargli dire le cose, alla fine me lo ha proprio detto che "faceva finta" di stare male perché voleva stare più tempo con me
Dopo aver avuto una brutta otite e poi subito dopo un visrus intestinale devastante, Tommy aveva cominciato a dire che sentiva male alle orecchie o alla pancia, senza che obiettivamente avesse dolore fisico: sono arrivata a preparargli e dargli un "placebo" che ogni volta immancabilemente gli faceva passare il dolore (acqua, qualche granello di zucchero e una goccia di limone nella provetta della tachipirina): la difficoltà mia era data dal fatto che lui si comportava come se provasse davvero dolore
l'ho osservato a lungo, i dolori si presentavano quando io ero occupata con Linda o quando doveva prepararsi per andare a scuola.
Il fatto di dover ancora digerire la presenza della sorellina e di essere "costretto" ad andare a scuola invece di stare a casa con me, si manifestavano in questo modo perché, naturalmente, il tempo che passo con lui e le attenzioni che gli riservo quando sta male, sono maggiori di quelle che posso dargli - per forza di cose, nella quotidianità.
Io sono stata facilitata perché lui riesce a piegarsi bene anche se ci vuole del tempo per fargli dire le cose, alla fine me lo ha proprio detto che "faceva finta" di stare male perché voleva stare più tempo con me